L’armar che move il sole e l’altre stelle
L’armar che move il sole e l’altre stelle – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola l’ho scritta in perfetto toscano per festeggiare il fatto che sabato 22 e domenica 23 a Lucca Collezionando ci sarà “Natangelo – un vignettista in mostra”, la prima esposizione dedicata al mio lavoro, e a Lucca parteciperò a tanti incontri perciò ho deciso di fare arrabbiare i toscani gente notoriamente calma e accondiscendente e che non verrà a cercarmi con la roncola
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Ma a voi Benigni fa ridere, o fa piangere, o fa pensare?
Da decenni lo trovo solo noioso, una delle classiche sagre del luogo comune, e interpreto la vignetta in questo senso …
Non ho potuto vedere il monologo di Benigni, se non qualche trafiletto ieri sera su la 7. Se fa tanti ascolti vuol dire che piace, anche se non sempre il suo pensiero è condivisibile. Un buon divulgatore.
A mio parere nella versione di retorica ‘buonista’ è diventato insopportabile, niente a che fare con l’irriverenza graffiante e di contenuto di un tempo.
Caro Nat,la maremma è maiala per via della malaria, ma Benigni, che hai fatto giovane ,gli somiglia.
Il tono maschio della citazione Dantesca mi sollecita a proseguire in proposito:
Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell’eterno dolore
Per me si va tra la perduta gente
……………………
Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate.
Questa scelta di riarmo è ” porta”,o passaggio che separa la vita dalla morte.
Vogliamo tener conto anche di come si potranno disarmare ,bonificare le bombe i missili all’uranio?
Ricordate il centinaio di militari morti in tempo di pace,a vent’anni ,dall’uso di proiettili all’uranio impoverito nella guerra 91-94 Serbo -Croata? L’intervento della Nato?
Bisogna piantare la Bandiera su Marte come dice Trump,per trasferirvi i soli 144 sopravissuti?
Il testo è senz’altro scritto da Serra🙃
Benigni, che una volta aveva fatto il Pap’occhio, dopo la fesseria de “la vita è bella” dove si fa credere che a sconfiggere Hitler siano stati gli americani, quando invece sono stati i russi ad entrare ad Auschwitz, e a prendere Berlino (gli americani erano ancora in Francia e in Italia) non lo ascolto nemmeno più.
Non c’era mica solo Auschwitz cone campo di concentramento: Buchenwald, liberato dagli americani l’11 aprile, Bergen-Belsen, liberato dai britannici il 15 aprile, e poi Dora-Mittelbau, Flossenbürg, Dachau, e Mauthausen liberato dagli alleati.
Inoltre senza supporto materiale prima, l’apertura di un secondo fronte in Italia, di un terzo in Francia, l’aver impedito di prendere il Nord Africa con il relativo petrolio e sopratutto i bombardamenti sulle fabbriche di armamenti e la supremazia aerea i sovietici se la sognavano la vittorio che hanno ottenuto.
Ho capito che qua si ha un certo disprezzo per gli americani e inglesi, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, la guerra non l’hanno vinta i sovietici da soli come la Russia cerca di far credere, nè gli alleati da soli.
Certamente non si può battere la prima potenza mondiale (al tempo era la Germania) da soli.
Mi pare ovvio.
Gli americani non sarebbero neanche riusciti ad entrare in Italia da soli, né a sbarcare a Norimberga da soli.
Soprattutto non sarebbero sopravvissuti alla battaglia dell’ Atlantico da soli: gli U-Boot di Doenitz stavano vincendo alla grande, poi gli inglesi hanno inventato il magnetron, che permetteva di fare i radar con le onde centimetriche, e così furono in grado di beccare i sottomarini.
Ma tutto ciò non toglie che Hitler l’hanno preso i russi.
Percepisco del disprezzo per i sovietici.
Gli americani se si sono fatti disprezzare negli ultimi 50 anni non è per il risultato delka seconda guerra mondiale, ma per tutte le cose che hanno fatto dopo.
