Benvenuti, ma non pisciate sui tavoli
Curo questo blog da dodici (edit: quattordici) anni, ma in modo serio da – forse – cinque o sei.
Lo considero uno spazio importantissimo per il mio lavoro, tanto quanto lo sono i social network.
Anzi: i social vanno e vengono (e bannano e censurano), questo spazio invece rimane e qui resto libero.
Perciò nel 2020 ho deciso di lasciare i temi free di wordpress e investire. Ho cercato (tramite questo stesso sito) un professionista che 1) conoscesse il mio lavoro e 2) potesse mettere in piedi una struttura adatta ad esso. Ho incontrato così Diego (Favaretto), bravissimo web developer: abbiamo lavorato insieme e insieme abbiamo pensato questo sito. Volevo che fosse come un bar in cui gli avventori potessero gustarsi serenamente una vignetta, standosene in silenzio o discutendo tra loro. Un posto piacevole e tranquillo in cui i lettori potessero godere del mio lavoro e io trarre profitto dal loro contributo, i loro commenti e anche le loro (pure accese) discussioni.
Diego ha fatto un ottimo e bellissimo lavoro e questo lavoro è sotto gli occhi di tutti già da un paio d’anni.
Intanto, la community è cresciuta esponenzialmente: evviva! Moltissimi sono solo lettori regolari che vengono, vedono che c’è, e vanno via. Molti altri amano scrivermi cosa pensano del mio lavoro in un commento. Tutto molto bello. Poi, purtroppo, la situazione è degenerata.
Nei commenti hanno iniziato a nascere discussioni sterili e personali infinite, condite da offese e polemiche inutili. Roba nella quale io non riuscivo in nessun modo a capire non dico chi avesse ragione o torto ma almeno di che cazzo stessero parlando. Persone incapaci di godere di uno spazio libero: hanno iniziato a spegnere le cicche nelle piante, a scrivere sui muri, a mettere i piedi sui tavoli. Insomma, sarò brusco: uno schifo. Ho perso il piacere di leggere cosa scrivessero i miei ospiti così come molti ospiti semplicemente ignoravano il mio lavoro e litigavano tra di loro chiamando poi me in causa come arbitro di non so quale discussione. Questo bar era diventato un bordello.
Conclusione: la politica nei commenti è cambiata drasticamente e così resterà. Chi vuole commentare deve registrarsi a wordpress.
Questo forse non arginerà troll o polemisti, ma almeno farà una scrematura. E io mi ripropongo di intervenire con durezza e sul nascere semmai le cose dovessero degenerare ancora.
Preferisco che i post abbiano magari solo 5 commenti. Ma che siano commenti di persone che rispettino il mio lavoro, rispettino gli altri commentatori e rispettino questo spazio.
Concordo.
Spero invece che si argineranno i troll.
Lo scopriremo più presto di quanto credi.
Se la memoria non mi inganna, la situazione ha cominciato a degenerare ai tempi della vignetta del “war criminal”, quella in stile Charlie Hebdo.
Era l’epoca in cui chiunque non sostenesse la tesi del “pazzo”, e ricordava che non esistono i buoni e i cattivi, veniva aggredito.
Quindi, vedremo cosa succede alla prossima vignetta “politica”, che vada contro le idee del mainstream.
Tempo addietro, su un altro argomento, sostenevo che qualsiasi sistema, senza un controllo prima o poi degenera.
Fui trollato anche su questo, nonostante fosse una cosa nota, specialmente in ambito ingegneristico.
Questo blog ha dimostrato che avevo ragione.
Ma devo dire che nessuno è innocente.
Tutti ci siamo fatti prendere la mano, sotto le provocazioni dei troll, ma anche da soli.
E chi dice il contrario mente.
Nessuno è innocente.
Vero.
Siamo tutti un branco di deficienti.
Ci è stata data una seconda possibilità, vediamo di non sprecarla.
Vero.
Però al di là delle nostre manchevolezze, innegabili, mi viene da riflettere sul
“ma anche da soli” di Turiddu, innegabile anche quello.
Forse abbiamo meno strumenti di decodifica e filtro di quanti vorremmo,
e la dinamica “social network” evidenzia impietosamente questo limite.
anche il mio bit nel mio cervello puó assumere solo due stati : mi ritengo intelligente quindi sarei “della parte sana della community” oppure mi ritengo stupido e quindi sarei “un pisciatore di tavoli” … faccio introspezione chiedendo aiuto … https://youtu.be/WGQ7JZRZ65M
Armando Armando, davvero pensi che cambiando il nick non ti si riconosca?
Per non farti riconoscere dovresti smettere di essere fastidioso, cioè te.
E comunque si , il tuo è trolling, se n’è accorto anche Nat.
1) discorso privo di senso
2) risentimento sui termini
3) tentativo di passare da vittima
4) link inutile
5) tentativo di trovare una formula, dopo che gli è stato ripetuto che deve capirlo da solo.
