Borealis n. 2
Con questa tavola chiudo il mio diario fotografico “Cenere – appunti da un tour”: per capire cosa ha significato una roba come Cenere nella mia vita e nel mio lavoro dovrò mettere tempo in mezzo. Gli ultimi due anni sono stati duri. Niente di quello che mi vedo intorno somiglia a quello che era eppure tutto è familiare, resta tutto qui ma in una forma diversa.
Grazie a tutti voi che siete venuti a incontrarmi dal vivo. Grazie a chi ha diviso il microfono con me, da Pif il 21 marzo fino a Virginia e Alessio il 30 giugno. Grazie a chi ha condiviso nel privato tutto il lavoro, la fatica, la gioia, la frustrazione e l’esperienza umana che è stata Cenere dalla prima tavola andata online nella primavera del ’23 fino a questo ultimo post. Grazie a chi mi ha capito. Grazie a voi lettori: una risorsa incredibile e non comune. Dal sostegno nei miei problemi editoriali alla condivisione delle vostre storie, la community è sempre stata lì dove serviva. Grazie, di vero cuore.
Ora mi fermo. L’ambientazione di questa tavola chi segue il mio lavoro l’avrà riconosciuta e sa che tira un filo in cinque anni di diari, da “ora dove sei” fino a oggi che ho una nuova borsa pronta. Adesso mi fermo e riparto, senza diario: adesso è tempo mio. Continuerò a rispondere alle mail che mi avete mandato, sono indietro ma sono tante. Forse posterò qualche foto. Forse disegnerò. Ora non so niente. Chiudo la borsa e rimane fuori un ultimo grazie: quello lo tengo per me stesso.
Il saluto di rito: ci vediamo dall’altra parte, voi fate i bravi.