È vero Nat. non si ride solo per derisione, anzi.Si ride quando Luca Cupiello chiede ostinatamente a Concetta se facesse freddo, eppure la tragedia incombeva.Non sono mai riuscito a tenere un diario; mi sarebbe piaciuto.C’e’ un vecchio sceneggiato dove il diario è protagonista “I Buddenbrok” è davvero suggestivo lo scorrere del tempo leggendolo.Ciao.
Mi torna in mente il finale del tuo libro in cui racconti una scena molto delicata e poetica e molto triste, da far male… come fanno male queste tue tavole, ma dalle quali traspare un animo gentile (che prima non avrei detto) e soprattutto pieno di amore.
Tua mamma che ora brilla in cielo come una nuova stella, sarà fiera di te
Di questa tavola mi hanno colpito tre cose:
1)‘Ridiamo perché siamo vivi’;
2) ‘..tu sei di ferro e noi, intorno, siamo di carta’;
3) Il diario. Non certo per il fatto che MN ne scriva uno, ma che lo faccia in stampatello! Solo perché personalmente lo trovo faticosissimo rispetto al corsivo.
Questa dello stampatello ha incuriosito molte persone però dovete considerare il mio lavoro: da 15 anni scrivo prevalentemente in stampatello e adesso, curiosamente, il corsivo mi risulta poco naturale e molto macchinoso. Il mio stampatello privato – a differenza di quello che uso per lavoro – è piuttosto corsivo, le lettere tendono a fondersi comunque molto, ma di base resta lo stampatello
Quella mano che vorresti stringere, quell’ago che te lo impedisce.
Un abbraccio.
Caricamento...
Alessandra Cascelli
16 Aprile 2023 at 20:08 - Reply
Cucciolone caro!!! Bello di mamma!!! Sii sereno! Mamma è nella gioia eterna e ti è vicina…ti manda tanti baci e ride delle vignette tremende che ti inventi!!!
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Uno, Nessuno... Centomila
17 Aprile 2023 at 00:48 - Reply
Così… per curiosità… dove si trova questa “gioia eterna” e quali attività vi si svolgono?
Io ho tenuto un diario del 2020. Non ricordo se ci fosse una ragione del perché l’ho cominciai, ma poi la roba da scrivere, purtroppo o per fortuna, venne… Ancora non l’ho completato.
Tutti di carta, anche se nessuno lo dà a vedere, però loro sono più forti, piangono quando non ci sei e affrontano la sofferenza con rabbia e a denti stretti. Daniele, il mio Daniele, non dormiva di notte (dormire è come morire) e fumava come un turco, io mi alzavo di soppiatto, come quando era piccino, per andare a controllarlo e lo trovavo sempre con gli occhi sbarrati e la sigaretta tra le labbra.
Vedo ancora i suoi occhi enormi impauriti e lucidi, ma non voleva ammettere che aveva paura, preferiva essere incazzato.
Lo so Mario è difficile e questi ricordi dolorosi saranno sempre con te assieme ai ricordi felici. Bisogna imparare a far sì che le risate emergano sulle lacrime, anche se non è facile.
Ti abbraccio forte Mario ❤️
È vero Nat. non si ride solo per derisione, anzi.Si ride quando Luca Cupiello chiede ostinatamente a Concetta se facesse freddo, eppure la tragedia incombeva.Non sono mai riuscito a tenere un diario; mi sarebbe piaciuto.C’e’ un vecchio sceneggiato dove il diario è protagonista “I Buddenbrok” è davvero suggestivo lo scorrere del tempo leggendolo.Ciao.
https://youtu.be/QLoaeHDZ1ns
https://youtu.be/krvejcAPkeM
Adesso viene fuori, è tutto insieme, è un peso difficile…..ma non possiamo diluire la vita…..
Mi torna in mente il finale del tuo libro in cui racconti una scena molto delicata e poetica e molto triste, da far male… come fanno male queste tue tavole, ma dalle quali traspare un animo gentile (che prima non avrei detto) e soprattutto pieno di amore.
Tua mamma che ora brilla in cielo come una nuova stella, sarà fiera di te
Di questa tavola mi hanno colpito tre cose:
1)‘Ridiamo perché siamo vivi’;
2) ‘..tu sei di ferro e noi, intorno, siamo di carta’;
3) Il diario. Non certo per il fatto che MN ne scriva uno, ma che lo faccia in stampatello! Solo perché personalmente lo trovo faticosissimo rispetto al corsivo.
Questa dello stampatello ha incuriosito molte persone però dovete considerare il mio lavoro: da 15 anni scrivo prevalentemente in stampatello e adesso, curiosamente, il corsivo mi risulta poco naturale e molto macchinoso. Il mio stampatello privato – a differenza di quello che uso per lavoro – è piuttosto corsivo, le lettere tendono a fondersi comunque molto, ma di base resta lo stampatello
Quella mano che vorresti stringere, quell’ago che te lo impedisce.
Un abbraccio.
Cucciolone caro!!! Bello di mamma!!! Sii sereno! Mamma è nella gioia eterna e ti è vicina…ti manda tanti baci e ride delle vignette tremende che ti inventi!!!
Così… per curiosità… dove si trova questa “gioia eterna” e quali attività vi si svolgono?
Prova a schiacciare il bottone: “momento opportuno”. Vedi che risposta esce?
Caro Luke: è da molto che non ti sentiamo.Spero che sia solo per mancanza di tempo.Un saluto cordiale!
Io ho tenuto un diario del 2020. Non ricordo se ci fosse una ragione del perché l’ho cominciai, ma poi la roba da scrivere, purtroppo o per fortuna, venne… Ancora non l’ho completato.
Le sorelle Brontë però erano delle toste, altro che conti e gomiti. Avete presente Wuthering Heights?
Tutti di carta, anche se nessuno lo dà a vedere, però loro sono più forti, piangono quando non ci sei e affrontano la sofferenza con rabbia e a denti stretti. Daniele, il mio Daniele, non dormiva di notte (dormire è come morire) e fumava come un turco, io mi alzavo di soppiatto, come quando era piccino, per andare a controllarlo e lo trovavo sempre con gli occhi sbarrati e la sigaretta tra le labbra.
Vedo ancora i suoi occhi enormi impauriti e lucidi, ma non voleva ammettere che aveva paura, preferiva essere incazzato.
Lo so Mario è difficile e questi ricordi dolorosi saranno sempre con te assieme ai ricordi felici. Bisogna imparare a far sì che le risate emergano sulle lacrime, anche se non è facile.
Ti abbraccio forte Mario ❤️