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A volte ritornano

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A volte ritornano – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!

#Napolitano #giorgionapolitano Il Fatto Quotidiano  #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo

by |Published On: 24 Settembre 2023|Categorie: satira, vignetta|tag = |37 Commenti on A volte ritornano|

Falla girare!

37 Comments

  1. Noc Noc 24 Settembre 2023 at 12:43 - Reply

    Bella vignetta, un po’ tenera e un po’ cattiva. Voto 10.

  2. Cosimo Epicoco 24 Settembre 2023 at 12:43 - Reply

    Dio mio Nat! Il fazzoletto intorno al viso dei defunti, da bambino mi terrorizzava! Comunque la vignetta è assai bella e delicata! Voto vignetta 110/lode bacio accademico e menzione.

  3. Cosimo Epicoco 24 Settembre 2023 at 12:47 - Reply

    Guardando meglio la vignetta, mi ricorda vagamente la eduardiana commedia: “Napoli milionaria.”

    • Laura 24 Settembre 2023 at 13:58 - Reply

      Verissimo. Stessa impressione

  4. frankie tabella 24 Settembre 2023 at 12:57 - Reply

    A me la nonna del Pomata in Febbre da cavallo…bella comunque.Chissá se la Gioggia esprimerá due parole di cordoglio oggi.O dobbiamo aspettare la solita cazzata di Gianbruno?

  5. Francesco Volponi 24 Settembre 2023 at 13:01 - Reply

    Giambruno non dice cazzate, ma cose diversamente intelligenti.

    • Lorenzo 24 Settembre 2023 at 13:30 - Reply

      Imparzialithahahahahha

    • Nicola Nonni 24 Settembre 2023 at 20:32 - Reply

      gelosia? vabbè, volpino…..dai…

  6. AntoniaVanblog 24 Settembre 2023 at 13:06 - Reply

    Vuoi dire che anche gli atei colore zelenski,possono resuscitare se i vivi li reclamano ,per una ragione o per un’altra? Ma questa è una rivelazione ! E quanti ce ne vogliono perché funzioni?

  7. Mario Angelo 🌳🌹 24 Settembre 2023 at 13:17 - Reply

    Natangelo va avanti a testa bassa e non si cura di intuzzare le buone istituzioni umane come RISPETTARE chi è passato all’altro mondo. Così per il Berlusconi,così per il Napolitano morto l’altro ieri. Il Mario Natangelo può raggranellare qualche migliaio di Euro e meritarsi qualche centinaio di Buuh: per la scarsezza della sua coscienza irreverente,derisoria e stolta! 🖐️

    • Francesco Volponi 24 Settembre 2023 at 13:50 - Reply

      Bravo, insegna alla gente come si sta al mondo, perbacco!

      • Nicola Nonni 24 Settembre 2023 at 20:35 - Reply

        volpetti, apprezzo il per bacco. meno la coniugazione del verbo. ma giustamente,come ha vergato, accetta insegnamenti…

        • Francesco Volponi 25 Settembre 2023 at 09:27 - Reply

          Li accetto sempre, ma solo da chi me li può dare, e tu non sei fra questi.

    • Alessandra 00 24 Settembre 2023 at 14:22 - Reply

      Non ho capito, secondo questo commento Nat non ha avuto rispetto dei personaggi rammentati?
      A me pare proprio il contrario! Nat ha sempre molto rispetto per il trapasso. Anche dei più loschi figuri!
      Fin troppo rispetto, ma credo sia giusto così.
      (se poi ho interpretato male il commento, mi zittisco)

  8. Lorenzo 24 Settembre 2023 at 13:32 - Reply

    Molto carina Nat, quel “vabbuò” ci sta proprio bene.
    Poi, come ho già detto, io non l’ho conosciuto come figura politica ma da quello che ho sentito era una persona molto gentile (in contesto familiare intendo)

  9. Franco Bertolotti 24 Settembre 2023 at 13:41 - Reply

    B R A VO !!!!!!!non commento ma voto 16 la vignetta

  10. Alessandra 00 24 Settembre 2023 at 14:01 - Reply

    Tranquillo Pres, ora è tempo di riposare… in pace.

