You’ve come a long way, baby
Con questo post chiudo la faccenda ‘cosciometro’ e satira sessista. Ne ha parlato chiunque, ne hanno parlato ovunque, ne hanno discusso ieri durante la trasmissione Otto e mezzo, sui social ciascuno ha detto la sua: stavolta non ho ritenuto di dover dire niente perchè chi conosce e segue il mio lavoro sa ormai come penso vada svolto, nel bene e nel male. Sono quest’anno (festeggiamo) al decimo anno di attività da quando esordii con L’Unità. Non sono immune dal fare errori, ma credo e spero che quando accadrà saprò riconoscerlo. Spiace per chi si arroga il diritto di appiccare roghi virtuali, a loro dico: Occhio, oggi bruciate me, domani bruceranno voi.
Voglio invece chiudere lasciando la parola a una donna, una ragazza, che incidentalmente è anche mia amica e collega ma che – proprio per questo – non mi ha mai risparmiato critiche. Ecco la riflessione di Virginia della Sala che ho copiato da un post su Facebook. Grazie a lei e a tutti coloro e a tutte coloro che, chi bene e chi male, chi criticandomi e chi sostentendomi, camminano comunque con me: abbiamo fatto un sacco di strada, ne faremo ancora.
Vorrei dirti quanto mi sia sentita offesa, come donna, quando la Boschi ha dato quella risposta (a Travaglio: ‘lei mi attacca in quanto donna’ – Nota di Nat). Quanto mi sento offesa ogni volta che vedo e sento le donne ricorrere all’escamotage della ‘donzella in difficoltà’ o della ‘discriminazione di genere’ (che non intendo negare, sia chiaro) per difendersi da accuse o ancora peggio per fare leva sull’ego maschile e la sensibilità femminile per i propri fini.
Prima della vignetta, ho percepito del sessismo nelle parole della sottosegretaria del mio Paese, l’ho sentita come una “porcata sessista e schifosa” fatta di fronte a milioni di donne italiane che ogni giorno in silenzio cercano di conquistarsi la parità sgomitando e con i fatti, senza lagnarsi. Non l’ho sentita lamentarsi dell’eccessiva attenzione che ultimamente i media danno ai suoi outfit e al suo aspetto, non ho sentito dire “vorrei che invece che parlare di come mi vesto si parlasse di più di ciò che faccio“.
A un’osservazione sul suo ruolo, ha risposto mettendo in mezzo la questione di genere. E per questo non ritengo la vignetta di Mario Natangelo una porcata sessista bensì solo la trasposizione grafica di come viene usato l’odierno e sacrosanto femminismo: lo si trasforma in pura apparenza, fatta di slogan vuoti da propinare quando viene meno qualsiasi tipo di altra argomentazione, un’ancora di salvataggio quando si sta per affogare. La femminilità, il diritto alla femminilità e al palesarla, giustamente, con orgoglio (è così che va letto il cosciometro di Nat e non con i parametri della chiesa cattolica) non deve diventare il mezzo per una strumentalizzazione d’emergenza. E’ invece quello che ha fatto la Boschi, non Natangelo. Questa è la vera porcata. Per giunta, sessista.
E con questo Virginia della Sala è diventata mia amica. Non su FB ma nel cuore… 🙂
[…] via You’ve come a long way, baby — natangelo […]
Niente da aggiungere!
Nat, ti seguo da qualche mese, e il tuo modo di essere irriverente mi piace. Non mi piace quest’ultima vignetta, ma non ne faccio un dramma. Magari non ti ho capito nel caso specifico. E transeat. Ciò che invece vorrei è il chiederti perché tutta quest’attenzione alla Boschi. Voglio dire, ma tu lo sai, che il parlare della Boschi non è parlare delle Banche. E tra Banche e Boschi, spiacente Nat, ma io preferirei si parlasse e ci si confrontasse sulle Banche, e su tutto ciò che queste significano (come governance, politica, affari) concentrando e rendendo esplicita l’allergia al libero mercato di questo Paese un pò disgraziato e molto gaglioffo.