Soprattutto dopo la caduta dell’ unione sovietica, che era lunica che li teneva un po’ a freno.
Scusa ma mi sa che stai facendo confusione fra Sonar e Radar e fra Normandia e Norimberga ed entrare o sbarcare…
Nono, nessuna confusione. È stato il radar a microonde a permettere l’individuazione dei sommergibili. Dall’ acqua spuntava solo il periscopio, e i radar a onde corte montati al tempo sulle navi e sugli aerei non riuscivano a individuare oggetti metallici piccoli come i periscopi.
I sonar erano primitivi e i tedeschi li eludevano facilmente perché si nascondevano sotto il termoclino mentre erano in immersione.
Se vuoi ci sono fior di documentari su YouTube che puoi andare a vedere. È storia, tutta roba nota e documentatata. Non benigni.
Sbarco alleato a Norimberga? Ma davvero? Microonde? Io ci scaldo il latte per colazione, non per cacciare sottomarini…
E personalmente sì, spero che si possa tornare all’equilibrio di prima. Che Putin make russia great again, perché in qualche modo bisogna frenarli i gringo, altrimenti davvero finiremo con la sanità e la scuola privatizzate.
Le porcherie di Reagan e della Tatcher non sono mica finite. Questi insistono col liberismo.
E magari ci tocca usare anche i pollici i piedi e i Farenheit.
In effetti il cinema statunitense ci ammannisce da tempo pellicole ambientate in Germania verso la fine dell’ottocento (the illusionist), oppure durante la seconda guerra mondiale (la ladra di libri, vite sospese ecc.), in cui compaiono manifesti murali scritti rigorosamente in inglese ma con i caratteri gotici tipicamente teutonici, il che determina un effetto vagamente comico. La scala di temperatura centottantigrada va sempre forte nei film statunitensi, benché sia stata inventata da un Tedesco e, almeno in Europa, abbandonata quasi subito a favore della logica, scandinava Celsius. In moltissime altre pellicole si esprimono misure lineari in termini di piedi, pollici, miglia e quant’altro, creando un certo disagio nella platea Europea del sistema metrico decimale ma, com’è ben noto, “f… the EU”! A parte le bischerate profferite, anzi mitragliate, dal pessimo Benigni, penso che come vero valore Europeo sia rimasto il sistema metrico decimale!
l’America come qualsiasi altra Nazione non può essere quella di ottanta anni fa ai tempi di Lucky Luciano che aiutò lo sbarco in Sicilia degli stessi.
Non si possono nutrire gli stessi sentimenti immodificati per lo stesso popolo, non solo perché siamo alla terza/ quarta generazione successiva alla seconda guerra mondiale, ma abbiamo assistito a cosa sono stati pronti a lanciare in Giappone, gli stermini dei villaggi dei vietcong nel Vietnam per dieci anni, la guerra contro l’ Iraq,il rifornire di armi Netanyahu e Zelenski creando oltre due milioni di morti
È un elenco frettoloso,ma non si possono
dimenticare gli stermini delle tribù Indiane.
Ed il sostegno alla dittatura di Pinochet?
Forse la Meloni, cento volte migliore di me, compiace Trump, ad arte.
A furia di senti’ dire ” la mi’ mamma, i’ mi’ babbo, passami la harne, la harta” Nat pian pianino sta comiciando a imparare i’ vernaholo ovvìa! mi garba!! 👏 Solo qualche aggiustatina e poi ci siamo (per es. la g di grandi la si dice) 😆
(.. però è anche vero che ” i toscani hanno devastato questo Paese” (cit.), qualcheduna l’è un po’ rompihoglioni (cioè io),.. e a me Benigni un mi garba miha più, ora glié troppo leccahulo 👎) 😂😂
Ah beh allora tra un po’ sulle vignette scriverà ‘amato babbo’. 😄
Essí 🤭
Sei un genio. Punto.