  11. Luisa 24 Settembre 2023 at 14:20 - Reply

    E chi glielo fa fare? Ora riposa in pace, dopo aver vissuto intensamente. 🙏

  12. Luke 24 Settembre 2023 at 17:54 - Reply

    Addio e grazie per tutto il pesce (anche quello padulo…)
    ci ritroveremo al ristorante alla fine dell’universo…

    • Luke 24 Settembre 2023 at 17:55 - Reply

      mi correggo…
      al termine dell’universo…

      • SonOfaBit 24 Settembre 2023 at 18:36 - Reply

        42
        ( quello padulo non era l’uccello ? 😂😂)

        • Luke 24 Settembre 2023 at 20:30 - Reply

          Uccelli o pesci caro SOaB
          A seconda delle circostanze…
          Ma la sostanza rimane solidamente minacciosa

  13. Nicola Nonni 24 Settembre 2023 at 18:40 - Reply

    buonanima, grazie di tutto. anche per il “mezzo” bis. vada pure. condoglianze di prammatica.

  14. Estiqaatsi 24 Settembre 2023 at 23:58 - Reply

    Il Peggiorista
    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ci vuole un gran talento a fare il parlamentare per 70 anni, il presidente della Repubblica per nove, il presidente della Camera per 5, il ministro dell’Interno per 2 senza mai azzeccarne una. Quindi Napolitano di talento ne aveva da vendere. Fascista fino alla Liberazione e poi comunista, nel 1956 esalta l’Armata Rossa che soffoca nel sangue la rivolta di Budapest, anzi libera l’Ungheria dal “caos” e dalla “controrivoluzione” e “salva la pace nel mondo”. Plaude al Pcus che esilia Solzenicyn. Partecipa all’espulsione dei dissidenti del manifesto, critici sull’invasione della Cecoslovacchia. Poi diventa il “comunista preferito” di Kissinger, ma anche della Fininvest. Capo della destra Pci (i “miglioristi”, detti “piglioristi” per le loro arti prensili), fa la guerra a Berlinguer che osa porre la “questione morale” e chiamare Craxi col suo nome: “gangster”. Nel ‘92, quando i gangster finiscono sotto inchiesta, è presidente della Camera e legge in aula la lettera del socialista Moroni, suicidatosi perché coinvolto in Tangentopoli, fiancheggiando l’assalto degli impuniti a Mani Pulite.
    Nel 2006, dopo un passaggio al Viminale sanza infamia e sanza lode, diventa presidente della Repubblica. E inizia a impicciarsi dappertutto in barba alla Costituzione. Come racconterà il ministro Padoa Schioppa, mette i bastoni fra le ruote al Prodi 2 in nome della prima missione della sua presidenza: le larghe intese con B. (il leader Pd Veltroni gli va dietro e si brucia subito). La seconda è l’attacco a tutti i magistrati che indagano sul potere: Woodcock, De Magistris, Robledo, Forleo e i pm di Palermo che hanno scoperto la trattativa Stato-mafia, trascinati alla Consulta perchè intercettando Mancino si sono imbattuti nella sua sacra Voce. Moniti, pressioni e sanzioni tramite il Csm, ringraziamenti ai procuratori che sterilizzano le indagini scomode (come Bruti Liberati sul caso Expo) e interventi a gamba tesa contro chi non lo farebbe mai (come quello che blocca il Csm perché non nomini Lo Forte a Palermo). Al terzo governo B. la dà sempre vinta, firmando tutte le leggi vergogna (tranne il decreto Englaro). E quando il Caimano ne fa una giusta opponendosi all’attacco Nato in Libia, lo costringe a intrupparsi. Lo salva pure dalla sfiducia dei finiani, rinviandola di due mesi e dandogli tempo di comprare i “responsabili”. Lo scaricherà solo quando lo farà l’establishment nazionale e internazionale. Intanto scava trincee contro i 5Stelle che minacciano l’Ancien Régime di cui è santo patrono e imbalsamatore. “Boom dei 5Stelle? Non vedo nessun boom”, esclama stizzito ai loro primi successi. Va bene ‘sta democrazia; ma, se il popolo non obbedisce, si abolisce il popolo.
