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L’errore di Staino

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Ieri su Libero c’era bella un’intervista a Sergio Staino, storico vignettista de L’Unità e creatore di Bobo. A Staino mi lega la gratitudine del mio primissimo esordio come vignettista, essendo stato lui il primo a pubblicare le mie vignette con L’Unità nel 2007. E mi ha colpito leggere nell’intervista che il disegnatore, guardando al passato, sia giunto alla conclusione che attaccare Berlusconi è stato un errore. Riflessione che ho trovato simile a quella di Michele Serra, ex direttore di Cuore, che a gennaio – sul Venerdì di Repubblica – ha fatto mea culpa per aver preso per culo Craxi.
Insomma, l’intervista a Staino si chiude con una domanda: ‘Perchè la satira politica in Italia non esiste più?‘.
E Staino risponde.
Risponde non che la satira politica esiste ancora.
Risponde che la satira politica in Italia non esiste più perchè s’è persa la passione politica.
Poi chiude lamentando come fosse un difetto il fatto che Di Maio che non racconta le barzellette, ma qui mi sono perso: sarà che non esisto.
staino

by |Published On: 14 Luglio 2020|Categorie: news|tag = |19 Commenti on L’errore di Staino|

Falla girare!

19 Comments

  1. Dedication 14 Luglio 2020 at 14:54 - Reply

    Mi consentO.

    Ho letto l’articolo (https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/23769425/silvio-berlusconi-sergio-staino-sinistra-sbagliata-consegnato-paese-giudici.html).

    D’accordo su tutto tranne l’affondo sulla satira che esiste, anche se oggettivamente diminuita in termini quantitivi. Oggi di divertente c’e’ solo Nat (opinone personale che forse Staino condivide), che ha -credo- idee politiche diverse dalle mie, ma ha un innato senso dell’uomorismo e riesce piuttosto bene ad essere terzo a se’ stesso.

    Sul resto, chapeau. Magari ci arrivassero prima degli 80 anni, sarebbe meglio, ecco. Basterebbe ascoltare gli ignoranti (che la sanno spesso piu’ lunga dei sociologhi da quattro soldi). E invece che far propria l’etica del nemico, e la retorica del male assoluto, e’ necessario ricordarsi che la strada dell’inferno e’ lastricata di buone intenzioni.

    • Udik 14 Luglio 2020 at 17:37 - Reply

      Concordo. E tu, Nat, sei più permaloso ed egocentrico di Renzi. 🙂

  2. Anonimo 14 Luglio 2020 at 14:54 - Reply

    Mah, Staino che parla di satira, quando lui non è mai stato altro che un vignettista organico alla sinistra istituzionale, fa un po’ ridere. Vorrei evitare di ricordare la figura pietosa che ha fatto in anni recenti, all’inseguimento di un bastone da riportare al padrone, quale che fosse (perfino Renzi, eh)
    Tipico di questi vecchi tromboni con un piede nella fossa (anagraficamente o culturalmente) di sputare sul proprio passato personale (liberissimi di farlo) e culturale (non altrettanto liberi di farlo, perché non appartiene a loro, neanche quando si tratta delle proprie opere – ma non è il caso di Staino, che ribadisco essere sempre stato mediocre).
    Staino, Michele Serra, l’ateo Scalfari che non fa altro che blaterale di Dio e Papa, De Benedetti che benedice Berlusconi, Pansa con la sua campagna livorosa nei confronti della cultura delle resistenza.
    Se fossi miope ci metterei pure Giolindo Ferretti e la sua infatuazione tradizionalista e sovranista, ma la statura artistica di Ferretti e la sua intelligenza ne fanno un caso completamente diverso.

    Insomma, Staino che dice che la satira è morta? – “Rido di esso”.

    • PCelito 17 Luglio 2020 at 09:30 - Reply

      Completamente d’accordo su tutta la linea fino a Giovanni Lindo Ferretti.
      Qua sembra che con l’avanzare dell’età si stiano rincoxxxxnendo tutti !

  3. Anonimo 14 Luglio 2020 at 15:09 - Reply

    Secondo me è morta ” la Sinistra “.

    Oggi ” sinistra ” vuole solo dire diritti per tutti.
    Siamo in balia di minoranze che ci comandano e non è giusto. Tiriamo una riga in terra, fino lì si può, oltre no. Ferretti è sempre stato tutto fuorche’ della sinistra becera ed idiota di 20/30 anni fa. Ascoltate bene i testi e capite le prese per il culo. Non poteva che dare il giro e finire in braccio alla Meloni.

    • Anonimo 14 Luglio 2020 at 15:26 - Reply

      Concordo che la svolta politica e culturale di Ferretti sia sempre stata nelle sue corde. Perché Ferretti è sempre stato, pur nella sua ironica analisi sociale e culturale, massimalista. Ora ha semplicemente aderito ad un altro tipo di massimalismo.
      A differenza di altri però, resta la sua grandezza artistica, e l’assenza di una partigianeria di convenienza, che non ha inseguito nei suoi anni di sinistra e non insegue ora, per quanto mi dispiaccia il suo endorsement per posizioni che in bocca ad altri sono decisamente becere.

      Concordo anche con la definizione della sinistra attuale, anche se da un punto di vista diverso. È vero che ormai, a seguito della sbornia neoliberista, è diventata una sinistra dei diritti umani e civili, che io trovo una cosa sacrosanta (e qui dissentiamo) – solo che per quanto sacrosanta possa essere, è un tema troppo limitato per essere sufficiente ad incarnare ideali8 che un tempo andavano molto al di là di esso.

