Il problema della polizia
Lo scorso novembre ho pubblicato questa vignetta in prima pagina sul Fatto e il sindacato di polizia SAP ha annunciato querela definendo il disegno “lesivo dell’immagine della Polizia oltre che di pessimo gusto e fuori luogo” e “un danno a tutta l’istituzione facendone crollare credibilità e legittimazione”. Per soprannumero, un agente di polizia scrisse una lettera aperta per dirmi che non riusciva a rasserenare il figlioletto sconvolto dalla mia vignetta.
Poi si vedono video di manganellate, calci e spray al peperoncino contro una persona già a terra. Però il problema è la vignetta.
#polizia #milano #sala #natangelo

Adesso quell’egregio poliziotto dovrà scriverne un’altra di lettera! Spiegando al pargoletto, il perché, in quattro hanno picchiato “anzi manganellato” una persona e poi “narcotizzata” con spray al peperoncino! Più in là il ragazzetto potrà guardare e ascoltare il, anzi i processi Cucchi! E se avanza tempo anche quello (il processo) di Aldovrandi.Il Signore protegga ora e sempre palazzo Viminale!
Ma come picchiato….manganellato…..peperonato…..no,no, si trattava soltanto di
sofisticate “tecniche per ammorbidire il soggetto”
Come al solito, il dito contro il vignettista scomodo e non contro quei delinquenti vestiti da poliziotti o carabinieri (oggi al tg un video immortalava due carabinieri contro un ragazzo a terra) che picchiano la gente gratuitamente. Sono loro che gettano disonore sull’arma, non la vignetta. I primi ad indignarsi dovrebbero essere i carabinieri o i poliziotti onesti, facciano sentire la loro voce affinché non passi il messaggio che nelle forze armate sono tutti ugualmente violenti.
Si, lo stavo per dire io. È il millenario problema del dito e della luna.
Le cui fondamenta sono ineliminabili, perché risiedono in un bug del cervello: la gente crede a ciò che già sa.
Per cui è mestiere del potere controllare ciò che la gente sa, al fine di controllare ciò che crede, e quindi chi eleggere a comandante.
Beh, il buonsenso suggerirebbe che gli errori sono di ambo le parti. Nessun vincitore. Avete perso tutti e due.
A una certa età, si diventa un po’ ripetitivi (chiedo venia, l’ho scritto anche nel pomeriggio): sono trascorsi quasi 22 anni dalla “scampagnata” alla Diaz. Se quello non è stato sufficiente, tanti altri fatti (Cucchi, Uva, Aldrovandi e anche quelli di questi giorni) dimostrano che non c’è alcun bisogno di una vignetta per ledere l’immagine della polizia e arrecare “un danno a tutta l’istituzione facendone crollare credibilità e legittimazione”.
Cristina, quindi per lo stesso principio stronchiamo la classe medica perché una percentuale da prefisso telefonico opera male? Suvvia, l’età che lei con malcelato orgoglio professorale dichiara, dovrebbe portarla a ragionamenti più profondi di una esangue pozzanghera. Cordialità
La magnifica vignetta c’entra la questione. Anni fa ho frequentato un poliziotto che mi raccontava che all’inizio della carriera faceva parte dei reparti della celere. Erano sempre sballottati su e giù per l’Italia tra manifestazioni politiche, allora piuttosto violente, e stadi di calcio con poco tempo libero e spesso licenze revocate, un ambiente chiuso, principalmente pronto allo scontro fisico per cui quando questi avvenivano era proprio uno sfogo di pura violenza. Uscito da quell’ambiente è diventato un ottimo ispettore e quel periodo lo ricorda come una cosa sbagliata. Trasformare dei reparti di sicurezza indispensabili per garantire una civile convivenza in una banda di violenti non è difficile. Occorre qualità delle alte cariche dello stato che diano chiare linee guida sull’impiego di tali reparti. Una gestione del perdonale che garantisca preparazione affidabilità, giusta turnazione e che isoli gli esaltati e i violenti. Comandanti di reparto con la schiena dritta. Poi occorre anche che certe situazioni non incancreniscano. Tempo fa ho visto un video di 4 carabinieri scendono da una volante e menano una persona. SCENA RACCAPRICCIANTE. Tempo dopo, per caso leggo che il “malmenato” era solito ubriacarsi, dare fastidio se non aggredire i passanti quindi intervenivano i carabinieri che spesso ricevevano calci pugni sputi e vomito da pulire sulla volante. Non si può arrivare ed esasperare chi interviene fino a questo punto! È facile che le cose possano scappare di mano.
