Tutto brucia

Le azioni annunciate sono palliativi per “ammorbidire” l’opinione pubblica UE quando l’amministrazione USA dovrà (perché dovrà) deporre le armi. Purtroppo gli Stati Uniti non sono più l’unico motore economico del mondo. Un’azione del genere avrebbe potuto produrre effetti 30-40 anni fa, forse. Ma oggi, in un mondo in cui l’occidente – USA in primis – è sempre più deindustrializzato e dipendente da altri paese per approvvigionamenti anche essenziali, nessun paese è sufficiente a se stesso. E quindi gli Stati Uniti questa guerra non hanno speranza di “vincerla” (se è quello l’obiettivo, ma ne dubito)…
Tra l’altro, leggendo le motivazioni e le giustificazioni sui dazi, si capisce la sostanziale ignoranza e superficialità degli attuali executive USA: prendiamo l’IVA, per loro è una barriera all’ingresso delle merci estere… peccato sia una imposta sul consumo che si paga per tutti i prodotti, non solo per quelli importati. Le barriere sanitarie, poi: l’Europa importa tranquillamente carne dal Sud America, ad esempio. O pollame dal Sud America o da alcune aree dell’Asia. E questo perché quei paesi hanno accettato di assicurare il rispetto degli alti standard sanitari richiesti in Europa.
Standard che per alcune teste d’uovo a Washigton sono percepiti come barriere antiamericane. Ovviamente il fatto che i controlli sanitari sulle filiere alimentari, in America, sono a dir poco inadeguati non conta. Come non conta il fatto che le esportazioni dei prodotti che rispettano gli standard europei sono ammesse. No… loro vogliono solo essere liberi di esportare le loro porcherie qui. No grazie…