Quer pasticciaccio brutto di Don Rosa
Oggi, giovedì 15 maggio, su Il Fatto Quotidiano c’è la prima puntata di “Come non letto”, la mia nuova rubrica dedicata a fumetto, fumettisti, libri, editori, graphic novel e questo mondo qui. La trovate in edicola ogni settimana, in controcopertina, alle spalle di sua editorialità.
In questa prima uscita vi racconto il pasticciaccio brutto de ‘La saga di Paperon de Paperoni’ di Don Rosa, edito da Panini: potete leggere la puntata completa su Il Fatto Quotidiano, in edicola e online.
Sempre Come Non Letto: autori e storie da non lasciar scorrere via.
In edicola, ogni giovedì.
“Come non letto” io l’ho letto (ehehe) e il pasticciaccio mi dispiace, anch’io sono molto affezionata a Zio Paperone e parenti paperi al punto di sperare che la Panini chiarisca e facciano pace con Don Rosa.
Ah! Ho scoperto di non essere normale: prima i topi!
(Fanno eccezione, a pari merito, le storie di Rodolfo Cimino sulle cacce ai tesori dei paperi).
E comunque sento molto la mancanza di Asteriti …
Io di tutti. Geni assoluti, dai disegni alle sceneggiature. Battute fulminanti tipo quella di Paperone inferocito dopo l’ennesimo furto dei Bassotti: “All’isola delle Cipolle! Con le medesime e le trippe dei mariuoli mi ci farò un trifolato misto!”
Oppure la scena memorabile in cui Paperone, dopa aver ricevuto la notifica di un tributo mostruoso, si schianta NEL pavimento del suo deposito. Al nipote che accorre preoccupato credendolo spacciato (in effetti era abbastanza stecchito) risponde con calma tombale e senza muoversi di un millimetro; “Spaccero’ più tardi. Adesso devo pensare: questo tassicidio non s’ha da fare”
Ma la mia preferita è questa: Paperino sta curando amorevolmente le sue margheritine in giardino. Nel mentre, arriva uno dei soliti messaggi “a risparmio” di zio Paperone sparati dal deposito; purtroppo quest’ ultimo si abbatte sulle margheritine.
Paperino è stravolto. Fuori di sé, urla all’indirizzo del deposito: “Io ti farò causa! Ti citerò in giudizio! Io ti… Io ti… IO TI RANDELLO! La carta bollata è nemica dell’azione! Voglio soddisfazione immediata!”
Un abbraccio pieno di gratitudine 🤗
Beh, c’è anche quella in cui Paperino va dallo Zione dicendogli: “Ho bisogno di un favore”. E Paperone, intento a stipare cumuli di denaro nel deposito con una pala, risponde secco, senza nemmeno guardarlo: “Se si tratta di soldi, ti avviso che non posso permettermelo”. Il genio di Barks era immenso. Le sue storie erano (sono) dinamiche, sarcastiche, irriverenti, poetiche, graficamente ineccepibili, innovative. Chiunque voglia avvicinarsi al media fumetto, per passione o per intraprendere una carriera, deve per forza studiare le sue tavole, l’impostazione delle storie, le sceneggiature, i dialoghi, le citazioni cinematografiche. Uno dei più grandi narratori del novecento. Ma anche in Italia abbiamo avuto, e abbiamo tuttora, artisti di altissimo livello, basti pensare a Cavazzano, Scarpa, Carpi, Bottero, Celoni, Faraci, De Vita e chissà quanti altri che ora non ricordo. Don Rosa, poi, ha seguito alla perfezione il percorso tracciato da Barks, ossia fare diventare delle avventure fino ad allora quasi sempre semplicemente di intrattenimento delle storie adulte. La Saga di Paperon de Paperoni è una tra le più belle che abbia mai letto, e ne conservo gelosamente la prima edizione italiana. Grazie Nat per aver parlato di questo straordinario artista.
Non conoscere Don Rosa è come non conoscere Leonardo…sia gloria ai paperi!
“come spiegare la norvegia ad un cane” è una citazione della gagliarda slow horses?
forse a causa della mia età, ma per me Paperino nasce e muore con Carl Barks . Nota bene: papero il giovane dell’oca , non una anatra .
Don Rosa ha detto che non verrà più in Italia per fare il gioco della Panini, ma non che non verrà più in assoluto…magari se lo invita Nat ci viene…
Si parla di fumetti sul FQ Yeeeee
Ho trovato ieri questa intervista di Natangelo a Radio Fm1
https://radiofm1.it/interviste-radio-fm1/mario-natangelo-cenere-un-viaggio-nel-dolore-nel-ricordo-e-nella-risata/
di qualche giorno fa.
Da leggere e da ascoltare.
Cara Alessandra, sei meglio di un ufficio stampa!