Per contro ho assistito personalmente al fatto che due carabinieri mentre effettuavano un controllo di documenti a una quarantina di extra comunitari, 2 o 3 di questi per tutto il tempo li hanno insultati strepitando a squarciagola senza che i 2 carabinieri si siano mai scomposti. Io al loro posto avrei perso la “Trebisonda”. I due carabinieri sono stati assolutamente professionali.
AFFINCHÉ LA VIGNETTA NON DIVENTI LA REALTÀ QUOTIDIANA OCCORRE CHE LA LINEA DI COMANDO DAL MINISTERO FINO ALL’ULTIMO APPUNTATO SIA CHIARA E RISPETTOSA DELLA LEGGE E DELLE ISTITUZIONI.
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Gentile Marco Davigo, anch’io ho frequentato rappresentanti delle forze dell’ordine e sono d’accordo con le sue riflessioni. L’ultima frase che ha scritto a caratteri maiuscoli è certamente condivisibile. Vorrei aggiungere che sarebbe importante e gioverebbe all’immagine di tutta la categoria che ci fosse anche una chiara presa di distanza dalla percentuale da prefisso telefonico che opera male.
Condivido Cristina. Vorrei aggiungere che non si può paragonare come qualcuno più sopra ha fatto, una vignetta all’esempio ignobile che certi agenti danno del loro lavoro.
La satira è lo specchio accentuato della mala gestione e ci fa riflettere, nel bene o nel male.
MENO MALE CHE CI SEI, BISOGNA SVEGLIARE GLI ITALIANI INTORPIDITI DALLE TANTE BALLE (bugie) VENGO ANCHE A NAPOLI SE CE NE FOSSE BISOGNO.
Marco Davigo+Cristina+Nicola: sarebbe ora che le forze dell’ordine ma anche tutti quelli che hanno a che fare con persone non proprio razionali, tipo Rsa , per esempio! Fossero sottoposti a controlli medici e fossero anche più preparati! Al mio paese si dice; “ci tien nu figh fess’ fallu carabinier!” Non credo serva tradurre! Ricordo per esempio mentre ascoltavo il processo Cucchi, un fior di generale chiamava il P.m. “consigliere!” Per esempio! Ormai viviamo in una società talmente frenetica che i controlli medici e la preparazione professionale è indispensabile! Poi dopo ci vuole anche la fermezza dei superiori! Infine serve anche un’ottima medicina, che in Italia viene usata mai o quasi (specie nei dipendenti dello stato.) IL LICENZIAMENTO IN TRONCO!
Formidabile.
Che scandalo.
Viviamo in una societa’ dove un uomo senza permesso di soggiorno non puo’ tranquillamente tirare fuori il pene davanti a dei bambini, dare in escandescenza con gli agenti di polizia, urlare “vi infetto con l’AIDS” mentre ci paga le pensioni senza prendersi delle manganellate fasciste mentre resiste all’arresto.
Ma dove andremo a finire signora mia? Me lo dice lei Cosimo?
…dai video pare che non facesse alcuna resistenza….
il punto non è il doveroso limite comportamentale da rispettare senza eccezioni, il punto è
la modalità di esercizio della forza, proprio da parte di chi deve far rispettare i limiti
👏
Se uno sputa da in escandescenza e cerca di scappare l’uso della forza e’ doveroso.
Nella totalita’ dei Paesi europei non si porrebbe nemmeno la questione.
