Ultime dalla terra – Naziloche
“Ultime dalla terra – un vignettista in Patagonia”
Episodio 35 – Naziloche
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Scapparella . Dio, come lo capisco…🙄
Che figura Nat! Parli come Totò in piazza Duomo! “Noio vuluvan savuar…”Con il risultato che hai fatto saltare i nervi alla bella fanciulla!Spero che Mattarella non abbia bisogno di rifugiarsi laggiù! “Amabile vecchietto…” tacci sua!
Infatti, che bisogno c’è di accollarsi giorni e giorni di viaggio quando a un’ora di volo abbiamo la comodissima e
già collaudata Tunisia. L’ectoplasma neobaffuto si può accomodare.
il gestore dell’ostello, quello che ti mostra il letto a castello, mi ricorda un personaggio di Martinez El Facha….
Grande strip ❤️
Dopo i non richiesti e tristi sfoggi di cultura…
Sergio Scapparella e Poltronillo DiMaius sono personaggi che meritano un seguito
Anche una volta rientrato all’ovile italico…
Ma una giornata a Buenos Aires te la concederai? O inseguirai l’aereo per rientrare al volo?
L’Argentina è sempre stata nel 1800 e 1900 terra di immigrati europei principalmente italiani e tedeschi.
Spazi enormi e possibilità di lavoro e di ricchezza…
Durante e dopo la guerra anche per le politiche locali molti gerarchi si rifugiarono in quelle terre…
A Bariloche oltre a Priebke si era rifugiato Eichmann fino alla sua cattura da parte del Mossad.
Io ricordo una cittadina con strade in terra battuta (o fango impenetrabile) con un meraviglioso panorama, un lago azzurrissimo pieno di pesci…
La luce elettrica era solo sulla strada principale e ci si arrivava con un DC 3 dell’aeronautica militare riadattato
Aggiungo che la comunità tedesca più florida in Argentina è fuori dalla Patagonia, a Villa General Belgrano dove trovarono rifugio i marinai sopravvissuti all’affondamento della corazzata Graaf Spee al largo di Montevideo nella battaglia del Rio de la Plata…
Grazie per le pillole culturali, sempre gradite e interessanti