    Nel 2011 B. si arrende allo spread e agli scandali e lui, per scongiurare le elezioni, architetta il governo tecnico di Monti, che fa pagare la crisi ai più deboli. Crede di aver salvato l’establishment, invece nel 2013 il M5S balza da zero al 25,5%, alla pari col Pd di Bersani, che prima di Monti aveva la vittoria in tasca. Napolitano dà il meglio di sé: dopo aver giurato per mesi che mai si farà rieleggere, briga per il bis per sbarrare la strada a Rodotà, candidato di Grillo, Vendola e base dem (occupy Pd di Schlein) e a Prodi (impallinato dai franchi tiratori che, per sua maggior gloria, uccidono pure Bersani): due presidenti che rispetterebbero gli elettori benedicendo un governo di cambiamento M5S-Pd-Sel. Incontra B. per garantirsene l’appoggio, si fa rieleggere da Pd, FI e Centro e crea in laboratorio il governo Letta con i partiti che han perso le elezioni per tener fuori chi le ha vinte. Un altro golpe bianco, ma pure miope: all’opposizione ci sono M5S, Lega e FdI: i partiti che vinceranno le elezioni dal 2018 al 2022. Mentre i giudici di Palermo distruggono le sue intercettazioni, lui commissaria le Camere con un discorso della corona mai visto prima in una Repubblica parlamentare: la sua presidenza bis sarà a tempo (ma la Costituzione parla di 7 anni) e “a condizione” (che i partiti che l’han rieletto formino il governo e riformino la Costituzione che ha giurato di difendere per ben due volte).
    Però il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: dopo tre mesi B. viene condannato in Cassazione e deve lasciare il Parlamento per la Severino. Lui gli dà pubblicamente le istruzioni per ottenere una grazia incostituzionale, che gli promette in segreto se lascerà il Senato prima di venirne cacciato: tutto purché FI tenga in piedi Letta. Ma FI se ne va col suo leader pregiudicato: altri intrighi per far nascere il Ncd coi cinque ministri forzisti imbullonati alla poltrona. Letta comunque va a casa nel febbraio 2014, cacciato da Renzi che ha vinto le primarie Pd all’insegna della “rottamazione”. Napolitano cambia cavallo e provvede subito a formattare il Rignanese per la restaurazione. Dalla lista dei ministri, piena di impresentabili, depenna l’unico buono: Gratteri (non sia mai che faccia funzionare la Giustizia). E impone a Renzi la sua vera fissazione: la riforma costituzionale per verticalizzare vieppiù il potere, come chiedono i poteri finanziari italiani e internazionali. Renzi esegue e ci rimane stecchito, entrando di diritto nel Comitato Vittime di Napolitano insieme a Prodi, Veltroni, Letta, Bersani, Fini e Monti. Re Giorgio si dimette nel 2015, giusto in tempo per perdersi i boom dei 5Stelle alle Comunali del 2016 a Roma e Torino e alle Politiche del 2018. Con tutto quello che ha fatto per loro.

