Credo di averlo già detto, ma mi ripeto.
Non ricordo un vignettista che sapesse armonizzare in modo così equilibrato satira, malinconia e riflessione.
Se dovessi trovare anche solo un cenno di risposta alle domande che poni, per favore disegnalo.
Ho qualche anno più di te, convivo da decenni con queste domande, e non ho mai provato la sensazione nemmeno di avvicinarmi alle risposte.
Solo, non sono così sicuro che la tristezza sia più facile da rilevare …
Dimenticavo (una citazione dalla Guida):
Arthur Dent: Effettivamente questo spiega un sacco di cose… Era tutta la vita che avevo la strana sensazione che stesse accadendo qualcosa di grosso e sinistro nel mondo!
Slartibartfast: No, questa è normalissima paranoia, ce l’hanno tutti nell’universo. Sarà che sono vecchio e stanco, ma le speranze di scoprire che cosa stia realmente accadendo sono così assurdamente remote che la sola cosa da fare è infischiarsene e darsi da fare! Meglio essere felici che avere la verità in tasca.
Nat, ma che triste questo fumetto.
Sono allegro? Sono triste?
Sto bene con me stesso la notte?
Beh, se condivido la stanza con Rosy Bindi, io direi di no… Può essere la coscienza (anche se è originale per un giornalista), può essere la compagnia, può essere (mi suggerisce Giorgia) che non sei abbastanza patriota da apprezzare la fortuna che hai di vivere a Roma, tra i fori imperiali e i fori delle strade, piuttosto che a Londra, a Parigi o a Hammamet.
Ma comunque, sintetizzando: caro Nat, il tuo è un frignare da rammolliti. Non c’è altro da dire.
Le strade sono tre:
1) Libri di filosofia che più tempo è passato da quando sono morti gli autori più te li regalano su internet o (come avveniva prima della pandemia) nelle bancarelle alle sagre paesane: c’è il rischio che trovi l’opera omnia di Platone a €1.
2) Un ausilio psicologico o, se Marco ti garantisce ciononostante il posto al Fatto Quotidiano, persino psichiatrico.
3) Un cucchiaino di elementare NaHCO3: hai visto mai che hai digerito male l’impepata di cozze?
La prima è molto economica e la mia suggerita.
Poi vedi tu.
evvai!
La maggior parte degli uomini vive una vita di tranquilla disperazione.
citazione Pink Floyd?
no
Thoreau…(l’Attimo Fuggente!!) 😀
grazie, ci sta da dio, visto il periodo .👌
Chi è M?
Maria Elena..? :O
Per quanti giorni?? Per tutti quelli che si riesce a resistere. Buona ritrovata libertà Nat! 👍
Bentornato in liberta!
Credo di averlo già detto, ma mi ripeto.
Non ricordo un vignettista che sapesse armonizzare in modo così equilibrato satira, malinconia e riflessione.
Se dovessi trovare anche solo un cenno di risposta alle domande che poni, per favore disegnalo.
Ho qualche anno più di te, convivo da decenni con queste domande, e non ho mai provato la sensazione nemmeno di avvicinarmi alle risposte.
Solo, non sono così sicuro che la tristezza sia più facile da rilevare …
…senza nulla togliere a Nat, …anche Andrea Pazienza lo faceva…. Spero non conduca alla stessa conclusione…
Nat, dai, togli le mani dalle tasche dei pantaloni, si nota il subbuglio sottostante 🙂
Dimenticavo (una citazione dalla Guida):
Arthur Dent: Effettivamente questo spiega un sacco di cose… Era tutta la vita che avevo la strana sensazione che stesse accadendo qualcosa di grosso e sinistro nel mondo!
Slartibartfast: No, questa è normalissima paranoia, ce l’hanno tutti nell’universo. Sarà che sono vecchio e stanco, ma le speranze di scoprire che cosa stia realmente accadendo sono così assurdamente remote che la sola cosa da fare è infischiarsene e darsi da fare! Meglio essere felici che avere la verità in tasca.
Benissimo! E via la tristezza. Non ne hai motivo, ne sono certo.. 🙂
Nat, ma che triste questo fumetto.
Sono allegro? Sono triste?
Sto bene con me stesso la notte?
Beh, se condivido la stanza con Rosy Bindi, io direi di no… Può essere la coscienza (anche se è originale per un giornalista), può essere la compagnia, può essere (mi suggerisce Giorgia) che non sei abbastanza patriota da apprezzare la fortuna che hai di vivere a Roma, tra i fori imperiali e i fori delle strade, piuttosto che a Londra, a Parigi o a Hammamet.
Ma comunque, sintetizzando: caro Nat, il tuo è un frignare da rammolliti. Non c’è altro da dire.
Le strade sono tre:
1) Libri di filosofia che più tempo è passato da quando sono morti gli autori più te li regalano su internet o (come avveniva prima della pandemia) nelle bancarelle alle sagre paesane: c’è il rischio che trovi l’opera omnia di Platone a €1.
2) Un ausilio psicologico o, se Marco ti garantisce ciononostante il posto al Fatto Quotidiano, persino psichiatrico.
3) Un cucchiaino di elementare NaHCO3: hai visto mai che hai digerito male l’impepata di cozze?
La prima è molto economica e la mia suggerita.
Poi vedi tu.
p. E. ( Isoardi )
Minchia i Joy Division. 😀