Parliamo di pendolari
Parliamo di pendolari
#bidellapendolare #pendolare #trenitalia #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo
Parliamo di pendolari
#bidellapendolare #pendolare #trenitalia #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo
Ma scusa, Napoli-Roma si fa in un’ora e 10 minuti. Ho diversi colleghi a Roma che lo fanno tutti i giorni e ci mettono più o meno lo stesso tempo di chi viene da fuori del raccordo. Nel 2009 ci voleva così tanto?
sì, certo, un’ora e 10 col frecciarossa ma l’abbonamento al frecciarossa costa molto di più di quello all’intercity e io all’epoca corcazzo che potevo. Prendevo l’intercity, sensibilmente più economico ma che impiega 2 ore e mezza per fare napoli roma
Ecco, grazie Nat di aver detto qualcosa su questa storia.
E ti dirò di più: quando l’ho letta ho pensato “ma io piuttosto che dormire 4 ore a notte, apro un canale su OnlyFans”.
Vedo che ti sei spinto un po’ più in là coi suggerimenti, ma ci siamo capiti.
Dovresti leggere anche i commenti sotto all’articolo.
Li ho letti.
E con molti concordo.
Specialmente con quelli che sospettano una bufala.
Perché con una vita così, e per quei soldi lì, ci sono tante altre alternative.
Ma una donna le prenderebbe in considerazione?
Ecco vedi?
Stai commettendo un errore: ho detto ‘tante’ alternative, e tu pensi a una sola (la più facile).
C’è anche la fuga all’estero per esempio.
Che è quella che preferirei io tra l’altro, perché non risolve solo un problema, li risolve tutti.
Ma per risponderti: dipende: non siamo più negli anni ’50, (nonostante i governi di destra facciano di tutto per riportarci lì), e sono cambiate tante cose, soprattutto le donne.
Credo di non dover dire altro.
La fuga io la metterei come prima scelta.
Per il motivo che hai detto.
Si potrebbe obiettare che così non vedi mai la famiglia, ma se sei costretto a dormire 4 ore a notte, vuol dire che comunque non ce l’hai il tempo per la famiglia.
Stando a ciò che si vede in rete, direi che in parecchie l’hanno già fatto.
L’importante è che con il posto fisso, abbia poi possibilità di riavvicinarsi. Se ora ci rimette, la sicurezza economica di un’entrata sicura nel futuro prossimo è un bene impagabile.
Giusta l’attenzione sul problema più che sulla vicenda.
Il mio primo pensiero è stato uguale al tuo, piuttosto vado a fare pole-dance agli addii al nubilato…..
Però il secondo : ma una stanza a Videserto piuttosto che a Fizzonasco o Bazzana ? Mezz’ora max di treno? Sempre 400 € ?
Vabbè casa dei genitori, ma il Nat ha proprio ragione , ti giochi la capa.
Tra i commenti all’articolo ce ne sono diversi infatti con questo suggerimento. Basta trovare qualcosa fuori Milano, tra Milano e Napoli qualcosa si trova.
Per questo, più ci rifletto, più tendo a sospettare che questo articolo sia un falso.
> Vabbè casa dei genitori
Ma questo infatti, al di là dell’assurdità della storia, è stato il mio primo pensiero: cioè tu hai 29 anni e piuttosto che staccarti da casa dei genitori sei disposta a farti nove ore di treno al giorno? Quando l’alternativa- foss’anche più costosa- è quella di vivere per i cazzi tuoi in un posto che a 29 anni è come minimo interessante. Ma no, la morale è che per risparmiare quattro euro e mangiare il cibo di mamma uno si fa millanta ore di treno avanti e indietro ogni giorno. Roba da malati mentali.
Che và dicenn Nat! U sa’ che Giuseppina cu tutt chill kilometri raggiungev u’ sol! “Chiesto è u paese
di sol, chist è paes di Mar” Napl si Bell con na quadr di Van Goh! T’agg visto dui volt sol, inda vita mea e nun mi scord più e te.
