Oggi in edicola
Nel 2015 due terroristi hanno fatto fuoco nella redazione di un giornale a Parigi. Quel giornale era Charlie Hebdo, i morti furoni 12. La storia di Charlie da quel giorno è cambiata: da giornale sull’orlo del fallimento è diventato un simbolo. Cosa rimane oggi, otto anni dopo quei morti, di quel simbolo? Nel 2015 eravamo tutti Charlie: oggi chi è davvero Charlie?
Ve lo racconto in edicola oggi domenica 12 marzo con Il Fatto Quotidiano, in un reportage disegnato di due pagine intitolato “Chi è Charlie?”.
Non perdetevelo! Ci sono molti refusi e per i grammarnazi mi è saltato un congiuntivo che a leggerlo stamattina stampato mi hanno sanguinato gli occhi eppure giuro che lo avevo corretto.
Il Fatto Quotidiano Charlie Hebdo

E va be’qualche errore da matita rossa,ma la satira salverà il mondo! Forza dunque, la mattina un caffè e il Fatto Quotidiano; basta che non me lo perdo come l’altro giorno.
D’altronde anche Gesù con alcune parabole non faceva della (dolce satira?)
“Un servo doveva al suo padrone 10 mila talenti!” Orco boia! Se un’ operaio prendeva 30 denari come faceva ad accumulare…10 mila talenti?
Ma perché ti preoccupi dei congiuntivi? La maggior parte della nostra “classe dirigente” utilizza un “basic italian” e pertanto non riesce a coniugare i verbi correttamente. Del resto il 28% dell’elettorato è analfabeta funzionale e quindi neppure comprende il significato di un testo scritto.
p.s la percentuale è riferita alla fascia tra i 16 e i 65 anni ma tra i 18 e i 90 anni è certamente più elevata.
Perchè sono importanti
Ottimo lavoro.
Ma perché “Il Fatto” – che si distingue per vignettisti nelle sue pagine – non allega Charlie Ebdo ad una delle sue uscite, magari quella domenicale, come fece 8 anni fa? Ricordi?
Potrebbe essere anche una forma di sostegno alla lotta per la libertà di espressione e di stampa
Non è facile e penso che i costi sarebbero proibitivi
A me è piaciuto il reportage, con quel mix di umorismo e tenerezza che solo pochi sanno fare.
Di solito mi salta agli occhi ma quel congiuntivo, giuro, ho dovuto rileggere per trovarlo (mi ero interessata più all’intervista che a fare le pulci) e i refusi… Quisquilie.
Mi sarei aspettata meno scritto, ma funziona anche così. Ti rimprovero soltanto di aver lasciato a casa CC ❤️
Insomma, a me piace il tuo stile
Che ce posso fa’!
Grazie per questo reportage. Gli esseri umani, di solito, hanno la memoria corta. Noi italiani, poi, in questo siamo dei campioni. E grazie a Biard per aver detto che è importante educare alla satira. Io penso che solo la cultura, intesa in tutte le sue sfaccettature, potrà (forse) salvarci. Grazie anche perché, nonostante l’argomento, è un lavoro divertente (non era facile riuscirci). Il congiuntivo? Impossibile non perdonarti subito 😉
Giuro che lo avevo corretto