Parlandone tutti, tutti sono costretti a parlarne, perché Sanremo è Sanremo… na, na na.
È il prezzo che dobbiamo pagare perché si mantenga il Festival all’altezza della sua storia. Se non si parlasse solo di Sanremo (lo fa pure la concorrenza della Rai), farebbe la fine di qualsiasi altro programmino di musica leggera, in un mondo dove non esiste esclusivamente la tv per passare una buona serata; e poi è il sogno di chi non vorrebbe mai che si parlasse d’altro se non di un solo argomento (non politico) che non crea problemi a nessuno.
Per esempio, io non lo vedo, preferisco (preferirei) fare altro. Ed eccomi qui a scriverne…
Ancora una volta Suppiliuma III mi ha rubato le parole di bocca: sì, sono io. La settimana di Sanremo è la più brutta dell’anno, televisivamente parlando. Anche peggio di quella di Natale e Ferragosto
Sono io sono proprio io
che non mi guardo più allo specchio
per non vedere le mie mani più veloci del mio vestito più vecchio
e prendiamola tra le braccia questa vita danzante
questi pezzi di amore caro
quest’esistenza tremante
che sono io e che sei anche tu
che sono io e che sei anche tu.
Il massimo che mi ispira l’argomento. (Comunque passato Sanremo,
puntuale come le pulizie di primavera, ci sarà il cambio di legge elettorale di fine legislatura.)
Sono io oppure sei tu che hanno mandato più lontano
per poi giocargli il ritorno
sempre all’ultima mano
e sono io oppure sei tu
chi ha amato più forte
che per avere tutto il mondo tra le braccia
ci si è trovato anche la morte
sono io oppure sei tu
ma sono io oppure sei tu.
Neppure io in passato ho seguito Sanremo, ma per spirito di cronaca misto a masochismo ho provato. Le prime tre serate mi sono addormentato quasi subito sopraffatto da noia e lieve irritazione ( vedi monologo antirazzista di una anoressica ), ma ieri sera con le “cover” mi sono divertiti e emozionato, al punto che ho apprezzato anche l’esibizione di Achille Lauro.
Prima dello shitstorm sulla mia definizione di anoressica volevo aggiungere che mi preoccupa l’impatto negativo ed emulativo che avrà su giovani, specialmente ragazze, in cerca di identità.
È un avvenimento e come tale si può accettarlo. Personalmente guardo volentieri l’inizio della puntata, per i siparietti, e qua e là durante la trasmissione.
Io
Perché, è iniziato SanRemo? ,lo guarderò
Quando o condurrà Guido Labbarca
Sì sì, vabbè… comunque la canzone di Emma è la migliore
E come l’anno scorso…per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare.
Parlandone tutti, tutti sono costretti a parlarne, perché Sanremo è Sanremo… na, na na.
È il prezzo che dobbiamo pagare perché si mantenga il Festival all’altezza della sua storia. Se non si parlasse solo di Sanremo (lo fa pure la concorrenza della Rai), farebbe la fine di qualsiasi altro programmino di musica leggera, in un mondo dove non esiste esclusivamente la tv per passare una buona serata; e poi è il sogno di chi non vorrebbe mai che si parlasse d’altro se non di un solo argomento (non politico) che non crea problemi a nessuno.
Per esempio, io non lo vedo, preferisco (preferirei) fare altro. Ed eccomi qui a scriverne…
Uno dei grandi vantaggi di vivere all’estero: scopro che e’ tempo di sanremo dal blog di Nat.
(L’ultima volta che l’ho seguito ero un pargoletto e c’erano i Pooh e “AmedeoMinghi e Mietta”).
Hai espresso perfettamente come mi sento! Grazie, ora sentirò per un po’ solo il rumore del mare!
Nell’ultimo mio c’era Vasco Rossi che mandava a cag**e tutti e usciva a metà canzone. Che bello.
Si, esattamente io.
Voglio nascondermi. Imbarazzante sequel dal Parlamento a San Remo.
Ancora una volta Suppiliuma III mi ha rubato le parole di bocca: sì, sono io. La settimana di Sanremo è la più brutta dell’anno, televisivamente parlando. Anche peggio di quella di Natale e Ferragosto
Emendamento.
Sono io sono proprio io
che non mi guardo più allo specchio
per non vedere le mie mani più veloci
del mio vestito più vecchio
e prendiamola tra le braccia questa vita danzante
questi pezzi di amore caro
quest’esistenza tremante
che sono io e che sei anche tu
che sono io e che sei anche tu.
Il massimo che mi ispira l’argomento.
(Comunque passato Sanremo,
puntuale come le pulizie di primavera, ci sarà il cambio di legge elettorale di fine legislatura.)
p. E. ( Isoardi )
Anzi, Emendamento bis.
Sono io oppure sei tu che hanno mandato più lontano
per poi giocargli il ritorno
sempre all’ultima mano
e sono io oppure sei tu
chi ha amato più forte
che per avere tutto il mondo tra le braccia
ci si è trovato anche la morte
sono io oppure sei tu
ma sono io oppure sei tu.
E basta così per questo 2022.
p. E. ( Isoardi )
Neppure io in passato ho seguito Sanremo, ma per spirito di cronaca misto a masochismo ho provato. Le prime tre serate mi sono addormentato quasi subito sopraffatto da noia e lieve irritazione ( vedi monologo antirazzista di una anoressica ), ma ieri sera con le “cover” mi sono divertiti e emozionato, al punto che ho apprezzato anche l’esibizione di Achille Lauro.
Prima dello shitstorm sulla mia definizione di anoressica volevo aggiungere che mi preoccupa l’impatto negativo ed emulativo che avrà su giovani, specialmente ragazze, in cerca di identità.
Credevo di essere solo, ma anche sotto il mare c’è un sacco di gente… 😉
Fummo e non Sa n remo!
Mai.
È un avvenimento e come tale si può accettarlo. Personalmente guardo volentieri l’inizio della puntata, per i siparietti, e qua e là durante la trasmissione.