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Una giornata da Vignettista

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(per vedere le tavole ingrandite, basta cliccarvici sopra)

Sul Fatto Quotidiano oggi in edicola (i numeri speciali del Lunedì) ho raccontato, ora per ora, la nascita della vignetta per un quotidiano. Nello specifico: Il Fatto Quotidiano.

by |Published On: 29 Ottobre 2012|Categorie: indefinita|tag = , , |10 Commenti on Una giornata da Vignettista|

Falla girare!

10 Comments

  1. Frator-solovignette 29 Ottobre 2012 at 13:06 - Reply

    Reblogged this on SoloVignette.

  2. […] di Mario Natangelo | 29 ottobre 2012Commenti Come nasce una vignetta? Come lavora un vignettista in un quotidiano tipo “Il Fatto Quotidiano”?Io non lo so, perché cerco di non lavorare.Quindi ho provato a inventarmi qualcosa in un diario, ora per ora.Dalla riunione del mattino fino alla consegna della sera, passando per crisi mistiche e non e scontri con le moderne tecnologie. Qui per leggere le tavole […]

  3. illustrAutori 29 Ottobre 2012 at 22:18 - Reply

    Sei un grande, te l’ho già detto al Napoli Comicon 😉

    • natangelo 29 Ottobre 2012 at 23:08 - Reply

      quando?

      • illustrAutori 31 Ottobre 2012 at 10:14 - Reply

        Un anno e mezzo fa, in effetti sembra passato un secolo 😉

        • natangelo 31 Ottobre 2012 at 12:23 - Reply

          Beh, è quasi un secolo in effetti 🙂

  4. ebano 30 Ottobre 2012 at 08:28 - Reply

    molto molto carina…però alla fine mi aspettavo di vederla sta vignetta!?…quindi è confermato: te pagano. 😀

    • natangelo 30 Ottobre 2012 at 08:40 - Reply

      Ragioni di spazio, ho dovuto tagliare un sacco per entrare in mezza pagina…

  5. goffo gnomo 4 Novembre 2012 at 13:02 - Reply

    Bello!!! ok, te pagano, minimo (ok, in questi tempi di “offresi lavoro non retribuito” non è scontato) … ma ci si vive? Riesci a vivere con le vignette per il Fatto quotidiano? E se si: questo perché loro sono gli unici che sono “costretti” a pagare il giusto il lavoro? 🙂

    MOLTO INTERESSANTE!

    … e soprattutto divertente! 😉

    • natangelo 4 Novembre 2012 at 15:59 - Reply

      E invece ci vivo, ho un contratto da giornalista praticante, libertà e non solo. Posso permettermi, grazie a loro: 1) di fare della mia passione lavoro 2) di scegliere secondo il mio gusto per chi lavorare e quindi rifiutare lavori che non mi vanno. Poi ‘costretti’, credimi, non direi proprio… Cmq grazie mille!!

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