Un passo oltre
Ecco una nuova tavola extra di Cenere: siccome nel mese di Giugno girerò l’Italia per presentare il mio libro, ho pensato di provare a ritagliarmi del tempo per raccontare ancora qualche storia, più recente o più lontana nel tempo. O forse è solo una scusa per restare ancora un po’ dentro quel mondo lì e questo grande abbraccio che mi stringe a tutti i lettori di quel libro.
Questa tavola si intitola “un passo oltre” ed è dedicata proprio a tutti voi che venite a salutarmi agli incontri. Grazie.
Vi ricordo che sabato 15 sono a Salerno al Salerno Letteratura Festival e domenica 16 a Milano al Wired Italia Next Fest.
Cenere lo trovate in libreria e su amazon, prendetene una copia, leggetelo e scrivetemi a dimmidicenere[chiocciola]gmail[punto]com e segnatevi le date degli incontri così potremo vederci di persona.

accidenti,mai avrei creduto che a Roma avresti fatto quel primo unico incontro che naturalmente mi sono persa. Torna , siamo tanti e aspettiamo
Vorrei davvero riuscire a fissare un’altra data a Roma ma credimi è meno semplice di quello che pensi!
Sempre struggenti le tue vignette su mamma, forse sarebbero state un grande aiuto per tante mamme che spesso non sanno come comportarsi con i figli o non capiscono i loro bisogni e le loro paure. Grazie come sempre 😘
Io questo non lo so, ma mi fa piacere che possa aiutarle a capire il modo in cui noi figli le amiamo
Bello ! Io sono tendenzialmente una chioccia e le tue tavole mi scatenano la chioccitudine 🐔🐣
Laura ❤️
Nat, sono veneta ma… m’e fai chiagnre pur’a mme!!
Questo libro è una carezza all’anima..come tutte le tavole di Cenere. Anche quelle ‘extra’ che ci stai regalando. Ho bisogno di una pausa da instagram e quindi lascerò qui il mio commento.
Quanto vorrei anche io una pausa da tutti i social
https://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/10/dcix-la-crocifissione-la-morte-e-la-deposizione-dalla-croce Questa tua tavola mi fa venire in mente questo scritto, che dedico a te, ma soprattutto a mamma Rita; io non sono mai riuscito a leggerlo,mi fa troppo male! Non so se tu Mariolino vi riuscirai o ne avrai il tempo per farlo.🌹❤️
Segnalo che viene classificato come non sicuro
Ci proverò
Grazie per questa tavola, è tenerissima. Confesso che anch’io nei momenti prima di incontrarti a Prato ero emozionata. Poi è iniziato il dialogo con Edoardo Nesi, qualche sguardo e qualche battuta… E avrei voluto rallentare il tempo per far durare il più possibile l’abbraccio che tu per primo ci offri con spontaneità. Secondo te si potrebbe rifiutare ?! No! Questa tua “stretta” va restituita raddoppiando affetto. Grazie Nat, da una lettrice con l’ abbonamento famiglia per questo Cenere Tour.
(ti aspetto di nuovo 🤩 a Prato.. O Firenze. Magari quando ti sarai riposato, eh!)
Oh mamma grazie! Mi piacerebbe Firenze ma sento davvero che le forze si stanno esaurendo e che presto dovrò lasciare andare questo lavoro. Vedremo
Se lasci il tuo lavoro, scendiamo in piazza con a capo Dibla e Sua Primaginità.
Ora arrivano le ferie, resisti❣️
Un passo oltre la paura incoraggia e rende possibile andare avanti. Me lo ripetero’ spesso. Anche tua mamma va oltre: aiuta me e coloro che useranno il suo incoraggiamento.
Bellissima. ❤️
Hai avuto una mamma meravigliosa, un’anima bella, dolce, affettuosa e molto saggia. Ed è altrettanto meraviglioso vedere quanto lei ora viva in te, come tu prima di nascere hai vissuto dentro di lei, accolto e protetto dal suo grembo. È un legame intenso, struggente, tenace e misterioso, che ha i colori e il profumo dell’eternità. Grazie per la condivisione🙏🏻❤️
Visivamente d’effetto questo contrasto tra nero denso, blu acceso e bianco luminoso. Questo incontro tra buio e luce, tra paura e coraggio.
Ammalia gli occhi, mentre tutto il resto evoca qualcosa e arriva dritto al cuore.
P.s. Un passo oltre anche per chi legge e partecipa a queste date del tour, e si capisce dai tanti commenti personali e particolari che lascia la community (qui e altrove). L’aspetto bello della rete quando è veramente ‘connessa’.
Comunque riguardo al pubblico della prima ondata, quello che è stato per primo esposto all’ignoto e non c’erano ancora i pennarelli blu sulle dediche, ha visto Natangelo firmare le copie seduto al pianoforte!! Belle tutte le location per carità, però quando altro gli ricapita di sembrare pure un pianista jazz. 😁
Vero. Il pennarello blu è un passo avanti ma il pianoforte rende quella prima presentazione davvero unica. E sono contento tu ci sia stata (ormai iniziamo a conoscerci di persona)
E ‘ tutto il giorno che mi viene in mente il rapporto con tua madre, perché un mio figlio mi era molto attaccato da piccolissimo, cercando la mia presenza in continuazione.
Fu difficile( più per le maestre) lasciarlo alla scuola materna e ,comunque , verso i tre quattro anni, cominciarono i brutti sogni relativi alle esperienze giornaliere a scuola, non sempre tranquille.
Una notte che si lamentava nel sonno,andai a confortarlo e lui, svegliato ,mi chiese di entrare nei suoi sogni per proteggerlo.
Alla mia domanda come farlo mi rispose che sotto il suo letto c’era una tutina per me, che una volta indossata, mi avrebbe fatto
entrare nei suoi brutti sogni per dissolverli e stargli vicino.
Aveva una natura artistica spiccata, ed originale,disegnava automobiline prospetticamente dall’alto o da sotto il pianale, non in prospettiva frontale.
Questo figlio è la prima persona cui ho inviato
Cenere.
Mi sembra un racconto bellissimo, grazie. E adesso che mi è rimasta la tutina e nessuno a cui farla indossare, ne capisco ancora più la portata. Spero che tuo figlio abbia apprezzato Cenere.
Semplicemente stupenda e vera.
Gentile drantonialini: per questo tutte le volte (sono arrivato alla 114 volta) Mi commuovo nel guardare la commedia di Eduardo: “Filomena Marturano.” Ma anche “Natale in casa Cupiello” sia Nennillo che Ninuccia sono fonte di dolore per don Luca e donna Concetta.
https://youtu.be/4597a010rZU?si=NnFTM8OwjGn-gnND
https://youtu.be/TGGOkp0VHac?si=YzbwUBQkNBJa4HTH
Dedico questo Azzurro a Nat, a sua mamma ed a tutti noi.
https://www.ilsussidiario.net/news/paolo-conte-il-testo-di-azzurro-nella-bara-di-sua-madre-antica-e-moderna/2293892/
Quando vidi il documentario e lessi l’intervista sentii che le rose erano della sua mamma ed anche il giardino senza il leone. E tu, Nat, sei Azzurro.
Non ne sapevo nulla, molto bello il gesto di metterle accanto il testo nella bara.