il giornalaccio
La mia clip per la campagna abbonamenti de Il Fatto Quotidiano.
La mia clip per la campagna abbonamenti de Il Fatto Quotidiano.
Oggi niente vignetta. Perchè ho la febbre, perchè quello che sto disegnando purtroppo serve per ‘altro’ e non posso metterlo on line. Oggi parliamo invece del potere del web. E ne parliamo con un esempio pratico. Mettiamo il caso che io ora cominci a inveire contra una demente che mi ha fato scapicollare a Roma il 21 Dicembre salvo poi dimenticarsi della mia esistenza fino all’altro ieri: proprio te, se stai leggendo, sappi che sei un’idiota. (l’apostrofo è dovuto al genere femminile dell’idiota in questione). Ecco, il web mi da questo potere, quello di dire con totale leggerezza alla tizia in questione che è una zitella isterica (naturalmente si tratta solo di un esempio).
Veniamo all’esempio B del potere del web: a proposito dell’utilizzo del blog a fini personali, segnalo ancora che sono alla ricerca di una singola a Roma, magari vicino a una fermata della Metro A.
Sono simpatico, tranquillo, non faccio problemi, mi piace divertirmi, stare in compagnia, sono pulito, serio, ordinato, spesso sono seguito fino al portone da loschi figuri che intendono riempirmi di botte per i più imprecisati motivi. Chiunque abbia notizie mi scriva pure all’indirizzo email nei contatti lissù.
E’ veniamo all’esempio C del potere del web, quello all’origine di questo post. Ecco una cosa curiosa che mi hanno segnalato. Sul sito di Antefatto staziona da un bel pò questa mia vignetta.
Bene, una serie di tizi ha ritenuto opportuno attaccarmi senza esclusione di colpi. Per carità, non mi offendono. Solo è strano questo ‘accadimento’. Ho sempre fatto ‘di peggio’, anche su voglioscendere. Ma ultimamente mi mettono sempre più spesso al muro, anche per sciocchezze come questa vignetta (per quella famosa del premier col pipino all’aria nessuno ebbe nulla da ridire e giù una profusione di incensi).
Leggiamo i commenti in questione. Riporto anche quelli belli, che per fortuna non mancano.
straordinario!!!
Troisi: ‘allora abbiamo pensato di fare uno sketch sul fatto che tu c’hai le corna’
Arena: ‘NO!!’
Troisi: ‘Ma sì, per ridere’
Arena: ‘No, è una cosa delicata… e poi ANCHE TU tieni le corna!’
Troisi: ‘si, ma a me le corna tue mi fanno ridere di più’
La vignetta di oggi su Il Fatto è stata accolta da entusiasmo in redazione.
Tutto contento me ne torno a casa, salvo vederla oggi sul giornale ridotta a un francobollo in terza pagina per alcuni disguidi grafici. Luca Telese commenta che è stata ridotta una schifezza. Io commento in modo meno garbato.
Ma non temete, ve la metto qui a dimensione naturale. Godetevi napolitano. Domani su Il Fatto, invece, ben due vignette: ancora sulla giustizia (spero l’ultima) e una sui ricercatori.
Domani metti sul sito anche la prima striscia interattiva della storia del comunismo, uscita oggi su VIRUS, la nuova sezione di satira digitale de L’unità.
p.s. a questo link votate tutti
http://www.premioterna.it/it/scheda/low-battery-avidita-del-tempo
Questa vignetta l’ho fatta per il Fatto Quotidiano di Domenica, solo che per una serie di disguidi è andata un’altra (molto simile a una mia vecchia vignetta, per cui non la ripubblico). Il tema è l’immunità parlamentare che funge da impunità.
Questa era invece la mia preferita: graficamente è pari a zero, ma è pura idea.
Per il resto, fra una settimana esatta partirò ancora per la Spagna e resterò lì con autori di mezzo mondo ( e grandi autori, mica cacchi) per una settimana a bere birra, fare robe e non so che altro.
Ma il mio pensiero ora va ad alcuni amici che a quanto pare a breve cambieranno un pò di cose nella loro vita. Li saluto e li abbraccio e mi scuso se, come al solito, non ci sono mai o meglio: ci sono quando non servo. Ma sanno perdonarmi anche per questo e anche se non parlano italiano e non capiranno un tubo di queste parole.
Ora la vignetta. (p.s. oggi su Il Fatto ce n’è una davvero simpatichina. Inoltre è a momenti l’attesa della prima striscia interattiva della storia del comunismo su Virus, la rubrica satirica de L’unità.it – all’indirizzo Virus.unita.it )
Io ho un sacco di amici un pò dovunque. Questa strana affermazione ha in realtà una spiegazione: tutti questi amici hanno il culo di sentire spesso parlare di me o vedere miei lavori dove io non li ho visti nè immagino. Ricordo come esempio la mia amica francese in vacanza in Veneto che mi chiama per farmi i complimenti perchè mentre era ‘al cesso’ ha visto ‘sul giornale della televisione’ (il Tv sorrisi e canzoni, ma quella che ne sa) una mia vignetta.
