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Siam pronti alla morte

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Siam pronti alla morte – La mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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by |Published On: 31 Marzo 2022|Categorie: satira, vignetta|tag = , , |19 Commenti on Siam pronti alla morte|

Falla girare!

19 Comments

  1. degiom 31 Marzo 2022 at 12:26 - Reply

    Ehi Nat!

    Scusa, ma mi corre l’obbligo di segnalare che la vignetta odierna attiene assai più alla cronaca che non alla satira …

    Fotografa infatti esattamente, precisamente, pedestremente quanto avvenuto ieri: è sufficiente sostituire il tuo avatar dai capelli turchini con Conte ed il coro dei leader (che sono stati lievemente più moderati nei toni) con il redivivo “lurch” sallusti, che proprio con il termine “disertore” ha apostrofato in prima pagina sul quotidiano da lui diretto (peraltro satirico; a sua insaputa) l’ex PdC.

    • Dedication 1 Aprile 2022 at 10:02 - Reply

      Non capisco caro d.

      Tu mi sembravi (ovvimente posso sbagliarmi) piuttosto russofobo, o, se vuoi, piuttosto incline ad accusare la parte russa del conflitto e voler pertanto difendere l’Ucraina.
      Ora se i Russi (o il governo russo) sono cattivi e dopo l’Ucraina potrebbero attaccare ovunque come pensi di difenderti?
      E come vorresti aiutare l’Ucraina a difendersi dai russi, senza armi?

      Mandiamo il PD e il M5S in russia sperando che abbiano lo stesso effetto distrutivo che hanno avuti in Italia? Non credo funzioni, i russi non penso siano cosi’ cretini da votarli.
      Mandiamo Saviano tipo arma di sfracellamento di coglioni di massa?
      O il signor Ferragni perche’ affoghi grande madre russia nelle sua lacrime di coccodrillo?

      La strateGGia mi pare confusa.

      Un saluto.

      • degiom 1 Aprile 2022 at 12:48 - Reply

        Ehi D!

        Dai su, non fare offesa alla tua intelligenza …

        In primis io NON sono affatto russofobo: molto semplicemente, pur tenendo in debito conto tutta la storia, le vicende pregresse nei 30 anni di indipendenza ucraina (e sottolineo TUTTA, non singoli episodi, che potrebbero avvalorare posizioni pro o contro entrambi) dal 24 febbraio è in corso una invasione armata (non certo una “operazione militare speciale”) della Russia nei confronti dell’Ucraina, un Paese indipendente, con una giovane, fragile democrazia (e tutti i difetti che comporta, tale configurazione politica) …

        Secondariamente, preso atto che gli ucraini, a differenza di quanto pensava lo zar di santa madre russia, NON hanno steso il tappeto rosso e atteso festanti l’ingresso delle sue truppe a Kiev, sventolando bandiere rosso-bianco-blu, ma hanno predisposto una resistenza feroce di contrasto all’invasore, sono del tutto favorevole al supporto armato di chi è stato invaso …

        Last but not least (nel merito): “strategia confusa” la posizione di Conte? Ma dai!
        E’ veramente insulso far finta di non comprendere o peggio correlare e confondere due temi che NIENTE hanno a che vedere l’uno con l’altro.
        Più chiaro di così non avrebbe potuto essere: l’ho sentito più volte, in tutte le sedi, istituzionali e non, ribadire che lui e i 5s (di cui me ne batte assai poco, in verità) sono più che FAVOREVOLI al supporto militare agli ucraini, senza se e senza ma, come si suol dire.

        Ciò che ha messo in discussione non è manco la quota del 2% (aumento frutto di un emendamento di fdi, che NULLA aveva a che vedere con l’invio delle armi in Ucraina) del PIL da raggiungere (a fronte dell’attuale 1,41%) e da utilizzare per l’ammodernamento del nostro apparato militare; è solamente la gradualità, la tempistica che il governo italiano intendeva stabilire per arrivarci: entro il 2024 supermario, entro il 2028 (credo sia l’ultima realise) per Conte.

        Per strumentale che possa essere la sua mossa, sostenere che vi siano attualmente ben altre gravissime priorità di spesa (e non mi dilungo nello snocciolare l’elenco: puoi tranquillamente costruirtelo da solo) in questo derelitto, disastrato Paese, diciamo che non mi pare una bestemmia …

        That’s all folks

  2. Cosimo Epicoco 31 Marzo 2022 at 12:39 - Reply

    Natangelo! Che ci fai li! Tu sei un vignettista! Che ne puoi sapere del bene del Paese! Poi dice che uno si butta a destra! Voto 10+

  3. Paolo Serra 31 Marzo 2022 at 13:04 - Reply

    Anatema su di te, disertore! … Io li lascerei soli e sotto il sole con l’elmetto in testa, ma il problema è che la cassa ce l’hanno loro. Non so se sentirmi disertore pure io o rapinato da quelli con l’elmetto. Mi sa tutte e due le cose.