  15. Estiqaatsi 24 Settembre 2023 at 23:58 - Reply

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ci vuole un gran talento a fare il parlamentare per 70 anni, il presidente della Repubblica per nove, il presidente della Camera per 5, il ministro dell’Interno per 2 senza mai azzeccarne una. Quindi Napolitano di talento ne aveva da vendere. Fascista fino alla Liberazione e poi comunista, nel 1956 esalta l’Armata Rossa che soffoca nel sangue la rivolta di Budapest, anzi libera l’Ungheria dal “caos” e dalla “controrivoluzione” e “salva la pace nel mondo”. Plaude al Pcus che esilia Solzenicyn. Partecipa all’espulsione dei dissidenti del manifesto, critici sull’invasione della Cecoslovacchia. Poi diventa il “comunista preferito” di Kissinger, ma anche della Fininvest. Capo della destra Pci (i “miglioristi”, detti “piglioristi” per le loro arti prensili), fa la guerra a Berlinguer che osa porre la “questione morale” e chiamare Craxi col suo nome: “gangster”. Nel ‘92, quando i gangster finiscono sotto inchiesta, è presidente della Camera e legge in aula la lettera del socialista Moroni, suicidatosi perché coinvolto in Tangentopoli, fiancheggiando l’assalto degli impuniti a Mani Pulite.

    Nel 2006, dopo un passaggio al Viminale sanza infamia e sanza lode, diventa presidente della Repubblica. E inizia a impicciarsi dappertutto in barba alla Costituzione. Come racconterà il ministro Padoa Schioppa, mette i bastoni fra le ruote al Prodi 2 in nome della prima missione della sua presidenza: le larghe intese con B. (il leader Pd Veltroni gli va dietro e si brucia subito). La seconda è l’attacco a tutti i magistrati che indagano sul potere: Woodcock, De Magistris, Robledo, Forleo e i pm di Palermo che hanno scoperto la trattativa Stato-mafia, trascinati alla Consulta perchè intercettando Mancino si sono imbattuti nella sua sacra Voce. Moniti, pressioni e sanzioni tramite il Csm, ringraziamenti ai procuratori che sterilizzano le indagini scomode (come Bruti Liberati sul caso Expo) e interventi a gamba tesa contro chi non lo farebbe mai (come quello che blocca il Csm perché non nomini Lo Forte a Palermo). Al terzo governo B. la dà sempre vinta, firmando tutte le leggi vergogna (tranne il decreto Englaro). E quando il Caimano ne fa una giusta opponendosi all’attacco Nato in Libia, lo costringe a intrupparsi. Lo salva pure dalla sfiducia dei finiani, rinviandola di due mesi e dandogli tempo di comprare i “responsabili”. Lo scaricherà solo quando lo farà l’establishment nazionale e internazionale. Intanto scava trincee contro i 5Stelle che minacciano l’Ancien Régime di cui è santo patrono e imbalsamatore. “Boom dei 5Stelle? Non vedo nessun boom”, esclama stizzito ai loro primi successi. Va bene ‘sta democrazia; ma, se il popolo non obbedisce, si abolisce il popolo.

    Nel 2011 B. si arrende allo spread e agli scandali e lui, per scongiurare le elezioni, architetta il governo tecnico di Monti, che fa pagare la crisi ai più deboli. Crede di aver salvato l’establishment, invece nel 2013 il M5S balza da zero al 25,5%, alla pari col Pd di Bersani, che prima di Monti aveva la vittoria in tasca. Napolitano dà il meglio di sé: dopo aver giurato per mesi che mai si farà rieleggere, briga per il bis per sbarrare la strada a Rodotà, candidato di Grillo, Vendola e base dem (occupy Pd di Schlein) e a Prodi (impallinato dai franchi tiratori che, per sua maggior gloria, uccidono pure Bersani): due presidenti che rispetterebbero gli elettori benedicendo un governo di cambiamento M5S-Pd-Sel. Incontra B. per garantirsene l’appoggio, si fa rieleggere da Pd, FI e Centro e crea in laboratorio il governo Letta con i partiti che han perso le elezioni per tener fuori chi le ha vinte. Un altro golpe bianco, ma pure miope: all’opposizione ci sono M5S, Lega e FdI: i partiti che vinceranno le elezioni dal 2018 al 2022. Mentre i giudici di Palermo distruggono le sue intercettazioni, lui commissaria le Camere con un discorso della corona mai visto prima in una Repubblica parlamentare: la sua presidenza bis sarà a tempo (ma la Costituzione parla di 7 anni) e “a condizione” (che i partiti che l’han rieletto formino il governo e riformino la Costituzione che ha giurato di difendere per ben due volte).

