Cenere, da oggi in libreria
“È stato bello parlarti ancora in quest’ultimo anno, anche se solo attraverso fogli che non leggerai mai. Adesso guardami: vado via”.
Cenere, il mio ultimo libro, è disponibile con Rizzoli da oggi martedì 12 marzo.
Sono 140 pagine a fumetti sul lutto, sull’umorismo, sulla vita, sulla satira, sulla morte. Sull’amore. E altre sciocchezze tipo queste.
Ok, me lo regalerò per il mio compleanno.
69esimo tra un mesetto…
…da Mondadori non c’è….
L’Araba Fenice.
Lo sapevo che non ti saresti arreso. 😊
Oggi lo troverò a casa 🙂
❤️
Scrivo qui nella speranza che questo messaggio passi inosservato o quasi, preferirei fosse personale.
Ho letto il libro e lo rileggo perché, pur conoscendo quasi tutte queste tavole, ogni pagina mi suscita tante emozioni. Ogni pezzetto di questa tua storia è bellissimo e bruttissimo, allegro e triste, consolante ed angosciante, piacevole e doloroso: tutti questi possibili sentimenti e il suo esatto contrario. I miei genitori non ci sono più ed anche perciò mi sento molto coinvolta. Loro hanno avuto la fortuna di vivere piuttosto a lungo.. io essendo l’ultima di fratelli e sorelle, quando mia mamma (un 19 agosto di 10 anni fa) se n’è andata, avevo pochi anni più di te. Il mio babbo è nato e morto a marzo… Sarà per queste analogie e il fatto che mi piace il tuo modo di narrare le cose (ormai lo sanno anche i muri), sarà che mi “rimangono” di più le storie autobiografiche.. Insomma, ti faccio i complimenti per il tuo libro-diario-ricordo, che è anche bello per gli occhi oltre che per il cuore. Sarà prezioso anche per le tue nipotine, per Amato Padre e tua sorella Anna, lei che, prima di farsi consolare, ha dovuto consolare le sue figlie ( che più o meno hanno l’età che avevano le mie). Anche a me è successo così e ti assicuro che è molto difficile trovare le parole e la forza di non piangere davanti a loro, chè si sarebbero angosciate ancor di più. Poi ho fatto un po’ come te, ho raccontato loro qualche episodio allegro sui nonni ed abbiamo anche riso, e pianto e riso. E gli anni sono passati. Adesso loro sono vivi più che mai nei nostri ricordi ( ed ogni tanto rammentiamo qualche fatto buffo). Sono convinta che se non si riesce più a sorridere (anche di argomenti dolorosi), allora la morte ha davvero vinto.. e questo non glielo lascerò fare! Non glielo lasceremo fare, vero?
Scusami se ho scritto troppo.. e
Ti ringrazio per aver trovato la forza di pubblicare la tua anima.
Io invece ho letto con interesse.
E condivido.
Condivido nel senso che ho vissuto e viso esperienze analoghe. Che ho provato e provo emozioni simili.
Che da ateo convinto sin dall’adolescenza (m penso che Cosimo abbia ben compreso quanto rispetto i credenti) io credo nella permanenza dei nostri cari defunti tra di noi finché vive in noi la loro memoria.
Il lbro di Nat sarà una bella conferma, vedrai
Grazie per i vostri messaggi, mi curano
Prenotato . Le hai detto che la tua comunità di sostenitori,un po’ carbonari, secondo noi,un po’ cretini secondo te, ti stanno a coltivare come un abete argentato in un vasetto alto 5 cm e largo 3, e che non vuole essere svasato?
Ai ragione alla fine sparare cazzate e’ l’unica cosa seria della vita!!!
Se devo essere sincero, vedo una grande distanza tra il tuo disegno e la scrittura di Erri De Luca (di cui comunque ho letto poco, anche se ha scritto molto). ma forse è una percezione soggettiva …
Spero che Nat condivida, nel suo ultimo lavoro, la posizione sulla cremazione che ho presentato nel precedente post, anche se la presenza di un’urna nella copertina mi fa presumere che siamo in disaccordo.
Spero anche che si sia ricordato di menzionare il fatto che fino al 1963 la Chiesa Cattolica “Vietava la cremazione perché contraria alla dottrina della resurrezione dei corpi” (notare la data, non ci si riferisce al Medioevo). Ancora oggi pone “precise condizioni” ai fedeli che intendono farsi cremare e comunque continua ad esporre “cadaveri puzzolenti” e a venerare “pezzi di cadaveri”. In effetti è un argomento che si presta molto bene alla satira… come del resto tutto il Magistero di questa Setta, assurta al ruolo di “religione” grazie all’incredibile numero di “polli” che ancora si bevono tutte le frottole che sentono raccontare in chiesa! Quella stessa Chiesa che si occupa principalmente di speculazioni immobiliari. Consiglio caldamente a tutti i “polli” presenti in questo blog la visione dell’ultima puntata di “Fratelli di Crozza”, l’imitazione del cardinale Becciu fa morire dal ridere. Mentre l’intervista originale spingerebbe all’ateismo chiunque non sia, per l’appunto, un “pollo”!
p.s. Naturalmente ordinerò anch’io il volume in questione perché non mi voglio perdere nessuna vignetta di Natangelo! Frequento questo blog per lo stesso motivo.
EC. mi devo scusare per il precedente riferimento, decisamente inappropriato, i polli non sono per nulla stupidi… i polli…
“Siediti e resta a guardare la primavera. È tanto bella, tesoro mio, vedrai: qualcosa fiorirà.”
💖 Già mi commuovo. E ancora non l’ho scartato.
Fra pochi giorni un anno. Lei sorride, sapendo che ha un figlio straordinario
Coccodè
https://www.ilmessaggero.it/video/spettacoli/crozza_becciu_quando_entri_in_vaticano_come_cardinale_c_e_proprio_la_scritta-7984078.html
https://youtu.be/0_5o1gTeY-Y?si=CGytqVJwP00hKYLT. Ale OO: mi piace pensare Filumena come a mamma Rita.
Lo voglio leggere lentamente questo libro, pur conoscendo bene le tavole di un anno fa. Ci sono delle aggiunte e già dalla prime pagine ho subito ritrovato il dolore e la voglia di alleggerire ed “ingannare” la morte che anch’io ho un po’ provato poco più di dieci anni fa. Ci si immedesima da subito nel protagonista: una storia così personale, eppure universale. Sei forte Nat.
in bocca al liupo (a me me becchi sicuramente quando/se l’ebook – è che ho litigato col postino).