Forse tu, da neofita, non sai ancora che Nat è innamorato della Boschi. O meglio: ne è spasmodicamente attratto sessualmente. Per di più non ricambiato. Quindi… 😀
E comunque le tue considerazioni (parlare della Boschi invece che parlare delle banche…) le dovresti eventualmente indirizzare ai politici ed ai giornalisti, e non a un vignettista che fa splendidamente il suo lavoro parlando esattamente di quel che gli pare. E a chi gli piace gli piace; a chi non gli piace… piacenza.. 😀
Nat, ti voglio bene, vai avanti così. Virginia della Sala ha perfettamente ragione.
https://www.dinamopress.it/news/si-vende-si-compra-proposito-brand-feminism/
Alza lo sguardo e guardati intorno, quante donne siete in quella redazione?
Le vignette di Natangelo sono brutte. Non solo quella sulla Boschi ma tutte in generale. Non si capiscono quasi mai, per capirle c’è bisogno di una spiegazione. Non è un vignettista. Disegna a caso e ci mette delle frasi che possono compiacere il suo direttore. La verità è che ha quel posto solo perchè è un uomo. Questo però in cuor tuo lo sai già. Magari non in questi termini, ma forse ti chiedi perchè abbia quel lavoro.
Non deve essere semplice essere in quella redazione. Certo la frase della Boschi è irritante ma perchè? perchè lo è per te? Siamo donne libere che vivono in un mondo in cui non c’è effettivamente più quello che chiamano Patriarcato con la P maiuscola. Pensiamo di potere accedere a tutte quello che volgiamo e non ci sono ostacoli o persone che possano dirci quello che non possiamo fare. Ma quello che sta accadendo intorno mette in luce una cosa diversa. Viviamo in quello che Carol Patema definisce “fratria”, una alleanza tra fratelli, si accordano in un alleanza di potere. Una situazione più difficile, Travaglio non ti è superiore. è tuo pari, non c’è niente che lui possa fare che tu non possa fare. In una situazione in cui maschi si alleano tra di loro, magari tronfi del loro potere e sdegnosi di qualsiasi limite perchè pensano di essere nel giusto, la reazione automatica, invisibile è quella della eliminazione di qualsiasi dissonanza o debolezza. L’affermazione della Boschi crea sicuramente uno svantaggio in quella redazione. Si perchè è ancora più difficile adesso avere intorno maschi che convinti di essere grand’uomini ignorano con arroganza l’insieme degli atteggiamenti sessisti che hanno. Si spalleggiano a vicenda. Tu dici: ” Occhio, oggi bruciate me, domani bruceranno voi.” per difendere la libertà di espressione di una vignetta che in fondo è essenzialmente brutta, fatta male. Gli schiavi d’America provavano sdegno quando uno di loro si ribellava al padrone, perchè erano convinti che le loro condizioni sarebbero peggiorate, e nel silenzio avrebbero potuto invece vivere degnamente. Hannah Arendt ha descritto una cosa simile “nella banalità del male”. Il mio è solo un consiglio. La situazione non migliorerà quando tutte le donne rimarranno in silenzio e con fatica ogni giorno in silenzio cercheranno di conquistarsi la parità sgomitando. Non ha mai funzionato così. Non c’è da difendere Natangelo ma da gioire quando qualcuna crea irritazione alla fratria che ti circonda, vuol dire che qualcosa è andata a colpire. Colpo su colpo, senza sofferenza e fatica.
Santo cielo!
%-)
Alla signora Alice sfugge un particolare fondamentale, che rappresenta tutta la questione in oggetto: la signorina Boschi ha fatto e sta facendo ‘uso strumentale’ della politica per i suoi interessi, violando un assioma sacro della Costituzione Italiana su cui ha GIURATO, come e forse anche peggio di molti UOMiNI politici italiani. La sua filippica, mi scusi la signora Alice, è su quello stesso piano, e non riguarda per nulla le colleghe di natangelo, il bersaglio è completamente sbagliato.
Non saprei, quindi in conclusione, se la signora Alice capisce o perlomeno conosce il significato della SATIRA, visto che come minimo conosce le vignette di natangelo.