    Però il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: dopo tre mesi B. viene condannato in Cassazione e deve lasciare il Parlamento per la Severino. Lui gli dà pubblicamente le istruzioni per ottenere una grazia incostituzionale, che gli promette in segreto se lascerà il Senato prima di venirne cacciato: tutto purché FI tenga in piedi Letta. Ma FI se ne va col suo leader pregiudicato: altri intrighi per far nascere il Ncd coi cinque ministri forzisti imbullonati alla poltrona. Letta comunque va a casa nel febbraio 2014, cacciato da Renzi che ha vinto le primarie Pd all’insegna della “rottamazione”. Napolitano cambia cavallo e provvede subito a formattare il Rignanese per la restaurazione. Dalla lista dei ministri, piena di impresentabili, depenna l’unico buono: Gratteri (non sia mai che faccia funzionare la Giustizia). E impone a Renzi la sua vera fissazione: la riforma costituzionale per verticalizzare vieppiù il potere, come chiedono i poteri finanziari italiani e internazionali. Renzi esegue e ci rimane stecchito, entrando di diritto nel Comitato Vittime di Napolitano insieme a Prodi, Veltroni, Letta, Bersani, Fini e Monti. Re Giorgio si dimette nel 2015, giusto in tempo per perdersi i boom dei 5Stelle alle Comunali del 2016 a Roma e Torino e alle Politiche del 2018. Con tutto quello che ha fatto per loro.

  16. Estiqaatsi 25 Settembre 2023 at 00:12 - Reply

    Pompe funebri

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano). “Napolitano, addio al Presidente che amava l’Europa”, “Fu ‘costretto’ alla rielezione”, “Un liberale tra le file del Pci, colto e convinto europeista”, “Protagonista dei valori dell’Occidente”, “Noi collaboratori al lavoro con lui e mai ‘per’ lui”, “Napolitano, quelle lacrime di solitudine” (Repubblica, 23 e 24.9). “Un comunista ‘atarassico’. Capì per primo la fine di un’epoca”, “La religione laica dello Stato e quelle risate strappate a Obama”, “Preparato ed elegante in Brioni finì per conquistare Yale”, “Con Napolitano, ‘l’atarassico’ il giorno dell’elezione” (Corriere della sera, 23 e 24.9). “Grazie, Presidente”, “Con te finisce un’epoca”, “Un uomo nato per le istituzioni”, “Il grande italiano che difese la memoria”, “Il migliorista che innovò il Pci” (Stampa, 23.9). “Il garantista amante del dialogo” (Messaggero, 23.9), “Napolitano, vita di un grande presidente. Storia del grande comunista che salvò l’Italia” (Foglio, 23.9). “L’ultimo colosso del Pci” (Unità, 23.9),“Il Riformista” (Il Riformista, 23.9). Era un bel presidente, un apostolo, un santo!

    • Bongo 25 Settembre 2023 at 08:36 - Reply

      Bravo Estiqaatsi, ottimo lavoro.
      Ma d’altronde cosa aspettarsi dai giornalisti italiani ?
      Quando Berlusconi è morto lo hanno messo sugli altari mentre fino al giorno prima lo trattavano da testa di bip.
      Questa storia che uno stronzo quando muore diventa rispettabile mi ha sempre fatto ridere.
      L’unico che non ha smesso di perculare Silvio è stato Nat, meno male che Mario c’è.

      • Dedication 25 Settembre 2023 at 09:59 - Reply

        Berlusconi vale 300 napolicoso

        • Ma.Co.Da. 25 Settembre 2023 at 10:10 - Reply

          E senza Napolitano firmatutto, con Alfano portacarte, Berlusconi da tempo sarebbe caduto nell’oblio. Dimenticare i particolari del passato? Ottima metodologia propagandistica.