    • Luciano botti 31 Marzo 2022 at 13:10 - Reply

      Vedendo Letta in mezzo alla ghégna mi sorge un dubbio atroce: ma e’ la carica di segretario PD che rincollionisce o la stessa ê riservata ai rincollioniti? Aiutatemi, non ci dormo più la notte

  4. am42wp 31 Marzo 2022 at 13:09 - Reply

    In tutti gli articoli letti sui giornali, e anche in questa vignetta, manca sempre il contesto. Contesto: l’ Italia attualmente spende lo 1,6% del PIL in armi, ed è vincolata a portare questa spesa al 2% entro il 2024, per un accordo preso con gli altri membri NATO nel 2014. Recentemente Conte ha detto “aumenteremo le spese entro il 2028” e poi Draghi lo ha convocato e Conte è parzialmente rientrato; questo non perché Draghi lo abbia trattato da “disertore”, ma perché gli ha spiegato come stanno le cose. Poi possiamo passare mesi a discutere se quei soldi non sarebbero spesi meglio in sanità e istruzione e ricerca, però cmq resta il fatto che entro due anni ci siamo impegnati a spenderli in armi — e non è stato Draghi a deciderlo.

    Riferimenti:
    https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_112964.htm
    e nella fattispecie

    «Allies whose current proportion of GDP spent on defence is below this level will: […] aim to move towards the 2% guideline within a decade with a view to meeting their NATO Capability Targets and filling NATO’s capability shortfalls.»

    • am42wp 31 Marzo 2022 at 13:14 - Reply

      Riportati i fatti, aggiungo il mio commento personale. Questa decisione è stata presa anni fa: perché coloro che sono contro all’acquisto di armi non hanno protestato in questi anni? Trovo assurdo che nessuno abbia protestato in questi anni, quando ci potevamo illudere di non aver bisogno di un esercito ; e che invece alcuni elementi politici si scoprano “contro le armi” ora che Putin ha dimostrato di essere pronto da un mmomento all’altro a invadere territori europei e raderli al suolo a suon di bombe.

    • Armando 31 Marzo 2022 at 13:56 - Reply

      La Russia ha preferito un’invasione “invece di usare fondi per il rilancio dopo il coviddì”, tiene l’Europa sotto ricatto per la fornitura energetica e sotto la minaccia di armi nucleari, ci sono degli impegni…

      …ma come non risultano “notizie di obiezioni” (cfr gatekeeping) sembra scarseggino spiegazioni che illustrino sulla base di quali ragionamenti sia stato fissato il valore del 2% in funzione del PIL e non un altro valore o un altro criterio.

      • Turiddu Von Wasselvitz 31 Marzo 2022 at 14:32 - Reply

        L’avranno fissato con la stessa logica del 3% dello sforamento PIL: ci sarà stato un paese che dicendo 2 è stato accettato, e allora diciamo 2 anche noi.

  5. Armando 31 Marzo 2022 at 13:29 - Reply

    Solo adesso in Germania stanno valutando le conseguenze di una politica energetica pluridecennale che invece di diversificare li ha resi vulnerabili ai ricatti energetici della Russia ed i suo gas a buon mercato (moooooolto allettante).

    Dunque che aspettano i vari Megadirettori a non badare a spese ed a pubblicare analisi dettagliate di consulenti qualificati invece di andare al risparmio raccattando striminzite interviste di opinione (aggratis) di generali o no?

    A disegnare delle Z sulle case di chi obietta all’escalation militare del proprio paese o a fare discorsi minacciando di sputare via tutti i dissidenti ci pensano già quelli rimbecilliti da Putin…

    https://www.lastampa.it/esteri/2022/03/18/news/guerra_ucrainarussia_putin_e_quel_linguaggio_nazista_sputeremo_via_i_traditori_della_patria_-2876239/

    • Edoardo Carminati 31 Marzo 2022 at 16:29 - Reply

      Il discorso viene da lontano.
      All’epoca era sembrata una buona idea: intrattenere rapporti commerciali stretti e importanti diminuisce il rischio di conflitti.
      Per un pò ha funzionato, e continuerebbe a funzionare visto che dal punto di vista economico è una totale idiozia questa guerra, ma visto che da quelle parti la democrazia latita e non c’è paura di perdere il potere, siamo in questa situazione…

  6. Maria Grazia 31 Marzo 2022 at 13:34 - Reply

    Giusto per precisare: come movimento nonviolento è una vita che protestiamo contro le spese militari, materiale che, se va bene, non serve a nulla ma ha un’obsolescenza altissima. Qualche volta la stampa ci da un filo di interesse, tipo su gli F35, che non funzionano ma paghiamo….e poi in una guerra vera come questa funziona meglio il sabotaggio.
    Ma continuiamo a pagare e dobbiamo sentire una cosa di sinistra da Conte….