Se poi alla signora non piace l’estetica della vignette di natangelo, nessuno la obbliga a guardarle, semmai nei musei italiani esistono molte opere di artisti italiani che possono soddisfarla ( ma anche nell’immenso serbatoio della fumettistica).
Nat, io vorrei più vignette sulla triste situazione dei rohingya! perchè non fai vignette sui poveri rohingya!
e delle elezioni in Nepal? vogliamo parlarne?
[ERRORE] questo commento era in risposta a RMARRO
CAra Alice,
il fatto che TU non capisca le sue vignette non vuol dire che “non si capiscano” o siano brutte.
il vittimismo di alcune donne è la cosa più controproducente al garantire la parità di genere.
tiz iano
sempre che la parità sia interessante….comunque tu in quanto donna sai bene che è così? come scrive la giornalista devono stare in silenzio, questo è producente?
Che la Boschi dica quella frase è controproducente per tutte le donne? lei rappresenta tutte le donne? non credo, lo ha detto lei in relazione a Travaglio: è così? non è così?
La vignetta ha confermato la cosa facendola diventare una questione di tutte le donne, stronzate!
Il fatto che ci siano donne che abboccano all’inganno è la cosa più spiacevole.
Comunque rimate comici… Natangelo perchè non fai una vignetta sugli uomini che sanno cosa è producente o controproducente per le donne? ( a scusa l’hai già fatta) … tu lo sai a cosa porta questa cosa vero? non sei così stupido… avere questo tipo di fan non ti aiuta a nascondere le carte…
Sulle colpe della Boschi purtroppo abbiamo perso il focus, proprio a causa di una vignetta brutta.
Certo che hai proprio il dono dellla sintesi…
Alice, ma per caso, non è che sei bionda?
Scusate ho dimenticato a chi è indirizzato il messaggio, è per le donne della redazione del fatto… Così Natangelo adesso lo sai anche tu, che usi altre donne per difenderti…
Alice
Rispetto, come tutte le altre, le opinioni che hai espresso però…
Però hai ecceduto e scomodare H. Arendt (Nazismo, Olocausto, Norimberga: questo era il contesto della sua “banalità del male”) ne è la più esplicita conferma.
Sarebbe stato assai più consono limitarsi alle prime due righe del tuo post: scrivere che la vignetta era brutta e che non ti piace la satira di Nat: non condivisibile a mio parere ma decisamente apprezzabile.
Tutto il resto, a partire dal tuo ingeneroso, assoluto, tranchant giudizio “Non è un vignettista” passando per i tuoi evidenti limiti di comprensione (TU hai bisogno di spiegazioni: il resto del mondo a quanto pare ci arriva) ingarbugliandosi tra la “fratria” e le presunte gerarchie redazionali del FQ, azzardando confronti con gli schiavi afro americani (!!) risulta superfluo, eccessivo, mal espresso.
Buone Feste, Alice.
io non capisco, tu non capisci, è il problema della comunicazione 😀
Alice, il problema è uno solo: hai criticato NAT solo perchè è maschio.
…
io non so se le donne vogliano la parità e neppure mi interessa.. ma credo fermamente nella parità tra esseri umani.
se poi ci tieni ad insistere su questa distinzione di genere fai pure. Non mi sembra che NAT lo abbia fatto in questa vignetta e, sinceramente, se lo avesse fatto: CHI SE NE FREGA.
vogliamo contare tutte le volte che si ama generalizzare sulla stupidità/ingenuità/sciocchezza/bestialità dei maschi?
guardati una puntata di peppa pig: i maschi (tutti) sono dipinti come degli scemi.
mai sentito un maschio che si lamentasse di come questo cartone animato plasmi le giovani menti dei ns bimbi? io no.
quindi ora generalizzo io: i maschi sanno dare la giusta importanza alle cose vivendo sereni. al contrario di molte donne.