Comunque piuttosto di vivere a Milano è meglio dormire in treno
😂😂😂😂😂👏👏
😀👍👍👍
Pendolari… vil razza dannata…!
da ex-pendolare dico che la storia è quantomeno inverosimile…
La ragazza può tranquillamente trovare un monolocale a prezzi accessibili in dignitosissimi paesi o cittadine molto più economici di Milano e serviti da amabili e modernissimi carri bestiam… ehm treni regionali che, salvo sfortunate evenienze sono più o meno quasi affidabili…
Diciamo che essendo il trasporto pubblico nel nord Italia quasi totalmente Milano-centrico, in qualsiasi paese dotato di stazione ferroviaria su una qualsiasi linea che passa per Milano, salvo incidenti, cancellazioni o scioperi, al massimo ci metti 2 ore e mezza, 2 ore e 40 (da Mantova e Tirano rispettivamente) per arrivare in centro.
ma senza andare agli estremi, ci sono un sacco di località da cui in un’ora o poco meno sei in città… e Lodi, Casalpusterlengo, Piacenza, Novara, Galliate, Arcore, Biassono, Bergamo, Treviglio, Rovato, Abbiategrasso, Codogno, Magenta, Como, Erba, Lecco, Varese, Parabiago, Crema, Gallarate, Legnano, Busto Arsizio ecceterissimamente eccetera sono tutte vivibili e più economiche di Milano…
Certo, arrivi a casa dopo il lavoro e devi fare la spesa, sistemare un minimo l’abitazione, preparare la cena, fare il bucato, ma puoi anche andare a farti una pizza con le amiche e gli amici e rilassarti davanti alla tivvù….
Diverso e doloroso invece il discorso inverso…
se abiti a Milano e devi andare a lavorare in una delle suddette località o anche in altre città del nord tipo Torino, Genova o Verona non ci sono molte alternative (o almeno non c’erano fino al 2020) i primi Frecciarossa partono troppo tardi se devi raggiungere un ufficio entro le 8.00/8.30 e quindi ti toccano gli Intercity o i Regionali veloci…
un meraviglioso mondo cosmopolita e parallelo che si muove con il buio, assonnato e grugnente ma comunque solidale…
Interessante
Mio gentile Luke: bella l’invettiva di Rigoletto! Ma perché contro i pendolari? Più seriamente hai tanta ragione,io infine suggerirei alla signora di cercare in qualche convento, qualche stanza la fittano.Certo che così non può andare comunque avanti, continuiamo a fornire consigli alla gentile signora.Certo che la tua vita è stata movimentata come quella di Antonio Barracano (Commedia: sindaco Rione sanità) “aggi fatt’ u luscrascarp,u cammariere,u mozz,mi minav a qualsiasi cos…” Spero che adesso tu abbia raggiunto un discreto benessere. A proposito di Frecciarossa ecc.stai pensando all’incontro che potremmo avere con Nat? “Susit Bell è mama’! Che Mama’ ti prepar nu Bell zuppon!” Io non ti preparo lo zuppone ma sei vieni un regalo per ce l’ho.E anche per Nat.
Hai usato un verbo del dialetto meridionale ( generico, lo so, passatemela )
che mi ha sempre messo allegria, anche per i molti significati che può assumere,
e solo per il piacere di farlo lo scrivo :
minat’v !
a te Cosimo l’esegesi 😂
Caro SonOfaBit: almeno a Ceglie, “minat’v” significa: “buttatevi!” È usato spesso in modo dispregiativo: “sci minat’v inda mar!” Usato contro i politici.Per esempio.Poi c’è “mena” che può significare fai presto, oppure butta la pasta! Ciao.
perfetto
Perchè, caro Cosimo, non è CONTRO i pendolari ma è come chi gestisce il trasporto pubblico vede i pendolari e quindi va contro questa brutta gente senza cuore e senza amore, che viaggia in auto blu elettrica o eco bicicletta e non è mai uscita dai chiostri dorati del centro storico.