  17. Noc Noc 25 Settembre 2023 at 07:08 - Reply

    Esticatsi tenevi già pronto il “coccodrillo”?
    O lo hai fatto in questi 2 giorni?

  18. Noc Noc 25 Settembre 2023 at 08:15 - Reply

    È un articolo di Travaglio?
    Azz!

  19. Davide 25 Settembre 2023 at 08:43 - Reply

    TI prego! fai la vignetta degli immigrati che sopravvivono al viaggio della morte e trovano Meloni che all’arrivo gli chiede 5000€, e uno degli immigrati in fila dice…”quasi quasi era meglio se morivamo prima…” O una cosa simile, vedi tu!! <3

  20. Noc Noc 25 Settembre 2023 at 09:02 - Reply

    Dicono che stanno applicando una direttiva europea.
    Sarà vero?

  21. Estiqaatsi 25 Settembre 2023 at 09:07 - Reply

    Comunque il “caro presidente” continuerà ad incidere sul Bilancio dello Stato anche dopo la sua morte.

    Studi di settore portati avanti dalla stampa nazionale informano che il capitolo “riversibilità dei vitalizi” pagati dalla Camera e dal Senato costa annualmente ai contribuenti euro 40 milioni.
    L’entità e le modalità di pagamento di questi pagamenti sono stabiliti dal “Regolamento per il trattamento previdenziale dei deputati”. Questo regolamento stabilisce che il vitalizio del parlamentare vada al coniuge superstite (nella misura del 60%, più 20% per ogni figlio), oppure in mancanza di vedovi ai figli superstiti, oppure in mancanza di prole a fratelli e sorelle “che risultino fiscalmente a carico del deputato deceduto”.

    Questo regolamento, tradotto in parole semplici dice che il vitalizio dei politici non si spegne mai e va avanti da padre a figli e da figli a nipoti e da nipoti a zii e da zii a cugini all’ infinito. Un’inchiesta giornalistica parla della suocera di Veltroni, la figlia di Cossutta, il parente stretto di Crocetta e tutti uniti a succhiare il vitalizio del parente “onorevole”.

    Vitalizi a pioggia, anche dopo la morte si registrano in tutte le regioni d’Italia
    Mogli, mariti, figli e fratelli, per anni o decenni campano con il vitalizio del “caro estinto”. Molto si parla del caso della signora Anna Maria Cacciola, figlia di Natale Cacciola., messinese che si candidò all’assemblea sicula con il partito Monarchico, anno 1947. Da oltre 41 anni la figlia del defunto riscuote l’assegno di riversibilità.

    Dopo questi fatti e misfatti che dire? La riversibilità vitalizia dei politici ha sette vite mentre quella pensionistica dei comuni mortali non dura che il tempo di un soffio.

    Così è, tutto il resto è fuffa.

  22. Ma.Co.Da. 25 Settembre 2023 at 09:08 - Reply

    Noooooo! Tornare no! Dovesse ricominciare a piangere o a monitare (emettere i suoi moniti).

  23. Cosimo Epicoco 25 Settembre 2023 at 09:20 - Reply

    Esti: Elisabetta 2 prendeva per se 40 mila sterline all’anno,ma era elegante nei modi e assai simpatica oltre a far guadagnare lo stato tra tazzine con il suo volto cambi della guardia e quant’altro! Pensa la rabbia di pagare lo stipendio all’inutile (da sempre) Sgarbi! Per esempio.

  24. frankie tabella 25 Settembre 2023 at 13:04 - Reply

    I miglioristi erano tutti così,cuore a sinistra ma…mooolto liberisti alla bisogna.E difatti apprezzava,al contrario di Berlinguer, Craxi.Limitandosi a stimattizzare le ballerine i nani egli avanzi di balera che lo circondavano.Non stupisca quindi l’atteggiamento verso il Cainano…

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