“non ho sentito dire “vorrei che invece che parlare di come mi vesto si parlasse di più di ciò che faccio“.
e allora hai sentito male perchè queste cose Boschi le ha sempre dette. Quella vignetta giudica i veri o presunti comportamenti di Boschi basandosi sui centimetri della gonna e questa cosa è da talebani. Il vero o presunto uso strumentale che Boschi avrebbe fatto del femminismo sparisce davanti alla misoginia di questa vignetta. Ma perchè Natangelo non ammette la verità? Quando una donna che incidentalmente ha un bell’aspetto decide di fare il ministro anzichè la velina questa cosa a molti maschi non va giù. Tra l’altro vorrei che qualcuno mi dicesse in quale luogo istituzionale Boschi abbia indossato abiti non consoni
Paolo, tu scrivi: “Tra l’altro vorrei che qualcuno mi dicesse in quale luogo istituzionale Boschi abbia indossato abiti non consoni”, perché ovviamente, secondo te, la vignetta (una vignetta!) si giustificherebbe solo sela nostra lo avesse fatto davvero. Allora ti passo un altro spunto: Nat qualche tempo fa ci ha regalato una vignetta sul naso di Renzi che si allunga a seconda delle situazioni; questa: https://natangeloemme.wordpress.com/2017/04/14/il-cazzarometro-renziano. Forse te l’eri persa, ma ora potresti chiedere se a qualcuno risulta che il naso di Renzi si sia mai allungato in qualche occasione, istituzionale o non. E ti assicuro, sarebbe ESATTAMENTE la stessa cosa che chiedere se a qualcuno risulta che Boschi abbia mai accorciato la gonna in modo non consono.
E io, confesso, rimango davvero allibito per come tanta gente non riesca proprio a capire le logiche non logiche della satira. E confesso inoltre che mi rimane un sospetto di faziosità partigiana per la “vittima”. Faziosità in buona fede; faziosità disinteressata, probabilmente; ma faziosità.
Le vignette di Natangelo a me piacciono.
Secondo me alcune sono eccezionali.
Questa vignetta non è eccezionale ma ha un significato chiaro : l’uso strumentale che fa la Boschi del problema della discriminazione sessuale per le donne ,che è un problema serio, per attaccare la persona e non la sua affermazione o ragionamento, cosa di cui era maestro Berlusconi.
Daniele
Grazie Daniele
Alla fine mi pare da capire anche da alcuni commenti, la questione sia sempre la stessa quando si parla di comicità:
SU ALCUNE COSE NON SI PUO’ FARE BATTUTE
e ognuno ha il diritto di avanzare la proprio oggetto da difendere,
le donne, i gay, dio, la religione, i disabili, il comunismo, grillo, masha&orso…
io, ad esempio, non sopporto che si scherzi sui ragionieri!!! (è la mia professione)
arriveremo ad accettare solo barzellette sui carabinieri.
e comunque, trovo triste che si debba dire ad una persona come fare il proprio lavoro.
NAT è un vignettista. sarà libero di disegnare ciò che vuole?
non è un direttore di orchestra da liscio che fa brani su richiesta
(chiedo scusa per aver riproposto un pensiero che scrissi tempo fa in un altro commento)
Ragionieri del cazzo ❤
Satura castigat ridendo mores: la satira castiga i (cattivi) costumi ridicolizzandoli.
Se sei bravo nel tuo lavoro non puoi non attirarti gli strali di coloro di cui evidenzi i vizi.
E’ un lavoro ingrato ma qualcuno deve pur farlo, e tu Nat lo fai bene.
Dalla quantità di commenti che vanno dal sessista-fascista-assassino al sei-bravo-pero-qui-hai-esagerato si capisce che hai messo in evidenza un malcostume in cui molti, troppi, piu o meno coscientemente si sono riconosciuti.
BEN FATTO !
Essere sommerso dalle critiche non è facile da sopportare, e io ti sono grato del lavoro che fai e spero continuerai con la stessa affilata capacita di analisi e sintesi.
GRAZIE NAT.!
Brava Virginia, non avrei potuto dirlo meglio.
Virginia? Dove?
Sei sicuro Marco di essere nel post giusto?… ;-D
Parla della Virginia che ha scritto il post
La cosa peggiore è che a Otto e mezzo hanno mostrato la vignetta senza fare il nome di Nat. O mi sbaglio?
Non sbagli