La vignetta della prima pagina di qualche giorno fa (l’esecrabile vignetta con LODO e lo o sostituite da due manette) sta facendo parlare molto in giro. Oltre all’articolo dedicatogli da Pansa (‘Una trovata geniale” la definisce) mi dicono che ne hanno discusso in non so che trasmissione radio, che gira ovunque, che viene criticata e elogiata. Hanno scritto alla redazione per avere il permesso di farsene magliette, con quell’immagine.
Ieri sera, a ” che tempo che fa” è passata sugli schermoni così come la vedete rubata nel fotogramma di Federico Mello, che prontamente me la passa. Nel frattempo il mio cel veniva bombardato di messaggi sull’avvistamento e la mia casella mail è diventata più dettagliata di un diario astronomico.
Ieri in redazione è stata una giornata spettacolare, con la bocciatura del Lodo Alfano.
L’entusiasmo credo si sia visto da ogni singolo articolo del giornale.
E soprattutto dalla prima pagina.
Padellaro, verso le 4 del pomeriggio, mi dice ‘sta schifezza la mettiamo in prima pagina?’ e io gli dico ‘ovvio direttò’ solo che passeremo per manettari e lui mi dice che tanto se la prendono con Travaglio. Ed è proprio lui a comunicare a tutti, alle cinque passate, che ‘il lodo è illegittimo’: la redazione è esplosa, direi.
E così l’esecrabile Fatto Quotidiano ha sbattuto le manette in prima pagina. Sò io quanto ci siamo divertiti con questa vignetta e che non c’è il livore che vorrebbero vederci. Dal primo all’ultimo, da Luca Telese (come al solito il primo e poi mi richiama per l’entusiasmo a giornale chiuso: un grande), poi Marco Travaglio, poi Padellaro, poi tutti: il disegno è piaciuto, poi le manette non tocca a noi del giornale metterle.
Ringrazio anche quanti hanno chiesto l’immagine per farsene magliette, presto la invieremo .Voi fotografatevi, però.
Brunetta contro il culturame
C’è un’elite di merda a sinistra.
Elite io lo intendo come ‘cerchia ristretta’
Si sa che a destra la vocazione è maggioritaria.
(noterete con piacere che il mio progetto di postare TUTTE le vignette de IL FATTO se n’è andato affanculo: metterò quelle che m ipiacciono di più. Domani per esempio in edicola una molto carina)
Questo lo scrisse Marco Travaglio a Marzo 2009, qualche mese prima dell’avventura de il Fatto. E’ un paragrafetto pieno di insulti nel più tipico stile travagliesco. Mi fa sembrare quasi un noto attenzionato dalla polizia. Ad ognimodo non l’ho mai fatto di persona perchè sono timido, ma ringrazio Il Fatto per “l’attenzionamento” nei mei confronti.
Mario Natangelo, napoletano doc, è uno dei giovani vignettisti più promettenti in circolazione. Che fosse giovane e napoletano l’ho saputo soltanto di recente. Lo immaginavo di mezza età e un po’ più nordico. Perchè un giovane e per di più napoletano non riesco ad associarlo al concetto di ferocia.
Invece Natangelo è ferocissimo, quanto in Italia sanno esserlo soltanto Ellekappa e Vauro.
Dunque, giovane, napoletano e feroce.
Mi domando come sia possibile che i quotidiani italiani, spesso ammorbati da vignettisti sciapi e mosci, non se lo contendano a gomitate. Ma poi penso che, se per caso se lo contendessero, lui non avrebbe motivo per essere così feroce. E allora sono felice che non se lo contendano, così possiamo continuare a ospitarlo su Voglioscendere, che grazie a un gruppo di giovani vignettisti (anche non napoletani, ma tutti feroci) ha di molto arricchito la sua carica corrosiva.
La sua arte nel manipolare le parole manipolatissime della politica italiana è unica. La battuta “Torna solo quando ti sarai fatto una opposizione”, rivolta a un Veltroni che fa fagotto, è di una perfidia tale da racchiudere in sé tutta la nullaggine del Pd (cioè di quelli che la grande Ellekappa chiama i “diversamente concordi”).
Così come la scena – intitolata “Il dialogo”- di Berlusconi che parla con la tomba dell’opposizione e le racconta: “E poi mi sono fatto fare un lodo, ti dico, dovresti vederlo…”.
Le mie vignette preferite di Natangelo, però, rimangono quella del librone della Costituzione da cui esce una striscia di sangue, a mo’ di segnalibro; e quella intitolata “Governi ombra”, in cui l’ombra di Veltroni viene affiancata da quella di Ratzinger che gli dice “C’ero prima io, giovanotto”.
Roba forte, roba che sarebbe piaciuta a un’altra iena ineguagliata della satira politica, il grande Fortebraccio.
Auguro a Natangelo di diventare, se possibile, ancora più carogna.
Ecco, che a nessuno venga mai in mente di dirgli “fa’ il bravo”. Lo rovinerebbe per sempre.
Marco Travaglio