Ripeto che gli stessi che ora frignano di fascismo quando Conte e Draghi mandavano i celerini a spaccare le teste dei vecchietti NoVax non battevano ciglio.
Nat compreso.
Una cosa è bloccare tipi pericolosi, anche con la forza. Una cosa è manganellare o picchiare (come si vede dal video) una persona ormai inerme lì per terra. Basta ammanettarla. Dovrebbero saperlo fare.
Inoltre la notizia che Conte e Draghi mandavano i celerini a spaccare le teste dei vecchietti NoVax è una tua invenzione.
Spero per te che il tuo post non venga letto da chi metti sotto accusa. Potrebbero chiedertene ragione.
Inerme un corno.
Per ora a rendere conto ci sono Conte e Speranza. Davanti al tribunale (peccato, non dovrebbero) e davanti alla commissione d’inchiesta (ottimo) e davanti ai cittadini che giustamente li hanno diversamente eletti.
Vi ricordo che fascismo e’ usare la forza dello Stato contro chi la pensa diversamente (tipo DDL Zan) e non usarla contro chi mostra il pene ai bambini e da pure in escandescenza.
Quello e’ buon senso.
Ma confermi che “Conte e Draghi mandavano i celerini a spaccare le teste dei vecchietti NoVax”?
Cioè neanche se lo vedi con i tuoi occhi :
FERMO PER TERRA FERMO I VIGILI SI ALLONTANANO E QUELLO FERMO A TERRA FERMO E POI TORNANO E LO PICCHIANO . FERMO CAPITO ?
Spero capiti a te molto presto, poi mi dici.
therealdedication: da nessuna parte! Appunto! Chi vuol tirare fuori peni al vento e altro, occorre preparazione per gestire bene la vicenda, un pene al vento non è come sganciare una bomba!Fare il poliziotto non è precisamente come essere una suora di clausura! Tornando al caso Cucchi, questo poveretto fu massacrato di botte solo perché non voleva fare il forosegnalamento! E si sono tenute intere udienze solo per capire se il forosegnalamento era stato eseguito o no.A mio parere grosse fette dell’Arma dei carabinieri in quel periodo ha raggiunto livelli infimi! Con spregio dei nobili carabinieri morti facendo il loro lavoro.
Perfetta esplicazione del detto “menar il can per l’aia”.
Congratulazioni per il non banale esercizio di benaltrismo ad mentula canis.
therealdedication: “gattam frettolisibus fecit gattinos guerces!” (Principe di torrealta, cioè Totò)
https://youtu.be/bKqKYw3SFyE Principe mi scusi, ricordavo male la sua citazione.Parli lei.
https://www.youtube.com/watch?v=IoEK2Z3-JH8
a destra o a sinistra?
Purtroppo questa tendenza ad autoassolversi è sempre esistita. E non si capisce perchè visto che i primi a richiedere le teste delle famose “mele marce” dovrebbero essere proprio i colleghi. Ovvio poi che con un governo di questo genere la tendenza all’impunità non può che peggiorare.
È ampiamente risaputo che i trans fanno uso in quantità pantagrueliche di droga ed alcool.
Pensare di poterli ricondurre alla ragione con bei discorsi mi sembra quantomeno ingenuo.
Molto ingenuo.
Ampiamente risaputo da chi? Quali sono le fonti scientifiche o psicologiche o sociologiche o che?
Suppongo Antonio si riferisca a coloro che vivono e lavorano per strada, dopo un percorso di accettazione non sempre facile. Per questi soggetti fragili, trans o meno, spesso alcol e droga sono ahiloro compagni nefasti di viaggio.
Antonio, il fatto che tu frequenti trans che fanno “uso in quantità pantagrueliche di droga ed alcool” non è statisticamente rilevante e non significa che tutti i trans lo facciano. Significa solo che tu dovresti frequentare altre persone.
Amen
Trivio allo stato brado.
Antonio: “Bei discorsi?”No! Certo! Non dovevano leggerle le “Glorie di Maria!” Ma eventualmente ammanettarla! Certamente non pestarla con il manganello.O no?