Cenere, appunti da un tour: Imperia
Io a Imperia – diciamolo – non ci volevo andare. Ero ormai alla fine del tour, ero partito dalla Sicilia, m’ero attraversato tutto il nordest fino al nordovest: ero stanco. Ma la community non molla! E così “Cenere, appunti da un tour” arriva alla seconda tappa ligure grazie a Stefano della Libreria Ragazzi: occhiali da sole, cappellino da baseball, barba folta, la mia età, sembra uno di quelli che non ti stupiresti di vedere su un tetto con un AR15 pronto a sparare al presidente. E invece è una mente eccezionale con la presa di un pitbull: mi ha azzannato alle caviglie e mi ha mandato tante mail proponendomi date su date finché non ho detto “ok, salgo a bordo”. La libreria Ragazzi, andateci: un posto come ce ne sono pochi e a gestione familiare. C’è Stefano, sua sorella, il suo babbo, un magnifico bassotto cattivissimo che si chiama bizet e poi c’è la “capa”, al secolo la signora Tiziana. Questi tirerebbero un trattore senza ruote! Devo ringraziarli: raramente ho visto tanto amore e dedizione dietro una libreria a conduzione familiare. Voglio ringraziare Sara Serafini, persona intelligente e colta, per la chiacchierata fatta insieme (e per il libro del suo babbo!). Grazie a Marcella Roggero, assessrice (io dico così) alla cultura del comune di Imperia che era in prima fila a ridere di tutte le mie cazzate. A Gigia Perfetto, figlia del fondatore dello storico Salone dell’umorismo di Bordighera, per avermi regalato il catalogo del salone: molto onorato. E grazie grazie grazie per tutte le persone venute: tantissime, chi se lo aspettava! Come dice Stefano “qui siamo ai confini dell’impero” e intanto ci ho trovato il mondo e abbiamo passato una bellissima serata. La Capa mi ha detto guardando la piazza piena “ho messo cento sedie e sono tutte piene” e chi se lo credeva che a Imperia tutta quella gente sarebbe venuta a sentirmi! Grazie alla libreria Rafazzi per non aver mollato e per avermi regalato questa serata. Davvero spero di riuscire a tornare quando il prossimo anno la libreria Ragazzi compirà 20 anni: dobbiamo aver cura di questi piccoli centri culturali, senza saremmo più poveri e di sicuro io non mi sarei innamorato degli imperiesi/imperiani/abitanti di Imperia.
Ultima nota, ma questa solo per Instagram: nel mio taxi da Imperia all’aeroporto di Genova, concluso il giro ligure, parte una canzone e io chiedo al tassista, Mauro, di alzare il volume e vado via piangendo. Vi posto il video lì.
Ho sbirciato su instagram per sentire la canzone…eri particolarmente stanco, provato, e quella carezza speciale di cui avevi bisogno ha trovato il modo di raggiungerti
che colpo
La descrizione delle persone che ti hanno ospitato mi ha dato allegria, anche “ai confini dell’impero” c’è gente che si è meritata la tua stima e la mia simpatia. Sarò ripetitiva, Ma che Belliii!
( inutile dire che ora corro dalla figlia munita di Instagram. Son curiosa della canzone..)
“Rafazzi? ” 😄😇😉
Ho sentito e capisco! Ci sono coincidenze sbalorditive certe volte che lasciano senza fiato.. Ha emozionato anche noi due qui 🥲
non si puo trovare su Youtube per non istagrammati? Basta il titolo della canzone, grazie