Il loro lavoro è in prima linea, questa è la battuta. Non mi sembra sia stato messo in discussione alcun loro merito.
Per il giornalismo in Paradiso si stanno preparando Paolo Brosio, Stefano Mari Paci, Carlo Nesti..
Questa è struggente, Nat.
Ma centra in pieno il mestiere del giornalista, a difesa della Verità, dell’Opinione, da noi della Repubblica grazie alla forza della Stampa.
E si inizia così. E’ la rischiosissima gavetta che passano tutti.
Solo anni dopo, molti anni dopo, si starà dietro la scrivania a dirigere un giornale o si verrà ritenuti tanto validi da governare una Regione o essere nominati per la Presidenza della Repubblica.
La tua vignetta rende onore al giornalismo.
Solo dei poveretti starebbero a puntualizzare che il conduttore di quella che sembra un’arena (ma non lo è) si prende mezza Meloni (anche Lei giornalista) ogni stagione.
“E quanto guadagna lui … e quanto guadagna il maratoneta … e gnegnegne”: guadagnano il Dovuto e il Meritato, che diamine!, e la notte si svegliano di soprassalto ricordando tutta quella violenza che hanno visto da giovani al fronte di questa o quella guerra.
p. E. ( Isoardi )
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Giancarlo Terranova
16 Marzo 2022 at 16:13 - Reply
No! I giornalisti morti sul fronte meritano il Paradiso! Lo dico senza ironia e da credente.
Il loro lavoro è in prima linea, questa è la battuta. Non mi sembra sia stato messo in discussione alcun loro merito.
Per il giornalismo in Paradiso si stanno preparando Paolo Brosio, Stefano Mari Paci, Carlo Nesti..
Questa è struggente, Nat.
Ma centra in pieno il mestiere del giornalista, a difesa della Verità, dell’Opinione, da noi della Repubblica grazie alla forza della Stampa.
E si inizia così. E’ la rischiosissima gavetta che passano tutti.
Solo anni dopo, molti anni dopo, si starà dietro la scrivania a dirigere un giornale o si verrà ritenuti tanto validi da governare una Regione o essere nominati per la Presidenza della Repubblica.
La tua vignetta rende onore al giornalismo.
Solo dei poveretti starebbero a puntualizzare che il conduttore di quella che sembra un’arena (ma non lo è) si prende mezza Meloni (anche Lei giornalista) ogni stagione.
“E quanto guadagna lui … e quanto guadagna il maratoneta … e gnegnegne”: guadagnano il Dovuto e il Meritato, che diamine!, e la notte si svegliano di soprassalto ricordando tutta quella violenza che hanno visto da giovani al fronte di questa o quella guerra.
p. E. ( Isoardi )
commovente veramente. Grande Nat
Carina e profonda (anche se ti sei ispirato alla vignetta di Vauro su don Gallo, eheheh!)