Cade Kabul
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❤
Grazie Nat, questa vignetta mi è piaciuta tantissimo, mi ci sono commosso, perché davvero credo che, se potesse resuscitare dai morti, Gino Strada lo farebbe per poter andare in una guerra (rischiando di nuovo la vita) pur di poter aiutare gli altri.
Ma avete così bisogno di Eroi da attaccarvi a chiunque. Gino strada era un personaggio molto controverso. Nei suoi ospedali a Kabul hanno curato centinaia di bisognosi,così come di talebani che il giorno dopo mettevano bombe a destra e a manca. Unico motivo per cui i talebani non gli hanno fatto saltare per aria l’ospedale.
Io non lo apprezzo per niente, le sue idee politiche sono campate in aria. Ma rispetto un uomo che ha vissuto secondo le sue convinzioni. Duramente e con tutta l’anima. Voi che lo osannate come fosse un angelo siete invece la conferma che questo mondo è pieno di pecore così ansiose di trovare un pastore.. che non vi accorgerete nemmeno quanto egli sia un lupo
Al mondo ci sono due tipi di persone: quelli che fanno e quelli che criticano.
Gino Strada ha sempre fatto. Curato persone che avevano bisogno, senza guardare chi fossero perché di fronte a una persona che soffre, di che colore ha gli occhi, la pelle o come prega, non ha importanza. Importa aiutare. Salvare vite.
Senza se e senza ma.
Se questa “politica” non piace… Be, dice molto di che tipo di persona sia lei.
Riguardi
Emiliano
Ci mancherà davvero, e mi fa bollire il sangue il sangue il cordoglio ipocrita di chi fino a ieri lo trattava con sufficienza o peggio.
❤
Quello schifoso il paradiso non lo vede nemmeno in cartolina.
L’aggettivo che hai usato ti descrive con molta indulgenza e benevolenza. Ed proprio l’odio disperato e selvaggio di individui spregevoli come te che certifica l’immensa grandezza morale, intellettuale e civile di Gino Strada.
Non alimentare i troll.
Hai fatto bene a rimanere ANONIMO. E tale resterai per il resto della tua vita.
Questa volta hai veramente colto nel segno:
Me lo ricordo in Afghanistan, incazzoso e infaticabile.
sono d’accordo. Bisogna lasciare cadere nel vuoto i commenti malevoli. Qualsiasi reazione ( perfino questa) fa il loro gioco…
Se Gino Strada potesse parlare…(no, così inizierebbe Renzi)Quando Gino Strada poteva ancora parlare dell’Afghanistan, disse:
Ora io vedo persone afferarsi agli aerei che fuggono da Kabul per poi precipitare nel vuoto, gira il web il video di una bambina che piange e che scommette che noi occidentali dimenticheremo presto il suo Paese.
E mi sento una p-u-t-t-a-n-a, mica Gino Strada.
Una che non crede più che il mondo si cambi con l’ammore.
Ma che crede ancora che il mondo possa cambiare con la testa.
Si piange in tutto il mondo. In queste ore c’è sicuramente una bambina che piange ad Haiti.
Sottoscrivo il brano di Gino Strada, guerra sbagliata, guerra di interessi ad arte confusi con la rabbia montante di una Nazione ferita, guerra già decisa prima dell’11 settembre come Strada denuncia nello stesso articolo:
Ma da p-u-t-t-a-n-a so resistere.
So girarmi dall’altra parte. Ammiro enormemente Strada, ma so girarmi dall’altra parte.
Mi arriva la disperazione di quel popolo afghano, che mi conferma che non tutti sono fanatici, che c’è un ribollire di cambiamento. Ma voglio volgere lo sguardo ai migranti che sono in Italia, anche ai migranti economici, sissignore, preziosi, soprattutto a quei migranti che per un tozzo di pane non sono disporsi ad inginocchiarsi.
Questi mi servono, o meglio, personalmente non mi servono: questi servono al progresso dell’Italia.
E allora torno alle rotte del Mediterraneo.
A Tunisi piuttosto che a Kabul.
Al c-a-s-i-n-o libico.
Ad uno studente egiziano ben diverso dal presidente egiziano che lo tiene in carcere da mesi.
Che Strada mi perdoni, addio Kabul.
Per Elisa ( Isoardi )
Niente da fare, anche adesso continuo a nutrire illimitata ammirazione per Strada come operatore umanitario, e a trovarmi in profondo disaccordo con le sue analisi politiche e militari.
Ancora la storia degli oleodotti. Che non sono stati fatti, in vent’anni di presenza. E stanno venendo fatti adesso da altri stati.
