Oggi in edicola
Art Spiegelman e Joe Sacco, autori rispettivamente del più importante libro a fumetti sulla shoah (‘Maus’) e sulle condizioni del popolo palestinese (‘Palestina’), hanno unito le loro matite per disegnare ‘Never again’: un pamphlet a fumetti sulle conseguenze del 7 ottobre 2023 pubblicato da Internazionale questa settimana. Su Il Fatto Quotidiano oggi in edicola vi racconto chi sono queste due matite, come nasce il loro incontro e com’è andato questo straordinario mix di parole, immagini. E pietre.

È molto bello,grazie Nat
Negli ultimi venticinque anni ho letto una decina di fumetti, e quei due sono rispettivamente in prima (Spiegelman) e seconda (Sacco) posizione. Non avertela a male, sono indeciso se assegnarti (per quanto possa avere importanza la mia classifica personale) la terza o la quarta posizione, in competizione con Logicomix …
Leggerò molto volentieri il tuo racconto.
Tenere sempre alta l’attenzione su questa tragedia con tutti i mezzi possibili è un gran bel segnale, per non dimenticare mai.
Never again, magari!
(sembra che ti abbia letto nel pensiero Nat, mentre stavi mettendo questo post io scrivevo nel precedente…)
C’e’ sul Guardian:
https://www.theguardian.com/world/picture/2025/feb/14/joe-sacco-art-spiegelman-israel-gaza-war-ceasefire-cartoon
Purtroppo chi dovrebbe leggerlo non lo farà di certo. Visto come sono ossequienti i nostri governanti (e non solo) con l’assassino Nethaniau? Nino Di Matteo ha detto che si vergogna profondamente di appartenere ad un popolo che considera il genocidio di Gaza una balla, una cosa che non esiste, tutti quei morti che non ci sono mai stati. Quando tutto sarà finito ( ma come? ma quando?) si stenderà un velo pietoso su tutto e sarà ricordato solo il terrorismo di Hamas, che senz’ altro c’è stato, il resto sarà un fastidio che rimarrà nei cuori di qualcuno più sensibile, negli altri sarà come se non fosse mai successo. W il popolo palestinese che deve subire un massacro non riconosciuto e che continua a subire senza tregua
E’ incredibile che la propaganda che esercitano regolarmente i fascismi attivi da un secolo nel primo mondo riesca a mietere tante vittime fra schiere di generazioni che l’assorbono. Da Goebbels in poi subiamo un diluvio di menzogne da cui è pressoché impossibile sopravvivere, perché quei banditi detengono le fonti d’informazione e le manipolano magistralmente. Fin dalla tenera età sono stato inondato da verità aggiustate di pennivendoli che magnificavano la grande democrazia usa, che difendeva il mondo dall’Urss assassina, quell’Urss che soggiogava i popoli amici e minava il nostro benessere, quell’Urss che carrarmatizzava Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia. Quell’Urss che aveva ucciso ogni possibilità di pace erigendo il “muro di berlino”, ohibò! Chissà cosa inventeranno ora per convincerci che ci conviene sottostare agli yankees e nel contempo triplicare le spese militari, per mantenere la loro macchina da guerra chiamata nato! Ma ci riusciranno, statene certi. Ho letto qua e là alcuni commenti che, con una certa faccia tosta, contro ogni logica, moralità, umanità, buonsenso, continuava, seppur sommessamente, a sostenere le ragioni ottantennali dello stato più terrorista della storia. Ho troppi anni per dare credito ai corifei attuali, che sostengono che, dopo tutto, israele è l’unico stato democratico in Medio Oriente. Ed il motivo è: là si vota! Come se votare fosse indice di democrazia, senza contare che il voto, manovrato da chi detiene l’informazione è falso. Falsissimo. Infatti non sono più i partiti che si appoggiano ai padroni per ottenere consenso, ma sono i grandi oligarchi che hanno preso il posto dei politicanti e della politica. Nel 1967, avevo 19 anni e ricordo bene cosa raccontava la stampa al popolo ignaro: i sionisti venivano dipinti come grandi lavoratori che avevano trasformato le pietraie in giardini, come eroi che difendevano la civiltà, la nostra civiltà in quell’avamposto dall’umanità primitiva e selvaggia. Un manipolo di 3 milioni di eroi che si difendevano dall’accerchiamento di 900 milioni di arabi (dal Marocco alle Indie!). Disegnavano uno staterello azzurro oppresso da un mastodonte rosso scuro incombente su di esso. Ma mentre l’Egitto, la Giordania, la Siria ammassavano al confine truppe disorganizzate e male armate, mentre da tutto il mondo partivano gli studenti filo-sionisti per andare a combattere, israele lanciò un attacco aereo preventivo quanto fulmineo e vinse la guerra dei 6 giorni in 3 giorni, tra inni e peana della nostra stampa. Sto leggendo un libro di Eric Salerno: “Mossad base Italia” del Saggiatore, che racconta le porcherie e la spietatezza dei servizi segreti e della connivenza del fascismo italiano pre e post guerra a sostegno di quei banditi. Malgrado ciò, abbiamo subito da costoro molti episodi di terrorismo. 7 ottobre. Ho letto il libro di Diego Siragusa, “Dialogo impossibile con un rabbino – israele e la tragedia dell’arroganza” Ed. Arianna, in cui l’autore riporta che in quel giorno i morti totali furono 660, compresi quelli del fuoco amico. Come ognuno sa il protocollo dell’IDF prevede l’uccisione anche dei propri soldati se sono catturati o ostaggi del nemico. Poi domandina facile facile: ma come è possibile che servizi segreti tanto organizzati da poter fornire iphone ad oltre mille nemici e farli esplodere simultaneamente, uccidendone centinaia, quegli stessi non abbiano capito che si stava organizzando un’azione di guerriglia? Non è per caso che quei bastardi avessero già pianificato la distruzione di uno stato e di un popolo per impadronirsi delle spiagge gazawi, molto prima che lo scoprisse il porco rosso? Quel giorno è la foglia di fico di quei nazisti per giustificare lo sterminio successivo. Credo che l’elemento dissociativo del Medio Oriente sia proprio israele, non i Palestinesi: se i sionisti lasciassero libera quell’area e si trasferissero in uno stato usa, si appianerebbero tutti, ma proprio tutti i problemi della guerra. Ultima nota: trovo violento che i nemici di israele non vengano citati per la loro nazionalità bensì, spregevolmente, per il partito. Perché si parla di Hamas e non di Palestinesi? Perché si parla di Hezbollah e non di Libanesi? Perché si parla di Hutu e non di Yemeniti? E adesso mi si consideri pure antisemita, termine a mio parere stupido e propagandistico; io ho uguale orrore per gli usa e per israele, ma nessuno mi ha mai definito “antigiapetita”. Certa gente ha assorbito troppo oppio in senso marxiano. Hugh.
Signor Pulvirenti, mi sa che le menzogne verso il popolo sono cominciate ben prima di Goebbels, penso che da quando esista il concetto di stato la menzogna sia tuttuno con il governare.
Vero. Pratica adottata nei secoli, ma assurta a scienza e codificata dall’avvento della peste nazista. E praticata sempre più su basi scientifiche.
Che coincidenza giusto ieri ho letto una vignetta di Spiegelmann. Probabilmente viene da questa pubblicazione. Grazie!