Grande vignetta. Io penso che il Benigni personaggio pubblico che ha qualcosa di buono da dire sia morto da anni. E infatti sembra che piaccia anche là dove “si conta”.
La sinistra raccogliticcia dirigente successa a Berlinguer, è stata caratterizzata da chi si è rapportato con la realtà comportandosi da delfino erede nella necessità di avere artisti,geni ed eroi dalla propria parte e creandoli ad hoc.
Tra gli eroi sinistri, Giuliana Sgrena del Manifesto la quale nel 2005 ,in Iraq,si espose al proprio rapimento intenzionalmente costando un enorme riscatto utile all’acquisto di armi da parte di guerriglieri Iracheni e responsabile della morte di Nicola Calipari,che per proteggerla dal fuoco amico statunitense, coprì il suo corpo con il oroprio
Quest’anno è stato commemorato su proposta di Ignazio La Russa con un minuto di silenzio.
Ma Calipari era di sinistra.
No va bene tutto però dire che Giuliana Sgrena si è esposta intenzionalmente al rapimento è davvero troppo!
La vignetta è azzeccatissima, come sempre, e sono profondamente d’accordo sul paraculismo di Benigni
Ho seguito allora il 4 febbraio 2005, tutti i collegamenti immediatamente dopo il suo rapimento e risultò inequivocabile che a Baghdad bisognava allontanarsi
da quel quartiere pericoloso per gli occidentali giornalisti.
Di fatto tutti i giornalisti si allontanarono prudentemente tranne lei che fu portata via da guerriglieri Jiadisti che chiesero un riscatto il cui ammontare è compreso nei 61 milioni di dollari pagati per la restituzione di 14 Ostaggi complessivi.
Lo ha detto lei stessa che a seguito della ricostruzione della circostanza è stata accusata di essersela andata a cercare e quindi colpevolizzata del pagamento del riscatto e poi della morte di Calipari da cui si è difesa dicendo sempre che non ha sparato lei, nonostante che sapesse che la volevano morta dagli stessi rapitori.
Io sono tra coloro che ritengono che una persona come lei e’ pericolosissima in quanto non seppe valutare adeguatamente le situazioni né prospettarsi le conseguenze eventuali che comunque hanno attraversato e finito le vite di gente dell’Iraq e di Calipari.
🤣🤣🤣
Massimiliano: Benigni non è mai piaciuto neanche a me! Però un proverbio del mio paese così dice: se diventi famoso venderai l’aceto per marsala! Penoso poi quel suo monologo in piazza San Pietro,e più indietro ancora il suo voler spogliare la Carrà.Ma questo è un mio trascurabilissimo parere.D’altronde si deve mangiare, come Rigoletto appunto.
https://youtu.be/UR6rbsQITP0?si=D7eTCEzrF5_Eqkyr
Penoso leccaculo, continua a parlare ma non è più credibile. Purtroppo è da molto che tanti artisti hanno cambiato modo di essere e sono diventati dei ruffiani, sarà l’ età o sarà il volersi accreditare al potente di turno o semplicemente erano già così ed era tutta una finta. Tra politici impresentabili e artisti venduti del bel paese è rimasto ben poco!
Benigni è stato travolto dalla bellezza, dalla poesia, dal sentimento. Non è più il piccolo diavolo assatanato di marachelle. La metamorfosi è avvenuta grazie o a causa di sua moglie che inizialmente si era adattata al registro comico e irriverente del marito collaborando alla fortuna di quel capolavoro di comicità che è Johnny Stecchino. Ma in quel film si vedevano già i primi segnali di resa del giullare di fronte alla musa. Progressivamente la situazione si è ribaltata mutando la perculaggine satirica in impegno sociale. Ed è arrivato La vita è bella. A me non è piaciuto, non ho difficoltà ad ammetterlo, ci ho visto delle forzature. Poi, pian piano, la resa diventa capitolazione. E arriva un film stupendo di cui sento parlare veramente poco, La tigre e la neve. Un inno all’ amore assoluto. Lì è venuta definitivamente alla luce la sua parte poetica e disperata. E lì Benigni ha scelto di rimanere.