Di motivazioni per l’invasione del 2001 se ne trovano a bastimenti nei comportamenti dei talebani prima del 2001, durante l’insorgenza e adesso che hanno ripreso il potere. Anzi, di per sé giustificherebbero l’idea di ripartire da capo e mandare immediatamente stormi di bombardieri a far piovere fuoco come se non ci fosse un domani, a macellare via quei cani rognosi, rispendendoli nelle tane da cui sono usciti (per mancanza di fogne nel deserto…)
Il vero problema, come ora è palese, è il dopo, è la mancanza di un progetto (uno qualunque!) per la ricostruzione del paese. Un’impresa probabilmente troppo grande e ambiziosa per le nostre capacità. Se la guerra non andava fatta non era per mancanza di giustificazioni fornite dai talebani e da al-Qaeda, era per incapacità di vincere la (sanguinosissima) “pace”. Invece abbiamo illuso una marea di gente, l’abbiamo spinta a compromettersi, con le nostre false promesse, e ora ne pagheranno loro le conseguenze. Per esportarla, abbiamo sconfitto la democrazia, mettendone a nudo le debolezze.
Che merda. Non pensavo addirittura così male.
Ecco Magar: un esempio preclaro di “Tutto pur di negare l’evidenza” e “giustificare l’ingiustificabile contro ogni principio di realtà”, anche continuare ad assumere massicce dosi di stupefacenti.
L’evidenza è appunto che non siamo a riusciti a costruire un fico secco in vent’anni, abbiamo solo alimentato le speranze di una porzione della società civile senza renderle concrete.
L’evidenza è anche che la gente (o almeno una parte della gente) si aggrappa ai carrelli degli aerei pur di non tornare a vivere nell’Afghanistan pre-invasione.
C’è altro che il principio di realtà suggerisce, sir?
Fai benissimo a riportare le parole di Gino Strada. Sin dal 2002 cominciò a diventare evidente che neanche un centesimo sarebbe stato speso per alimentare lo sviluppo dell’Afghanistan. Incontrai all’epoca operatori delle Nazioni Unite che esprimevano seri dubbi su quello che già stava succedendo. Presto l’insorgenza, impedendo il controllo del territorio agli invasori, rese impossibile anche perseguire il vero obbiettivo dell’intervento, cioè la costruzione di un oleodotto dall’Asia Centrale all’Oceano Indiano, ma l’impostazione predatoria delle grandi compagnie e dell’apparato industriale militare che hanno dettato la politica estera occidentale degli ultimi 30 anni spinse a intensificare la repressione, invece che sostenere lo sviluppo, alimentando la spirale criminale e destinata al fallimento che da subito denunciò Gino Strada. Con la parallela invasione a fini di saccheggio dell’Iraq, a partire dal 2003, anche le ultime risorse che potevano essere destinate allo sviluppo dell’Afghanistan furono dirottate nelle tasche capienti delle stesse grandi compagnie e dei loro referenti politici in tutto l’Occidente. A molti sfugge il legame diretto e funzionale tra neoliberismo e crescente instabilità e distruzione degli stati , e delle vite di milioni di persone, dal Mediterraneo all’Asia Centrale. Le parole di Gino Strada ce lo ricordano lucidamente e senza permetterci di nasconderlo a noi stessi.
“Intensificare la repressione invece che sostenere lo sviluppo”
A parte che in realtà di soldi ne sono stati spesi a iosa anche per lo sviluppo sociale, qual era l’alternativa?
Non reprimere, come avvenuto nelle ultime due settimane? Allora bene, adesso abbiamo vinto…
Spartire i soldi con i talebani?
Avviare un Piano Marshall mentre hai i tedeschi ancora appollaiati sulla Linea Gotica?
Ah, i soldi spesi erano tasse pagate dai contribuenti: non esattamente una prescrizione del feroce neoliberismo mangiabambini.
Magar, magari evita di ripetere bambocciate da beoti in risposta a osservazioni serie. Se proprio non puoi evitarlo continua a drogarti, ma taci.
Son qua, son qua
I rosa elefanti già
Tre per tre
Eccoli, marciano
Quaggiù, laggiù
Arrivan di su e di giù
Apprezzo e sottoscrivo.
Grazie PE(I)
PS Al solito fenomeno anonimo, che digita solo perché dotato di falangi:
da buon ateo, al paradiso NON credeva, il grande Gino Strada …
test, testQuesta mi ha strappato una lacrimuccia, grazie 🙂
“Non mi sorprende questa situazione. La guerra all’Afghanistan è stata – né più né meno – una guerra di aggressione iniziata all’indomani dell’attacco dell’11 settembre, dagli Stati Uniti a cui si sono accodati tutti i Paesi occidentali”.
L’evidenza impossibile da negare denunciata da Gino Strada. E da tale evidenza, già denunciata da lui nel 2001 discende l’inevitabile conclusione, inevitabile sin da quella premessa, che stiamo osservando ora.
