Nessuno sa esattamente quando sarà l’ultima fotografia, ed è meglio così.
Ne è nata questa magnifica dichiarazione d’amore per un amico. I familiari se la terranno stretta.
P.s. e mi è pure venuta voglia di andare a rileggermi il pezzo che più preferisco di Moby Dick…
Senza lui non ci sarebbe stato Cuore e forse si, ma meno piacevole, Smemoranda.
È certo che sono nate persone molto più intelligenti e più numerose della generazione precedente, ma chissà a cosa si dedicheranno, con tutte le preoccupazioni che gli abbiamo trasmesso.
Rendiamoci conto che dedicarsi alla satira all’arte del riso significa condivisione, capirsi con lo sguardo, comunione nell’
arte delle emozioni.
Ma in questi ultimi anni se ne sono andati tanti tanti.
Mi viene di ricordare, anche se son state dedicate da Llorca ad Ignacio questi versi.
“Canto per dopo il tuo profilo
L’insigne maturità della tua conoscenza.
La tristezza che ebbe la tua coraggiosa allegria.”
Evviva, festeggiamo la morte dell’ennesimo vignettista satirico a senso unico. Sempre e solo da sinistra…… Speriamo a presto per il prossimo. E lo so mi augurate la stessa sorte. Ma si sono contento di morire sapendo di aver portato con me almeno 10 sinistri…. male del mondo.
Dovresti chiederti perché ci sono così pochi autori satirici di destra…
Forse perché la destra ha sempre osteggiato la satira e in generale la libertà di espressione, immagino. Un vignettista di sinistra, come dici tu, non ha problemi ha perculare un esponente del suo schieramento (non tutti, chiaro). Uno di destra non ha questa libertà intellettuale, perché ha deciso di essere un servo. È così da sempre, sarà così sempre.
Mamma mia che tristezza! Con tutto quello che sta succedendo nel mondo siamo a questi punti! Nat toccati le pa**e, va’ e continua il tuo prezioso lavoro. Grazie per la tua sensibilità sempre
Una precisazione. L’inciso “Non tutti, chiaro” era riferito al vignettista, non all’esponente. Ci sono tanti servi anche tra i vignettisti “di sinistra”. Il punto è che la satira è per natura contro il potere, ma un autore satirico non deve perdere o negare il proprio punto di vista, la propria identità. La satira sbeffeggia il potente, smaschera le menzogne dei governanti, denuncia le loro contraddizioni, deride la loro incapacità, la loro ignoranza, mette in evidenza l’arroganza della classe politica. Ma non può farlo se non ha una coscienza personale, altrimenti è solo puerile sfottò, sterile qualunquismo (“È tutto un magna magna”). La satira è la più nobile delle espressioni, perché richiede intuizione, sincerità, malizia, e perché tende alla verità. La satira non ammette mezze misure, e non può essere recintata, non ha buon gusto (cos’è?), non ha pietà, non ha padroni. Un paese che censura la satira non è un paese libero. Un paese che detta le regole alla satira è antidemocratico.
Scusate la filippica. Viva Lenny Bruce.
❤️
Nessuno sa esattamente quando sarà l’ultima fotografia, ed è meglio così.
Ne è nata questa magnifica dichiarazione d’amore per un amico. I familiari se la terranno stretta.
P.s. e mi è pure venuta voglia di andare a rileggermi il pezzo che più preferisco di Moby Dick…
Senza lui non ci sarebbe stato Cuore e forse si, ma meno piacevole, Smemoranda.
È certo che sono nate persone molto più intelligenti e più numerose della generazione precedente, ma chissà a cosa si dedicheranno, con tutte le preoccupazioni che gli abbiamo trasmesso.
Rendiamoci conto che dedicarsi alla satira all’arte del riso significa condivisione, capirsi con lo sguardo, comunione nell’
arte delle emozioni.
Ma in questi ultimi anni se ne sono andati tanti tanti.
Mi viene di ricordare, anche se son state dedicate da Llorca ad Ignacio questi versi.
“Canto per dopo il tuo profilo
L’insigne maturità della tua conoscenza.
La tristezza che ebbe la tua coraggiosa allegria.”
“Entriamo nella morte con gli occhi aperti.” (Memorie di Adriano, Marguerite Yorcener)
💔 😭
Evviva, festeggiamo la morte dell’ennesimo vignettista satirico a senso unico. Sempre e solo da sinistra…… Speriamo a presto per il prossimo. E lo so mi augurate la stessa sorte. Ma si sono contento di morire sapendo di aver portato con me almeno 10 sinistri…. male del mondo.
Salve. Non le auguro di morire, ma di vivere a lungo e di capire. E di liberarsi dall’odio.
Cavolo, preferisci essere “male accompagnato” piuttosto che andare solo.
Non stai messo bene…
Che tristezza mi fa, davvero tanta tanta tristezza, dico sul serio. Tutto questo astio fa male alla salute, si curi
Nessun bisogno, o desiderio, di augurarle alcunché. Lei è già all’inferno.
Potrei cancellare questo messaggio ma ti farei un regalo. È giusto che si sappia che in giro c’è questa spazzatura.
Bravo Nat.
Sappi che a me mancheranno tanto i vari “10 peggio”, senza nulla togliere al resto delle opere.
Ma è un miserabile account falso, doppione di un altro provocatore che razzola qui!
Capita di chiedersi dopo espressioni così violente come faccia l’autore a sopportare
in pubblico, di sederci sopra, rigirato a manico di ombrello
Dovresti chiederti perché ci sono così pochi autori satirici di destra…
Forse perché la destra ha sempre osteggiato la satira e in generale la libertà di espressione, immagino. Un vignettista di sinistra, come dici tu, non ha problemi ha perculare un esponente del suo schieramento (non tutti, chiaro). Uno di destra non ha questa libertà intellettuale, perché ha deciso di essere un servo. È così da sempre, sarà così sempre.
Mamma mia che tristezza! Con tutto quello che sta succedendo nel mondo siamo a questi punti! Nat toccati le pa**e, va’ e continua il tuo prezioso lavoro. Grazie per la tua sensibilità sempre
Una precisazione. L’inciso “Non tutti, chiaro” era riferito al vignettista, non all’esponente. Ci sono tanti servi anche tra i vignettisti “di sinistra”. Il punto è che la satira è per natura contro il potere, ma un autore satirico non deve perdere o negare il proprio punto di vista, la propria identità. La satira sbeffeggia il potente, smaschera le menzogne dei governanti, denuncia le loro contraddizioni, deride la loro incapacità, la loro ignoranza, mette in evidenza l’arroganza della classe politica. Ma non può farlo se non ha una coscienza personale, altrimenti è solo puerile sfottò, sterile qualunquismo (“È tutto un magna magna”). La satira è la più nobile delle espressioni, perché richiede intuizione, sincerità, malizia, e perché tende alla verità. La satira non ammette mezze misure, e non può essere recintata, non ha buon gusto (cos’è?), non ha pietà, non ha padroni. Un paese che censura la satira non è un paese libero. Un paese che detta le regole alla satira è antidemocratico.
Scusate la filippica. Viva Lenny Bruce.