Meno male che, alla fine, trovo un giudizio (relativamente) positivo. Benigni, a mio parere, è stato ed è un grande artista. Poliedrico, uomo di cultura, sommo affabulatore, sinistrorso tutta la vita (e non è poco, visti i tempi), forse con più di qualche addolcimento, ma dobbiamo riconoscere che nella vita si cambia, si matura, si smussano molte sporgenze, magari non condivise da tutti quelli che ci hanno conosciuto giovani. Chi mi ha conosciuto giovane fatica a vedere nell’anziano, semplice antifascista, il rissoso rivoluzionario studente che, illo tempore, ne combinava di molti colori per la smania di cambiare il mondo. Anche il grande Dario Fo, a differenza della moglie, scivolò per un pò di tempo, dietro le lusinghe di un comico di statura mediocre… Il giovane Benigni parlava di “corpo sciolto” ed ora parla di Dante e di cultura alta. Non fu un semplice comico ed oggi non credo che parli per conto di qualcuno; non c’è dubbio che il suo cuore sia ancora rosso, oggi come allora. Io mi innamorai di lui con l’antico film “Tu mi turbi”, comico, ma profondo. Credo Claudia che tu abbia ragione: il suo sconfinato amore per la moglie, Nicoletta Braschi, ne ha tracciato il percorso artistico. Ridiamo con Cacioppo e meditiamo con colui che si potrebbe definire un’icona del nostro percorso politico. Amen. P.S. naturalmente mi rivolgo alla parte sinistra dello schieramento “nattiano” inteso come seguace di Nat (e chiedo scusa ad Alessandro Natta, grande “comunista galantuomo”).
Ecco bravo, ricordiamocelo Benigni che parlava di corpo sciolto e proviamo a immaginarcelo mentre continua, a 73 anni e dopo un premio Oscar. Cringe, isn’t it?
“Cingolahi”? E di dov’è, Jesi?
“cingolathi”
😀
Dissento….
Quando parlò del sogno di fratellanza, mi scapparono i lucciconi.
Avercene di federazioni di stati che per millenni si erano fatti la guerra.
O voi che svalutate il discorso di Benigni: attenti, ché il meglio è nemico del bene….
Matte: se ti va, leggi la spiegazione dell’ articoletto
“Gorgia Toscana: cioè la spirantizzazione di alcune consonanti (in particolare c, p, t) quando si trovano tra due vocali.”
https://firenzeurbanlifestyle.com/perche-i-fiorentini-strascicano-la-c/
e a volte anche la t !
Alessandra, carissima, mi hai bruciato il commento! La vignetta è deliziosa, eppure mi ha un pochino fatto saltar sulla seggiola. La trascrizione del parlar pratese non è precisa, almeno per chi, come me, è appassionata di vernacolo (Pisano e non solo ); per stavolta è perdonato…
A prescindere dalla correttezza delle aspirate, secondo me ciò che dice Benigni va letto in controluce. A prescindere dalla vena poetica, spesso un’apparente condiscendenza è una satira spietata. Vignetta a parer mio ingenerosa
Io la vignetta l’ho intesa come una presa in giro della “operazione rearm europe” o come cavolo si chiamerà e una presa in giro dei toscani (per l’occasione Benigni) visto che ieri e oggi Nat è a Lucca e ci tiene ad essere ‘roncolato’ dai toscani (che non ci arrabbiamo mai e non siamo per niente fumini) 😂.
A mio parere, Nat ha preso di mira più questi argomenti e i discorsi roboanti di Benigni (e i toscani 😝😂) che altro. Sicuramente sbaglierò ma l’avevo capita così, infatti il mio commento è incentrato soprattutto sul vernacolo