Aggressione a chi, ai talebani?
Sulla base del fatto che mancava la risoluzione ONU ad autorizzare l’invasione, malgrado il 9/11?
O sulla base dell’ipotesi che Bin Laden e i talebani si conoscessero a malapena?
Se dalla parte dei talebani?
Dirò una cosa antidemocratica, fascista e nazista per tutte le anime belle.
Se Assad è contro gli integralisti, se Al Sisi è contro gli integralisti, se Gheddafi è contro gli integralisti SONO DALLA LORO PARTE.
Beh, non è un assoluto: per andare contro Hitler ci siamo alleati perfino con Stalin, ma ogni situazione va valutata a parte. In Libia non si sono rafforzati particolarmente gli islamisti radicali, in Siria ed Egitto la repressione ha buttato via parecchi bambini con l’acqua sporca.
Quelli che appoggiano al Sisi, Assad e Gheddafi di solito non hanno voglia di fermare gli integralisti, sono solo eunuchi che si cagano sotto dalla paura di dover vedere un migrante per le strade del loro quartiere. Così, statisticamente parlando, eh…
Ciao Magar
Non sempre mi trovo d’accordo con le tue posizioni, ma nel merito, sottoscrivo dalla prima all’ultima parola, del tuo post: ottima quella della statistica e degli eunuchi!
Dal nervosismo manifestato nelle repliche, direi che hai toccato un nervo scoperto … ;-D
Sono 2
Frocio
Assad (Siria): fece un accordo con l’ISIS per fermare i curdi, insieme alla Turchia
Ghaddafi (Libia): finanzio` quasi tutti i movimenti terroristici degli anni 70-80
al Sisi: tollera le cellule IS per l’estero in cambio di stabilita` interna. Supporta la
ribellione Tigray per destabilizzare l’Etiopia, per fermare la nuova diga sul Nilo.
ragaz, (non lo dico ovviamente a chi non abbisogna di questa precisazione) cerchiamo di mantenere un linguaggio civile. In questa discussione ho moderato una sequela di insulti che non fanno onore a chi li ha scritti, non costringetemi a fare questo lavoro: non ce n’è bisogno.
Ma nooo, erano la parte più divertente! Hai interrotto il climax, stavamo per arrivare alla parte in cui auguravo orrende patologie ai suoi congiunti (o tormenti eterni alle anime dei cari defunti, adesso non mi ricordo). Ah, che pena, possedere tutto un vasto campionario di carognate da oscar, la crème de la crème dell’abiezione umana, e non poterlo esporre. Arte censurata, come i Buddha di Bamiyan distrutti dai talebani, o i murales di Banksy ridipinti! O tempora, o mores!
Vabbè, mi rilasserò tirando una serie di bestemmioni creativi negli appositi orinatoi web.
Un’informazione sulle regole del sito, Nat.
E’ possibile un uso (contenuto) dell’html nei commenti o preferisci che ci si attenga al solo testo?
Per Elisa ( Isoardi )
WordPress in automatico mette in spam i commenti con molti link e spesso li recupero io. Per quanto riguarda l’html non credo ci siano problemi, ma se mi fai un esempio capisco bene cosa intendi.
Beh, Nat, tipo il mio primo commento a questa vignetta nel quale ho usato il tag s per
barraree quello blockquote per citare passaggi dell’ultimo articolo di Gino Strada su La Stampa.L’effetto grafico di blockquote è gestito dal foglio di stile del tuo sito, non immaginavo come potesse essere (è piuttosto vistoso) e mi pare che ad un commentatore sia sembrato, non a torto dato l’effetto grafico, un tentativo di mettersi in evidenza/trollare (Io, un pacifico mezzuomo della Contea, scambiato per uno stupido troll!).
E’ il tuo sito. Non mi ricordo se WordPress permetta di impostare i commenti a solo testo (magari con un plugin).
Comunque mai più blockquote da parte mia. Lo prometto.
Altrimenti niente più Leopolde e scambi di biscotti agli Autogrill.
Per Elisa ( Isoardi )
Le pare male
era un test.Un bug di un plugin usato nel blog (jetpack forse) rende impossibile usare le e commerciali (ampersand) che servono per scrivere alcuni caratteri speciali (HTML entities)
q mette invece i caporali «»
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Il problema, Nat, è se qualcuno trolla con l’html dinamico (prova a passare col mouse sopra questo testo).Una soluzione è bannare (per indirizzo IP).Un’alternativa è disabilitare a monte l’html nei commenti.
Per Elisa ( Isoardi ) – voglio solo mostrarti il fastidio, puoi prevenirlo.
p.s. Grazie Armando.
Ok. Sembra non funzionare. Bene.
p.E.