Quaderni polacchi
Mi sono ritrovato a Varsavia ad andare in giro per negozi perché avevo urgente bisogno di una penna e un quaderno e mi sono reso conto che mi era già capitato. Era il 2018, venivo in treno da Danzica e alla stazione di Varsavia mi arrivò notizia della morte di Vincino. Comprai un quaderno dalla copertina nera rigida e lo usai per disegnarci un piccolo saluto, pubblicato poi dal Fatto. Oggi, sei anni dopo, di nuovo in emergenza sono riuscito a procurarmi per pochi zloty questo terribile bloc-notes e ci ho disegnato la vignetta per la prima pagina de Il Fatto di domani. Ecco: magari fra altri sei anni tornerò a Varsavia e avrò imparato a portarmelo, un quadernetto. Ma fa’ che poi mi manca il fatto di comprare quaderni polacchi?
Veramente ” dolce” non trovo aggettivo migliore per questo ricordo e per le frasi dette da Nat in ricordo della morte di Vincino
Spero che stavolta l’emergenza sia piacevole e non per omaggiare un defunto.
Spero sia un impellente bisogno di perculare qualcuno o qualche vicenda… E che tu ci delizi con il risultato..
Ciao, scusa se é una domanda del c. Ma, tu, preferibilmente e non in Polonia, che tipo di carta (grana) preferisci?? Ri-scusa domanda stupida .
Cartaccia qualsiasi, nel 98% dei casi
Dopo due giorni di silenzio all’improvviso.. un’ urgenza… Che starà architettando l’indomito vignettista?
I ricordi delle persone defunte sono sempre dolci. In qualche modo ricordandole si stabilisce quella famosa “corrispondenza di amorosi sensi’. Per Nat il ricordo diventa un divertente fumetto, molto piacevole.