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Tutte le guerre, oggi

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Tutte le guerre, oggi – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola! 

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Falla girare!

32 Comments

  1. drantonialini 8 Marzo 2024 at 08:21 - Reply

    Eccolo il dolore della morte che obbliga a ridere.
    Che sferzata all ‘Italia che da una parte si schiera ad una delle parti in guerra( Ucraina e Netanyahu) fiancheggiando la volontà Bide’n, dall’altra si propone mediatrice di conflitti.
    Bravissimo Nat!

  2. Massimo Fattori 8 Marzo 2024 at 08:23 - Reply

    Vignetta superlativa, complimenti Nat

  3. sgrunt 8 Marzo 2024 at 08:24 - Reply

    Hai dimenticato le ragazze israeliane da Hamas….

    • drantonialini 8 Marzo 2024 at 08:42 - Reply

      Il sacerdote di una messa pre domenicale
      3 marzo ,ore 19 Chiesa principale del paese XYZ ha invitato i fedeli a pregare per gli israeliani sofferenti.
      L’affermazione , pur positiva verso gli ebrei ,è scandalosamente negativa per i palestinesi non solo di Gaza, perché incentrata a dare corda al vittimismo di un popolo , dietro il quale si scherma per annientarne un altro.

  4. Cosimo Epicoco 8 Marzo 2024 at 08:45 - Reply

    https://youtu.be/ONDymGHv_ys?si=bRMd_aBC5Tp_wNHQ. Grazie Donne! La donna è mamma! Dio ha voluto una Mamma!

  5. Alessandra 00 8 Marzo 2024 at 09:03 - Reply

    Anche per quello che hai rappresentato oggi, l’ 8 marzo non lo considero Festa.

  6. luisaintermite 8 Marzo 2024 at 09:15 - Reply

    Auguri a tutte le donne. Anche alle soldatesse israeliane che facevano il selfie con Gaza distrutta alle spalle. Ricordiamoci di tutte le donne, ma proprio tutte. Non solo oggi.

  7. Marti 8 Marzo 2024 at 09:38 - Reply

    Molto bella ❤️

  8. Bongo Fury 8 Marzo 2024 at 09:42 - Reply

    In effetti sulla nuvola c’era spazio anche per un’altra donna che dice:
    “A me il 7 ottobre quelli di Hamas”.
    E nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.

    • natangelo 8 Marzo 2024 at 10:21 - Reply

      E poi quella di “a me gli ucraini nel donbass” e poi quella di “a me i talebani in Afghanistan” e poi quella di “a me la polizia morale in Iran” e poi quella “a me xxx in yyy”. Ti senti meglio ora?

      • sgrunt 8 Marzo 2024 at 15:29 - Reply

        Certo, se si vuole andare indietro nel tempo ce ne sarebbero da citare…
        Mi sembra però che la vignetta puntasse sull’attualità e non citare le ragazze del rave e dei kibbutz violentate e uccise da Hamas mi sembra sbagliato.
        Voglio sottolineare che quello che stanno facendo ora i soldati e il governo israeliani fa orrore.

      • Zina 8 Marzo 2024 at 18:54 - Reply

        A me gli Ucraini nel Donbass ..tanto per cambiare il punto di vista unico ..

  9. Bongo Fury 8 Marzo 2024 at 10:47 - Reply

    E vabbè, scusi se mi son permesso 🥺

    • natangelo 8 Marzo 2024 at 11:30 - Reply

      Dai dai, hai capito il senso 🙂

      • Bongo Fury 8 Marzo 2024 at 11:41 - Reply

        Si, hai ragione.
        Saremmo finiti alle vittime dei nazifascisti, a quelle delle foibe ed indietro fino al ratto delle sabine.
        Però almeno per oggi nessuno ti avrebbe rotto le palle, forse 🙂

        • Cristina 8 Marzo 2024 at 23:53 - Reply

          Io sono nata l’8 marzo, ma con il passare degli anni spero sempre di più che questo giorno passi in fretta. Non mi va di festeggiare. Non so voi, ma io sono stanca di chiacchiere.

          • Alessandra 00 9 Marzo 2024 at 08:06 - Reply

            Invece tu devi festeggiare il tuo compleanno. Auguri, anche se in ritardo.

            Per quanto riguarda il resto, neanche io festeggio una “festa” nata dal fatto che un gruppo di donne è morto per difendere i loro diritti lavorativi. Semmai le commemoro, poverette.

      • Laura&già Laura 8 Marzo 2024 at 21:55 - Reply

        ❤❤❤❤❤❤❤

  10. Antonio 8 Marzo 2024 at 11:57 - Reply

    Tutto corretto ma secondo me manca una donna uccisa da hamas

    • Claudia 8 Marzo 2024 at 14:41 - Reply

      Una qualunque o hai qualche preferenza?

  11. dario-gaga@outlook.it 8 Marzo 2024 at 13:16 - Reply

    bravo

  12. pescepiera 8 Marzo 2024 at 16:16 - Reply

    È vero che oggi in Italia ai cortei del Movimento femminista “Non una di meno” le donne ebree/ israeliane non erano gradite?

    • AleArpa 8 Marzo 2024 at 16:55 - Reply

      Già, almeno secondo quanto riportato dall’Ansa…

  13. pescepiera 8 Marzo 2024 at 17:44 - Reply

    😭

  14. Matte 8 Marzo 2024 at 17:52 - Reply

    “A me sono stati”? Che roba è, una di quelle figure retoriche tipo “Ha Stato la mafia”?

    • SonOfaBit 8 Marzo 2024 at 19:05 - Reply

      E’ il traduttore automatico “Heaven3.0” che si incasina con l’ucraino 🤣

    • drantonialini 9 Marzo 2024 at 03:22 - Reply

      A (torturare) me sono stati
      A(violentare) me sono stati
      A(uccidere) me è stato mio..
      “A rompere i cabasisi a Montalbano,fu il Questore…che Catarella…”
      Nat, nel giorno della festa della donna, non ha esplicitato l’azione che ha provocato la morte di tante di noi nei luoghi di guerra.
      E si può scrivere come si parla,il giornalismo è questo e lo si legge comprendendo il senso nell’immediato.
      Non di rado, seduti sul water.

      • Alessandra 00 9 Marzo 2024 at 09:34 - Reply

        Cara Antonia, lui sotto ogni vignetta de L’Omino Bufo avrebbe scritto Che roba è

  15. Cosimo Epicoco 8 Marzo 2024 at 17:58 - Reply
  16. drantonialini 8 Marzo 2024 at 18:55 - Reply

    Nat – 5. L’avere il dono delle emozioni e dei sentimenti, può diventare un dolore intollerabile a fronte di una perdita affettiva. In questi momenti bisogna diventare l’amico più importante (capace di consolare) di se stessi.
    Il dolore bruciante però cauterizza la ferita che si chiude prima.
    Viceversa come madre sarei irreparabilmente
    sconvolta,se mi fosse venuto meno un figlio, ed è così per la maggior parte delle madri.

  17. Alessandra 00 8 Marzo 2024 at 18:58 - Reply

    “a me sono stati”
    “a me mi hanno fatto fuori” o più corretto
    “Io sono stata uccisa”
    che senso ha, noi che veniamo qui, mettere sempre i puntini sulle i?
    Se gli artisti seguissero sempre le regole grammaticali o la perfetta rappresentazione figurativa, che Arte sarebbe?
    Anche l’arte della satira si prende le sue libertà e meno male!

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