morte

Intanto, il Trota…

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Posto che spero di avergli allungato la vita, al Senatùr, con la mia vignetta, oggi il Trota mi dà una lezione d’umanità perchè lui non ha – citazione testuale – ‘mai scherzato con la vita delle persone’ (sì, lui che ideò il gioco ‘rimbalza il clandestino’…).
Se me lo consiglia potrei andare in Albania a seguire un corso di satira pagato con i soldi del partito di mio pad… ahnò, come non detto
Matteo Salvini Lega – Salvini Premier #renzobossi #natangelo

Di |2019-02-15T16:15:23+01:0015 Febbraio 2019|Categorie: news|Tag: , , , |7 Commenti

C’era una volta il terremoto – un reportage 

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La notte del 24 agosto mezza italia é stata svegliata da un terremoto che ha scosso il centro italia, travolgendo e distruggendo paesi come  amatrice, arquata e accumoli. I morti sono stati circa 290, non so quante migliaia gli sfollati. 

Qualche giorno dopo il sisma sono andato in quei posti. Non è stato facile, proprio no. Sono stato in Ungheria con i migranti o in Egitto a cercare Regeni, ma niente é stato difficile come questo lavoro qui, che era dietro casa. E anche se il risultato é solo una tagliente battuta di sei parole oppure pagine di riflessioni, il lavoro che c’è dietro é lo stesso. Ed é stato interessante toccare ancora una volta con mano la realtà, una materia vibrante e purtroppo spesso sanguinosa con la quale i media lavorano, e quindi anche noi vignettisti. Perché la satira é un modo di raccontare la realtà,  ha suoi codici, un suo linguaggio ma, soprattutto, un suo carattere. Al quale non può rinunciare e che si irrigidisce di più quanto più viene attaccata e criticata.

Ho preparato questo reportage dopo la pubblicazione della mia vignetta “disgustosa” con la morte che si scusa perché aveva solo chiesto un’amatriciana ed é stata, per me, anche un’occasione per riflettere sul modo in cui IO posso fare satira (ciascun autore ha la sua sensibilità e a differenza loro io non me la sento di giudicarli per il loro lavoro, almeno non su un terreno così insanguinato come questo della morale e dei morti. Anche se alcuni lo meriterebbero). Ho scelto un tono per queste due pagine che mi é stato ispirato dai posti che ho visto e le persone con le quali ho parlato. Ho visto sorrisi, tanta solidarietà, ed é stato bello. Tutto questo mentre tramite social ricevevo – in nome del rispetto per i terremotati e le vittime del terremoto – inviti a morire per me e la mia famiglia e giravano mie foto con qualsiasi minaccia appiccicata sopra. É stato interessante.

Il reportage é stato pubblicato prima che uscissero le vignette di Charlie e per questo non ce n’é menzione. Ma il dibattito scaturito dai francesi -l’ho già detto e ribadisco anche adesso che per me loro hanno fatto bene –  ha solo confermato, nella mia idea, l’opportunità di lavorare a un reportage delicato come questo, che fosse satirico ma anche una riflessione sulla MIA forma di fare satira. E voglio chiudere ringraziando il mio giornale (Il Fatto Quotidiano, per chi passasse di qui per caso). Per aver pubblicato una mia vignetta che anche a molti colleghi non piaceva. E per avermi chiesto e dato altre due pagine per continuare a dire la mia. E poi ringraziotutti i lettori che mi hanno letto e sostenuto e mi sostengono ogni giorno, e a quelle belle persone che si incontrano in questo lavoro.

 Questo è il reportage pubblicato questa settimana da Il Fatto Quotidiano.amatrice1-webamatrice2-webamatrice3-webamatrice4-webamatrice5-webamatrice6-webamatrice7-webamatrice8-webamatrice9-webamatrice10-webamatrice11-webamatrice12-webamatrice13-webamatrice14-webamatrice15-webamatrice16-webamatrice17-webamatrice18-webamatrice19-webamatrice20-webamatrice21-web

Di |2018-02-18T16:48:46+01:005 Settembre 2016|Categorie: fumetto, reportage|Tag: , , , |38 Commenti
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