Cenere, appunti da un tour: Catania
Torna “Cenere, appunti da un tour” e, dopo Palermo, ecco la seconda tappa siciliana. Sono stato diverse volte, a Catania, e quasi sempre per lavoro: non è una città che posso dire di conoscere bene ma credo di aver capito che, come Napoli, è un posto in cui c’è casino. Sempre e ovunque. Invece stavolta ho scoperto che in pieno centro c’è un punto in cui il casino si abbassa di molti decibel, c’è un bel fresco e si sta all’ombra: è il giardino della biblioteca Navarria Crifó che mi ha ospitato per parlare di Cenere, il mio ultimo libro. Un posto davvero bello che organizza spesso eventi sociali e che vi invito a conoscere. Ringrazio l’associazione “professore Salvatore Navarria” e tutti i volontari che hanno permesso l’evento: so che è stato uno sforzo importante, anche economico, e gliene sono davvero grato per averlo reso possibile. Ringrazio Roman Clarke @nicheja79 , giornalista e fotografo, che ha attivato l’associazione per organizzare l’evento, ha chiacchierato con me ed è stato davvero bravissimo: oltre a conoscere il mio lavoro meglio di me è riuscito a farmi – io, ormai veterano di questi incontri – anche commuovere smuovendo qualcosa nel profondo. Grazie Roman, una grande anima. E voglio ringraziare tantissimo le persone venute ad ascoltarmi, a conoscermi, a farmi domande e a farsi disegnare una copia di Cenere (fornite dalla libreria Catania Libri, che ringrazio): siete stati affettuosissimi. È stato un incontro molto bello e intimo che si è concluso con, al firmacopie, un ragazzo che dopo un disegno sul libro mi ha abbracciato e mi ha detto che dopo avermi ascoltato parlare di Cenere ha deciso di tornare a casa e riavvicinarsi alla sua famiglia e allora l’ho abbracciato fortissimo e sono stato contento perché il senso del libro è proprio questo: amare le persone che amiamo finché possiamo farlo, amarle e lasciarsi amare.