Un aggiornamento
Amici e amiche,
L’editore Rizzoli mi ha comunicato che – per ulteriori problemi tecnici – il mio libro Cenere tornerà disponibile nelle librerie dal 6 maggio e su Amazon (che ha esaurito le copie il 19 aprile) verso il 9 maggio. Mi è stato garantito che per l’incontro a Prato di oggi delle copie saranno appositamente spedite al punto vendita.
Sono dispiaciuto per le condizioni in cui questo lavoro, a cui tengo molto per il tema trattato, si sta trovando. Ma voi lettori mi state dimostrando col vostro incredibile supporto che – nonostante tutto – ha avuto senso crederci: continuate a sostenermi ordinando il libro nelle librerie o su Amazon, io continuerò a portarlo in giro e a incontrarvi.
Non ho altre info. Se avete domande o altro su Cenere scrivete a ufficiostampa.rizzoli@rizzolilibri.it oppure ai loro profili social.
Grazie per la pazienza e il sostegno, vi aggiornerò
Ehi Nat, conosci Udine? No? E allora vieni a scoprire la mia meravigliosa città e a presentare Cenere! 🙂 Però non andare al centro commerciale Città Fiera, vieni in una delle librerie del centro. O perfino sotto la loggia del Lionello, se te lo concedono!
Alla Feltrinelli di Udine risultano copie prenotate. Alla mia richiesta di spiegazioni, la titolare mi ha risposto che probabilmente la casa editrice ha stampato poche copie…
Volendo essere maligni, si potrebbe pensare che l’editore si, ti ha pubblicato ma insomma non gliene importa granché del tuo Cenere.
Investire in un prodotto e poi renderlo irreperibile..mah! Se tutte le grandi aziende fanno così, capisco perchè stiamo andando a rotoli.
Però, non dico che c’è un complotto! Ma vendere libri significa guadagno (parlo delle case editrici) com’è che questo libro viene dato con il contagocce!? Antipatia? Mancanza di carta? Perché è napoletano?
L’editoria italiana e` una bestia strana che guarda all’online ma ha ancora i piedi nelle vecchie rotative con numeri obbligati di copie e il pericolo del macero. Gia` Umberto Eco aveva teorizzato la stampa “on demand” ovvero una libreria o uno shop online possono far fare copie a una stamperia/legatoria in qualche gg di qualunque libro e pagando tutti i diritti. Situazione vincente per autori, piccole stamperie e librerie con pochi spazi. Quello che l’editoria italiana ha recepito (male) e` l’ebook, che viene usato come passaggio obbligato per nuovi o piccoli autori in quanto a costo e impegno minimo (e` praticamente autoprodotto). Solo dopo la prova numeri di questo passaggio le case editrici si decidono ad esporsi col cartaceo. C’e` da dire che Nat ha scelto: 1. di saltare il passaggio ebook (e ci sta` in quanto ha una sua base di lettori ed e` esposto su un grande quotidiano: gli editori dovrebbero tenere conto di questo) 2. la Rizzoli rispetto ad una casa magari minore che pero` gli avrebbe dato piu` risalto e spazio editoriale.
Forse la Casa editrice ,vuole creare rumore / pubblicità / attraverso le proteste associate alle richieste procrastinate, affinché anche chi non fosse interessato, sia spinto a comprarlo.
Nominiamo intanto e subito Natangelo Generale di Corpo D’armata delle Forze Satiriche .
Il neo Generale deve in primo luogo rispondere in punta di mina allo scontento di coloro che sono antifascisti e rigettano la dittatura come una leucemia dello stato, in secondo luogo deve vaccinare con le tinte giuste la libertà di parola e la cultura dell’ ironia.
In terzo luogo( che è il più importante) deve
poter seppellire quelli di sinistra, euforici per eccesso di anestesia.
Perché Napoletano non è una spiegazione.
Butterei là un’ osservazione che non mi sono permessa finora di rimarcare di quel libro.
Se ne parlassimo, riscuoterebbe curiosità/ interesse.
Continuare a dire quanto Nat è bravo, triste va bene, ma bisogna dire anche qualcosa d’altro che c’è lì dentro di molto vero, ma anche duro e non buono e della capacità
di riferirlo.
Per me “questo” di cui sto parlando,in cui mi sono riconosciuta ,se dovessi presentare io il suo libro, sarebbe una prefazione assolutamente in bianco e nero