Che ne sanno loro di chi ogni mattina insegue il regionale delle 6.18 sperando che (a seconda delle stagioni) non ci piova dentro, funzioni il riscaldamento, abbiano chiuso i finestrini, funzioni l’aria condizionata e soprattutto che parta più o meno in orario…
Che ne sanno di quelle povere sardine schiacciate fra quelle lamiere, dei loro sogni e speranze, di cosa li porta su quel treno scricchiolante, del bisogno di arrivare in ufficio 10 minuti prima piuttosto che 1 minuto dopo…
Che ne sanno dei sogni da studenti che si accatastano sul treno dopo o di quelli dei commessi e delle commesse dei negozi del lusso che si ritrovano sul treno dopo ancora e si raccontano speranze e problemi?
perchè i treni pendolari sono un microcosmo vivo e pulsante, variopinto e solidale, diviso in fasce orarie: primo treno principalmente operai e impiegati che hanno l’entrata entro le 8.00; secondo treno studenti; terzo treno commesse e commessi e chi può arrivare dopo le 9.30.
Spesso sul primo treno, quello che parte quando il mondo dorme ancora c’è anche chi fa il percorso contrario, chi ha finito un “lavoro” notturno in città e cerca di tornare a casa…
tante storie di vita che se prendi il comodo e vuoto treno delle 11.23 non potrai mai vivere e ascoltare
Dolentissima risposta! Il mondo dei pendolari è fatto di sacrifici.Tanti! Ma è quello che manda avanti la società.Insegnanti, infermieri, impiegati,l’ho sempre pensato.Ciao.
Nella lista dei posti, forse Arcore lo toglierei.
Gentile Conte Valerian,
Arcore non è solo la nota villa del noto vecchietto pluritutto…
è residenza di molti operai ed impiegati, dediti principalmente al pendolarismo lavorativo verso i 2 capoluoghi (Milano e Monza), è sede di un’officina meccanica del gruppo Dalmine/Tenaris che offre lavoro e, se non fosse per l’omino di cui sopra, quasi nessuno la conoscerebbe e vivrebbe un’anonima e tranquilla esistenza di normale comune brianzolo…
O già! Più seriamente adesso si avvicinano i giorni della memoria e la Polonia non sarebbe anche tristemente famosa per i terribili campi di concentramento nazisti,dove l’inferno è stata vomitato sulla terra! Io prima di morire vorrò andare a visitare quei luoghi e finalmente piangere amaramente tutte le mie lacrime tante volte trattenute per una tragedia così infame! seconda solo al Calvario.
Rispetto ed ammiro il tuo intendimento, caro Cosimo…
io, nei miei peregrinari in giro per il mondo ho visto tanti luoghi dolenti, memorie e racconti di tante grandi tragedie misconosciute e negate, ho sentito troppe storie che annodano l’anima e il cuore…
non so se me lo merito ma non ho più voglia di dolore e solo chiedo all’Inquilino del piano di sopra i Miracoli della Risata, los Milagros de la Risa…:
la risata schietta e sincera di un amico in una sera di racconti e bevute
lo sguardo sorridente e brillante della più bella creatura dell’universo
il sorriso di un bimbo che ti saluta per la strada
e come bonus, una coda in frenetico movimento collegata ad una massa di peli festante ogni volta che torno a casa…
Amato mio Luke: tu hai girato il mondo e hai visto,io ho girato i libri solamente, e hai ancora una volta ragione,quella degli intelligenti! E avrai visto altri orrori pari alla Shoah L’altro ieri ci sono stati gli orrori di Pol Pot,quelli dell’Armenia,oggi ci sono ancora (più verso le donne) gli orrori in Afghanistan.Quando chiedo “all’inquilino del piano di sopra il perché,poi mi dico ne parliamo la prossima volta!” Già sono un cattivo cattolico. Le religioni dovrebbe avere nei loro rituali la festa del sorriso.Per me il più grande peccato mortale della Chiesa Cattolica è quello di fare piangere le persone,o impedire loro almeno di sorridere.Papa Francesco qualcosa sta facendo,ma in mezzo a quella massa di persone “malate di clericalismo”come lui stesso dice, non sarà facile! Tu però Luke cerca sempre di trovare momenti felici.