😆 Altre volte sono stata più veloce nel segnalare ma meglio tardi che mai, visto che Nat è così riservato e modesto (nel senso positivo) da non mettere mai, o quasi mai, in risalto le interviste, ospitate e quant’altro lo riguardi
Ricordo la saga di Don Rosa (dovrei ancora averla a casa, da qualche parte, sia l’edizione Mondadori che quella di Repubblica), con cui ebbi inoltre un veloce scambio di mail, un quarto di secolo fa, (mi dispiace sia andato perduto nelle transizioni di dominio: all’epoca i servizi mail si creavano e estinguevano con grande facilità) in cui gli riconoscevo l’aver allora riportato in USA (anche se l’edizione originale era danese, se ben ricordo) il ruolo guida nel fumetto Disney dopo il lungo predominio italiano, senza nulla togliere agli autori degli ultimi decenni, bravissimi ma molto penalizzati dalle politiche editoriali. Non sono un lettore assiduo del FQ, ma questa dovrò leggerla, anche se riguarda roba che leggevo trent’anni fa …
Sulle chicche linguistiche, ne ricordo una che vi propongo. Nulla di particolare, ma da bambino mi rimase impressa l’eleganza della rettifica.
Paperone spiega un intrigo ordito da qualcuno (mi sembra fossero i Bassotti e riguardasse la pesca di perle) a Paperino, e poi chiede:
“Hai capito?”
“Ehm, no”
“Nipote deficiente … ehm. troppo riflessivo”
Conosco poco ( qualcosa inevitabilmente sì, eh!) della produzione di Don Rosa, ma, su tutto graficamente , non mi ha mai appassionato. Ho anzi trovato le sue rappresentazioni grafiche delle emozioni soprattutto molto esasperate ma senza la finezza, la comicità ed il ventaglio di sfumature di Carl Barks, che è stato l’Alfa e l’Omega della narrazione dei paperi. Non me ne si voglia, ma anche diversi autori italiani giocavano in un altro campionato. IMHO
Ma barks è un’altra categoria, penso che Don Rosa nemmeno pretenda di arrivarci. Ma il paperone che ci ha regalato è magnifico
Mi sto divertendo un sacco a leggere i commenti, ognuno racconta e ricorda qualcosa o qualcuno (io ho una predilezione per Giorgio Cavazzano)…Una bella pausa dalle brutture della politica ogni tanto ci vuole!
Condivido la predilezione per Cavazzano (ho avuto il piacere di conoscere anche lui, persona molto gradevole). Non gli sono certo mancati i riconoscimenti, nazionali e internazionali, tuttavia ritengo che anche lui sia stato in certa misura penalizzato da molte restrizioni editoriali. Se avesse incontrato uno sceneggiatore di talento paragonabile al suo di disegnatore (e comunque quelli che hanno lavorato con lui erano anche molto bravi), e qualche editore che ci credesse, penso avrebbe potuto costruire in Italia un sistema duraturo paragonabile a quello di Goscinny-Uderzo in Francia. Stiamo andando fuori argomento, ma con i fumetti è sempre così: richiamano irresistibili memorie ancestrali …
Vero, cavazzano piace molto anche a me
E chi è che non ha una predilezione per Giorgio Cavazzano?!?!? 😉
Io ero un lettore di fumetti onnivoro da noi si faceva più che altro scambio, sporte e sporte di tutti i tipi di fumetto, mi è rimasta impressa un espressione di Paperino, il mio preferito, dinnanzi a un qualche mostro: Orrido Bestio, ancora adesso mi viene da ridere 🤣
Uhhh, io non lo avevo, ma ho trovato quel numero di Topolino sui bidoni della carta. Come con altri libri che trovo in situazioni simili, stavo per portarlo a un bookcrossing, ma dopo aver letto “orrido bestio” me lo sono tenuto 😀
Ma anche soltanto i cartelli d’avvertimento davanti al deposito di Paperone che meraviglia 😂
poi ho apprezzato tantissimo la storia ‘Zio Paperone e il P. D. P. 6000’ tradotta in quattro dialetti: idea magnifica, per collezionisti!
Va bene ragazzi, anche il mio favorito è Zio Paperone. Ma una menzione per i gialli di Topolino e Romano Scarpa… è dovuta!
Purtroppo le trame dei gialli sono un po’ ripetitive e non c’è molto spazio per l’ironia. Ovviamente con le dovute eccezioni. Una di queste è stata una storia a ruoli invertiti: Topolino è fuori combattimento a causa di un febbrone e non può occuparsi della consueta indagine. Basettoni è disperato quindi accetta a malincuore l’aiuto di Pippo che invece è entusiasta di rendersi utile e dimostrare all’amico il suo valore di investigatore. Ogni tanto però viene assalito dai dubbi e prova a chiedere lumi a Topolino. Invano. Ed è un susseguirsi di momenti comici e battute esilaranti tipo:
“Amico mio, come va?” E Topolino, delirante, risponde: “A gonfie vele, capitano. Qualche volta anche a nafta”.
Mi sono uscite le lacrime a furia di ridere.
Grande pippo!
Oddio che ricordo mi hai sbloccato!!! Avevo quel numero di Topolino, chissà che fine ha fatto…
Tra l’altro sono felice di avere la vecchia versione delle storie di Don Rosa, prima che il solito politicamente corretto distorto complicasse tutto.
https://fumettologica.it/2023/04/don-rosa-saga-paperone-censura-disney/