Le meglio vignette de I Peggio Stronzi – puntata 2
Le meglio vignette de I Peggio Stronzi – introduzione
A fine settembre 2021 ho dato alle stampe un libro dal pretenzioso titolo “i peggio stronzi – la mia guerra quotidiana tra satira, giornalismo e politica” (Piemme editore) (lo trovate in tutte le librerie e se non avete librerie nei dintorni anche a questo link su amazon). Non si tratta di un libro disegnato ma di un libro (non so in che altro modo definirlo) ‘scritto‘: in pratica, non c’è nemmeno una vignetta, un’immagine, un santino, uno scarabocchio. Niente! Parole dietro parole su parole.
Nelle 230 pagine date alle stampe spesso descrivo vignette, anche non mie, che sarebbe stato utile al lettore poter vedere stampate. Quindi ho pensato di raccoglierle ora qui: una gallery a puntate – capitolo per capitolo – di tutte le vignette di cui racconto nel libro. Così da aiutare chi lo ha letto e magari far venire voglia di leggerlo a chi ancora non lo ha fatto.
Ancora due parole sul libro: non è un libro che si è fatto molti amici, com’era prevedibile quando cucini un polpettone avvelenato in cui non si salva nessuno (nemmeno io stesso, credo). Per cui se avete letto il libro e vi è piaciuto fate passaparola, lasciate recensioni in giro (qui su amazon, se volete), regalatelo per natale a chi vi sta simpatico o vi sta sul culo. Io non ci guadagno niente, sia chiaro: le mie quote sulle vendite sono francamente ridicole nè campo con i libri. No. Facciamolo per guastare il natale alla gente.
E, adesso, via alla gallery. Potrete trovare tutte le puntate, via via che saranno caricate, a questo link.
Un’avvertenza importante: questa raccolta è per chi ha letto o sta leggendo il libro, per gli altri può risultare difficile cogliere il filo che lega le vignette tra loro. Altra avvertenza, per i lettori: molti lamentano che nella versione kindle le note al testo – che andrebbero lette “contestualmente al testo” e sono la parte più importante del libro – sono spostate alla fine di ogni capitolo, rendendone difficile la lettura. Regolatevi.
Puntata 2 – Parigi è sempre Parigi
Dopo il primo capitolo ambientato nell’Egitto di Al Sisi, nel secondo capitolo (dal titolo ammiccante ai giovani “charlie fa surf”) ci spostiamo a Parigi. Forse se non avete letto il libro questo cambiare scenari può sembrare un giro del mondo alla “che fine ha fatto Carmen Sandiego?” ma non è propriamente così e leggendo il testo vedrete che tutto ha un senso. Questo capitolo è la prima parte in assoluto che io abbia scritto del libro. Per intenderci, quella che ho scritto quando l’editor mi ha detto “Prova a buttare giù qualcosa e mandacela” e io sono andato nel panico. Infatti credo che il capitolo sia molto diverso dagli altri, che hanno grossomodo una struttura simile. Infatti non sono riuscito ad estrapolare un singolo cattivo a cui dedicare la gallery (cosa che negli altri capitoli è più evidente). Nel testo si intrecciano molti personaggi, diverse cause giudiziarie e svariati piani temporali tra il 2015 fino a un velocissimo flash-forward nel 2020 e spero di essere riuscito a tenere il filo di tutte le storie. Questo significa anche che sono molte le vignette e le illustrazioni di cui racconto. Eccovi le principali.
Tutto parte da qui: la pagina di vignette su Maometto pubblicata dal quotidiano danese Jyllands-posten.
Altro che giornale anti-islam: la vignetta ‘blasfema’ pubblicata da Charlie Hebdo nel 2012.
Auguri: la vignetta tristemente ‘profetica’ disegnata da Charb nel gennaio del 2015.
Solidali ma non esageriamo: La copertina di solidarietà di Topolino, mai pubblicata.
E quella che l’ha sostituita.
“Tutto è perdonato”: La copertina del numero 1178 di Charlie Hebdo, il primo dopo la strage.
L’amatriciana: la mia vignetta pubblicata da Il Fatto Quotidiano il 25 agosto 2016.
Le vignette di Charlie Hebdo: La vignetta pubblicata da Charlie Hebdo dopo il terremoto che ha distrutto Amatrice.
La vignetta con cui CH risponde alle polemiche sul primo cartoon.
Le cose buone: La mia vignetta sul sindaco di Amatrice, con la risposta del sindaco.
Si riparte: Il numero 1179 di Charlie Hebdo.
Io e Charlie: la dedica che mi ha fatto George Wolinski nel 2010 (sotto si vede una nota che mi ha mandato Catherine Meurisse su una cartolina di Charlie Hebdo.
Nel secondo capitolo in 26 pagine ci sono ben 51 note. La nota più importante è sicuramente la 51 mentre la mia nota preferita è la nota 15, la più saggia è la nota 23. Il reportage di cui parlo nella nota 32 potete leggerlo a questo link. Per leggere il breve reportage di cui parlo nella nota 44, pubblicato da Il Fatto Quotidiano il 22 marzo 2017 con il titolo “In piazza con i novax” (ah, quanto ero avanti…), potete cliccare questo link.
Bene, questo dovrebbe essere tutto, se ho dimenticato qualcosa scrivetemelo nei commenti. Nella prossima puntata, le vignette del terzo capitolo dal promettente titolo “Morto che vota“.
Ciccio… Ho ordinato il libro (e anche quello del Padella, per non sbagliarmi) e domani vado a ritirarli…
Per quanto riguarda me puoi anche smettere di promuoverlo!!! 🙂
a maggior ragione perchè hai ordinato il libro (con due mesi di ritardo…) ti piacerà poter avere tutte le vignette visibili su un’unica pagina
Invece a me sta venendo voglia di rileggerlo… per vedere se dici il vero sulle note ecc. Ecc.