Non fumo
Quando fumavo mi capitava spesso di stare senza accendino e chiederne a qualche passante. Se il malcapitato mi rispondeva “no, non fumo” mi chiedevo a che cazzo servisse quella postilla: “basta un no, a che serve specificare che non fumi?”.
In questo stesso giorno di due anni fa, la sera del cinque ottobre 2019, un’ambulanza mi stava portando d’urgenza all’ospedale perché mi era scoppiato un polmone. Ho fumato la mia ultima sigaretta quel 5 ottobre.
Oggi sono due anni che ho smesso: in mezzo è successo di tutto ed è stato tutto molto complicato, ma nemmeno nei momenti peggiori è mai successo che io abbia ripreso a fumare.
Domenica sera una tizia al bar mi ha bussato una spalla e mi ha chiesto un accendino.
Ho risposto “no, non fumo”.
(La tavola qui in apertura è presa da “Morfina”, il fumetto in cui ho raccontato questa storia. Ecco il link)
Io dal 21/07/2013.
Sempre per motivi di salute…..come si sta bene senza sigarette.
Anch’io dico sempre no, non fumo.
Vanità? Il bello ( quando pensi alla tua pellaccia ) è che diventa facile smettere.
io penso che e’ per una specie di gentilezza verso chi chiede l’accendino? una giustificazione, se fumassi, ce l’avrei, e te lo darei. o no.
p.s. Morfina e’ stato un bellissimo racconto.
Grande Nat. Io pure ho smesso, dopo 25 anni di rovinarmi i polmoni, ma l’ho fatto per non essere dipendente dal fumo, perché lo ero. Ma é stata dura …
Può anche funzionare un “non fumo più” … incentivo?
Pensa te, 2 anni fa avrai pensato “che sfiga un polmone collassato” , poi ti (e ci) sono capitati 18 mesi di pandemia covid, che ancora non ne siamo fuori….
Gran brutta storia quella che ti è capitata due anni fa.
Per Elisa ( Isoardi )
Io lo aggiungo sempre, ma per me quel che conta è il non detto: “no, non fumo (e neppure tu dovresti, per il tuo bene)”. Ho speranza che una volta su un milione il non detto attraversi il pensiero della persona che sta chiedendo.
Che scherzi che fa la memoria. Avevo letto Morfina al tempo, bellissimo, quindi sono andato a rileggerlo anche ora… eppure avrei giurato che il chirurgo mentre canta la filastrocca di Nightmare trascinasse il piede di porco sul pavimento… invece no, questa immagine non c’è… incredibile. Starò impazzendo?
Il bello del fumetto è proprio questo: il lettore riempie lo spazio bianco fra le vignette con la SUA immaginazione.
Ciao Nat
ho letto “I peggio stronzi” (comprato da Amazon) e mi è piaciuto come scrivi e le storie tranne i salti temporali.
Sono appassionato di serie TV ma c’è una cosa che odio e mi da sempre l’idea che a un certo punto della storia lo sceneggiatore non sappia più che pesci prendere: il flashback.
Ci sono dei casi in cui è opportuno ma la stragrande maggioranza delle volte e ridondante, confondente, palloso e inutile.
-Tu dirai che non è il caso del tuo libro ed in effetti ci sono più che altro flash-forward
Va bene, volevo scriverti e ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente, spero che abbia senso.
Ti voglio bene.
Ciao! Grazie mille per il tempo dedicato al mio libro e a scrivermi le tue impressioni
Io invece ho trovato il tuo libro perfetto. Sarà che avevo le aspettative basse
(e sto a scherza’, STO A SCHERZA’!)
ma sto libro quanto costa?
Non è che si può scaricare agratise da qualche parte no?
Costa 9,99 euro su Amazon in formato Kindle.
Fai uno sforzo e compralo, visto non mi sembra che Nat navighi nell’oro.
Non si può scaricare tutto a gratis, e tra “I peggio stronzi” Nat è tra i “meglio” e… no, volevo dire…va be’ compralo.
Serve per intendere: “e non ho neanche fiammiferi, e neppure sigarette” . E anche:”almeno sotto questo aspetto, sono libero” E anche: “ma per chi mi hai preso? Per uno di quegli stupidi che si mettono catrame nei polmoni per darsi un tono? – Ma va beh, se lo ha pensato uno come te, posso pure non farci caso”