    • am42wp 31 Marzo 2022 at 15:39 - Reply

      Cara Maria Grazie, sono vicino ai movimenti che perseguono la pace; invece sono critico per chi (come Conte, e non solo lui) quando è al Governo aumenta le spese militari di un miliardo e poi due anni dopo invece dice che non vanno aumentate.

      • Edoardo Carminati 31 Marzo 2022 at 16:26 - Reply

        A me non stupisce per niente…irrita parecchio, ma non stupisce…

  7. Conte Valerian 31 Marzo 2022 at 14:33 - Reply

    Siamo italiani, siamo scemi, che vuoi pretendere di più?

  8. Armando 31 Marzo 2022 at 16:30 - Reply

    Il PIL della Russia è paragonabile a quello dell’Italia e quello della Cina è paragonabile a quello della Zona Euro [cfr wikipedia Stati_per_PIL_(nominale)]

    Quanto spendono militarmente tali stati in %PIL? La Russia il 4.3% e la Cina l’1.7%
    https://data.worldbank.org/indicator/MS.MIL.XPND.GD.ZS

    Gli investimenti per mettere in sicurezza le forniture energetiche dovrebbero essere annoverati tra le spese strategiche dal punto di vista militare visto che in caso di conflitti le fonti di approvvigionamento energetico sarebbero obiettivi la cui vulnerabilità impedirebbe persino l’autodifesa.

    Esistono fonti energetiche non facilmente vulnerabili in caso di conflitto?

    In Ucrania si paventa costantemente il disastro nucleare quando le centrali atomiche sono bersagliate, le navi che trasportano GNL possono essere affondate, gli oleodotti/gasdotti possono essere demoliti…

  9. Per Elisa 31 Marzo 2022 at 18:34 - Reply

    Tutti i Paesi Nato si sono impegnati già nel 2014 a raggiungere entro il 2024 una spesa della Difesa pari almeno al 2% del Pil.
    Il 6 settembre 2021 Angelo Panebianco scriveva sul Corriere l’articolo, su un tema allora di pressante attualità (curiosamente prima dell’invasione dell’Ucraina), “Europa, la difesa militare comune è un’esigenza politica”.

    All’epoca i bastian contrari obiettavano che gli Eurocorps, esistenti già dall’ultimo decennio dello scorso secolo, non si erano affatto sostituiti alle difese nazionali ma costituivano una spesa aggiuntiva che gravava già e il cui eventuale potenziamento sarebbe gravato ulteriormente a danno delle politiche di coesione. Qualcuno ricordava l’alto debito pubblico e l’esigenza di recuperare terreno in altri settori (l’educativo e il sanitario, in primis)

    Poi si poteva aggiungere altra obiezione, che c’è percentuale di Pil e percentuale di Pil e c’è “fucile” e “fucile”, ricordando la quasi-imposizione di acquistare “problematici” quanto onerosi f-35 oppure, come fece l’Espresso il 19 marzo 2015 (https://espresso.repubblica.it/attualita/2015/03/19/news/a-vercelli-la-base-militare-con-tremila-carri-armati-1.204774), che in un deposito in Piemonte giace “la più grande concentrazione di tank del mondo”.
    E ciò mentre, a dar credito a tal “globalist”, articolo del 23 marzo 2021 (world/2021/03/23/svolta-tecnologica-per-la-gran-bretagna-tagliati-10mila-soldati-per-investire-su-droni-e-hi-tech/), per gli inglesi ciò che contava erano i mezzi più degli uomini: “In un esercizio di guerra urbana l’anno scorso in California, dicono i britannici, quasi 100 marines inglesi hanno sconfitto 1.500 delle loro controparti statunitensi grazie all’aiuto delle nuove dotazioni hi-tech.”

    Poi la Russia ha invaso l’Ucraina.
    E persino chi, compagno (dei suoi compagni) ed amico (dei suoi amici), non si è mai curato del suo condominio, o del suo quartiere, o delle periferie umane della sua città (tanto c’è la Caritas, tanto c’è S. Egidio), ha sentito palpitare il suo cuore per Kiev.

    p. E. ( Isoardi )

  10. Charlie 1 Aprile 2022 at 14:12 - Reply

    Quel bam bam a ritmo sulla scrivania ahahah bellissimo

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