      Quello che è successo è che il colonialismo culturale nordamericano si è imposto anche per quanto riguarda la definizione di sinistra, e la percezione più diffusa è che sinistra significhi i democratici statunitensi alla Clinton, diritti civili e affari sporchi nascosti dietro il politicamente corretto, che personalmente a me fa ribrezzo – al pari degli emuli italiani come Veltroni, Rutelli o Renzi

      • Anonimo 14 Luglio 2020 at 15:42 - Reply

        Guarda che concordiamo in (quasi) tutto.
        La cosa che (ultimamente) mi ha fatto più schifo dei Dem Americani è stata la faccia satanica della Clinton quando ha appreso dell’uccisione di Gheddafi, da allora sono stato per Trump.
        Chi abbatte statue andrebbe bastonato, chi rompe vetrine pure. Detesto la Murgia e Lerner. Mi libererei volentieri dei vecchi rimbambiti alla Prodi e Berlusconi.
        Il fatto che Veltroni e Boldrini siano di sinistra mi fa guardare altrove.

        • Anonimo 14 Luglio 2020 at 15:55 - Reply

          Concordiamo in quasi tutto, ma quel quasi è abbastanza decisivo.
          Confesso che anch’io ho tifato Trump alle passate elezioni, come ho tifato Brexit e tifato contro la riforma costituzionale renzoboschiana. Avevo l’ingenua speranza che tante batoste di fila potessero essere salutari, e imporre un cambio culturale in ciò che ci viene offerto come sinistra – pensavo che potesse segnare il tramonto della via Blair/clinton/obama/neoliberista, ma mi sono ampiamente pentito della mia ingenuità, perchè ora non solo gli Stati Uniti sono una merda anche più di prima, ma tutte le politiche planetarie sono peggiori, e stanno creando danni che non andranno via dovesse risorgere una sinistra illuminista ispirata da Chomsky.

          Il mio macchiavellismo della speranza è tramontato, e ora perlomeno mi rallegro un po’ quando vedo che almeno qualche piccola cosa di sinistra emerge qua e là – durerà fino a che i movimenti per i diritti civili nasceranno anche a destra, per la più totale entropia culturale.

          • Dedication 14 Luglio 2020 at 16:36 - Reply

            La “sinistra” e’ diventata talmente di “destra” che la “destra” e’ diventata di “sinistra”.
            C’ha fatto caso?

            • Anonimo 14 Luglio 2020 at 16:50 - Reply

              Semplicistico, ma vero!
              La sinistra è con i poteri forti e si ammanta di diritti per tutti.

  4. Olo 14 Luglio 2020 at 17:44 - Reply

    Scusate se mi intrometto… volevo fare un commento allo scritto di Nat:
    Nat, secondo me, non é un errore di Staino… ma é l’artcolista di Libero che non ha capito un cazzo di quello che si sono detti.
    In fono stiamo parlando di Libero… non di un quotidiano serio.
    Il direttore di Libero é quel ex”giornalista” che dopo aver insultato 3/4 di italiani (se non di più), dice di essere vittima di reati d’opinione… cioè io non mi fiderei di Libero neanche per sapere la data del goorno.

    • Anonimo 14 Luglio 2020 at 18:18 - Reply

      Premesso che l’ex giornalista mi è (calcisticamente) simpatico. Forza Dea.
      Seriamente è vecchia la storia di sminuire le fonti per non considerare attendibile la notizia…..

      • Olo 14 Luglio 2020 at 19:21 - Reply

        Son daccordo con te, e generalmente non lo faccio. Purtroppo però su Libero e su quel cafone del suo direttore ho un’opinione del tutto diversa.

    • degiom 15 Luglio 2020 at 10:52 - Reply

      Può essere Olo, può essere verosimile la tua interpretazione.

      Oppure l’intervistato NON è Staino, ma la reincarnazione della buonanima di G.Pansa …

      Saluti

      PS Ma scusa Nat … E questo nuovo layout?

  5. Armando 14 Luglio 2020 at 20:37 - Reply

    Il fatto che spieghi la supposta assenza di satira politica con l’inclinazione all’invettiva e all’odio sottinende che siano inconciliabili con tale forma espressiva. Alla fine non è chiaro cosa ricada nella satira politica per Staino e l’intervistatore che l’ha data per estinta. Dunque sticazzi.

    Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo. (cit.)

  6. LucaS 14 Luglio 2020 at 20:37 - Reply

    Si può essere bravi vignettisti e avere idee politiche becere o peggio legate alla difesa dei propri interessi personali.

    Staino è così, c’è poco da fare, come dice la passione politica l’ha persa e aggiungerei che l’ha sostituita con la paura per la vecchiaia

    • Antonio D'Urbano 15 Luglio 2020 at 11:19 - Reply

      Staino, come sempre tutti i presunti grandi, ritiene che ” après lui, le déluge”. Non è mai successo. Tu mi diverti e mi fai pensare, sei bravo nel disegno e dunque, anche se amo il Fatto e il suo direttore quanto un dito nell…’occhio, leggo la tua vignetta per prima cosa ogni giorno.

  7. non c’è più la satira. e vedessi che mezze stagioni di merda.

  8. Beppe De Nardin 16 Luglio 2020 at 11:30 - Reply

    Il fatto è, caro Mario, che si tende a far coincidere la propria fine personale con la fine di un mondo, o magari con la fine del mondo tout court. 🙂

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