6) poca fantasia nella scelta del nuovo nick, con l’aggravante dell’ennesimo richiamo alla cosa che non gli va giù.
Dài Armando, puoi fare di meglio.
Ecco. Altra cosa da non fare: basta accapigliarsi per questioni personali.
Sperèm!
Si, davvero, era diventato illeggibile.
Felice di registrarmi per non perdere il privilegio di (raramente) postare un complimento o una battuta qua dove lo spunto viene fornito dai disegnetti di uno simpatico ed arguto, che a volte si dimentica persino di fare il cinico e lascia trasparire il proprio lato romantico
Mi rileggo e trovo questo post molto duro ma necessario, e mi conforta leggere che la parte sana della community è d’accordo con me. Impegniamoci tutti (tradotto: datemi una mano) a rendere questo spazio uno spazio di confronto sano. Vi abbraccio e grazie per essere qui.
Ho scarsa fiducia nella natura umana.
Ma ripeto: sperèm!
Lo trovo molto vero e realista.
Un sano confronto di idee è sempre benvenuto e costruttivo.
E aiuta anche a valorizzare il tuo lavoro.
Sterili polemiche sul nulla invece rischiano di sminuirlo e di fargli perdere credibilità non per quello che dici e scrivi ma per la pochezza dei contenuti dei commenti che sviano l’attenzione dal punto focale.
Sono indinniato!!1! Anche tu hai fatto la legge anti rave. Ma chi ti paca?! Quelli del Sim!1!!
Non si può ravvisare durezza nell’aspirazione che ha un autore di satira professionista di dedicare il tempo ad attività più gratificanti che fare da moderatore o nel desiderare uno spazio di confronto sano.
Proprio per questo la cortesia di offrire una guida, che chiarisca quale sia il comportamento che la parte sana della community sia tenuta ad osservare per mostrare rispetto, potrebbe ridurre le questioni lasciate all’arbitrarietà dei singoli e costituire un modo concreto per aiutare a realizzare i propositi dichiarati nel post di spiegazioni.
devo davvero spiegarti io come comportarti? hai davvero bisogno di questo?
Nat, le community hanno linee guida e non le danno per scontate perché esistono concezioni diverse del rispetto. Lasciare certe questioni indefinite le subordina all’arbitrio dei singoli che potrebbero avere concezioni diverse e diventano causa di attrito.
😦😨😰😱😭
Si può certo dire che anche le costituzioni spiegano “come comportarsi”, senza però stare a sottilizzare su chi ne avrà davvero bisogno.
Armando forse non ti è chiaro il concetto: plàcati.
Non mi è chiaro se tu voglia fare polemica e non mi pare di aver messo in discussione le tue preferenze. Quello che ho fatto è non presumere che esista un solo modo di convivere ed ho proposto che sia il tuo a essere di esempio in questo spazio.
Avrei dovuto forse ritenere che la cortesia di una risposta sulla possibilità di linee guida non possa in alcun modo interessare nessun altro?
MA!!!
Stai trollando il padrone di casa???
quale parte di quello che ho scritto sarebbe “trollare”, specie se paragonato al tuo commento?
Guarda, non ho idea di come spiegartelo, giuro!
A me certe cose sembrano ovvie, ma forse sono strana io eh?
Credere che tu e Nat concordereste al 100% su cosa sia poco rispettoso in ogni occasione che si presenti non dimostra affatto che sarebbe così. Peraltro l’autoreferenzialità di «certe cose» (che ti sembra ovvia) è proprio quello a cui linee guida di terze parti (Nat) consentirebbero di ovviare.
Tranquilla, sei normale.
Grazie Armando per avere dato esempio pratico di cosa non fare e come non farlo: non avrei saputo spiegarlo meglio.
Il discorso è chiuso.
Sono diventato scemo nel tentare di accedere passando per wordpress (a cui non ero iscritto) ma infine ce l’ho fatta. Anche se non so esattamente come abbia fatto. Comunque sono d’accordo con la nuova linea: spazio per le persone civili e vadano a scalmanarsi altrove i forsennati.
W Nat, sempre!
Ciao. Valter
Una volta, il grandissimo Luciano De Crescenzo conduceva una trasmissione simil-quark intitolato “Bit – Storie di computer”, in cui illustrava il neonato mondo dell’informatica divenuto ormai per tutti.
E nel voler sottolineare la differenza che c’è tra un cervello e uno stupido esecutore di algoritmi, disse:
“I computer saranno veramente intelligenti solo quando capiranno la differenza tra quando scherzo e quando dico sul serio”.
Ecco.
L’intelligenza, dal latino inter-legere, cioè leggere dentro, non si basa su regole e algoritmi.
Chi vuole intendere intenda, e tutti gli altri in camper.
Appunto.
👍
ecchime, mannaggia però!
pazienza, mauro