eutanasia

Come Non Letto: l’eutanasia di Diabolik [puntata completa]

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Carissima community,
come ormai almeno i più svegli di voi (un esiguo numero, dunque) sapranno, ogni giovedì in edicola con Il Fatto Quotidiano c’è la mia rubrica “Come non letto“.
E’ un esperimento con cui provo a raccontare il fumetto in un modo diverso, cercando appigli nell’attualità quando riesco, ripescando vecchi volumi, cercando storie inedite, illuminando autoproduzioni o raccontando gli ultimi volumi pubblicati. Questa settimana ho deciso di rendere disponibile la puntata completa perchè il tema lo merita e perchè tutti i proventi delle vendite del libro di cui ho parlato andranno all’associazione Luca Coscioni.
Quindi eccovi la puntata. Se vi piace, fatela girare e leggetemi in edicola ogni giovedì.

Sapete che c’è una tavola a fumetti in cui Diabolik firma un documento per decidere di morire, nel caso una malattia un giorno dovesse lasciarlo senza speranza? Nel mondo del fumetto questo può succedere. Con le persone in carne e ossa, in Italia, è molto più difficile.
Quando leggerete queste righe io non ci sarò più, perché avrò deciso di smettere di soffrire”: così inizia la lettera di addio di Laura Santi, che a 50 anni ha posto fine alla sua esistenza con l’auto-assunzione di un farmaco letale. Laura era affetta da sclerosi multipla: “Io ho bisogno di morire presto (…). Tutte le sere il corpo mi parla e mi dice che è ora”.
E cosa si fa quando il corpo ti dice che è ora, ma lo Stato tace o addirittura ti ostacola?
Sul tema si è mobilitato anche il mondo del fumetto, grazie all’associazione Luca Coscioni, che ha dato alle stampe nel 2022 un volume intitolato Disegni e parole per essere liberi (Allagalla editore) curato da Roberto Guarino: è una raccolta di illustrazioni e storie a fumetti che parlano di eutanasia, firmate da tanti autori italiani – da Vauro a Ziche, passando per Recchioni, Staino, Silver – e sì, purtroppo c’è anche una mia tavola (ma solo nell’edizione del 2023).
Tutti i proventi delle vendite vanno a questa associazione che Laura – nella sua ultima lettera – ricorda, ringrazia e raccomanda: “Seguiteli – scrive – e seguite i diritti e le libertà individuali, mai così messi a dura prova come oggi. Sul fine vita sento uno sproloquio senza fine, l’ingerenza cronica del Vaticano, l’incompetenza della politica”.
Per ora possiamo sostenere l’associazione comprando il volume a fumetti, sperando che un giorno non ce ne sarà più bisogno. Che finalmente i nostri rappresentanti – sempre terrorizzati all’idea di perdere voti – trovino il coraggio di affrontare e risolvere il dramma del fine vita.
Per loro. Per voi. Per noi.
Non dico tanto, ma almeno per darci gli stessi diritti di Diabolik.

Di |2025-07-25T16:38:23+02:0025 Luglio 2025|Categorie: come non letto|Tag: |18 Commenti
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