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Una nuova incredibile pagina del Diario dello Stupore

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Una nuova pagina del mio incredibile Diario dello stupore
#micheleserra #natangelo
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Falla girare!

10 Comments

  1. Anonimo 21 Aprile 2018 at 14:49 - Reply

    Sticazzi sempre a Serra, ma anche a Sgarbi, Sallusti e Saviano.

  2. Bongo 21 Aprile 2018 at 15:30 - Reply

    Mi permetto di dissentire e ti invito alla lettura completa dell’Amaca in questione, che non è quella che ti saresti “delibato oggi” ma di quella di ieri, che probabilmente non hai letto e pertanto ti allego (è breve, no fear) :

    “Tocca dire una cosa sgradevole, a proposito degli episodi di intimidazione di alunni contro professori. Sgradevole ma necessaria. Non è nei licei classici o scientifici, è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore, e lo è per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di educazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole è direttamente proporzionale al ceto sociale di provenienza. Cosa che da un lato ci inchioda alla struttura fortemente classista e conservatrice della nostra società (vanno al liceo i figli di quelli che avevano fatto il liceo), dall’altro lato ci costringe a prendere atto della menzogna demagogica insita nel concetto stesso di “populismo”.
    Il populismo è prima di tutto un’operazione consolatoria, perché evita di prendere coscienza della subalternità sociale e della debolezza culturale dei ceti popolari. Il popolo è più debole della borghesia, e quando è violento è perché cerca di mascherare la propria debolezza, come i ragazzini tracotanti e imbarazzanti che fanno la voce grossa con i professori per imitazione di padri e madri ignoranti, aggressivi, impreparati alla vita. Che di questa ignoranza, di questa aggressività, di questa mala educación, di questo disprezzo per le regole si sia fatto un titolo di vanto è un danno atroce inferto ai poveri: che oggi come ieri continuano a riempire le carceri e i riformatori.”

    A me pare che queste siano pensieri e parole di sinistra, o no ? E mi pare che mai come in questi tempi sia necessario uno sguardo lucido con un’ottica socialista (parola dimenticata e sconosciuta all’attuale sinistra) su una società ogni giorno più classista e iniqua.

    • natangelo 21 Aprile 2018 at 19:13 - Reply

      L’ho letta.
      L’ho letta oggi (non ho detto che è di oggi).
      Resto della mia idea.

    • legion47 21 Aprile 2018 at 20:06 - Reply

      Caro lei, non sono pensieri di sinistra, sono pensieri tipici dei radicl chic, dei gauche au caviar con la puzza sotto il naso, che eliminerebbero il suffragio universale in quanto il popolo è bue. Ergo i bovini dovono seguire il dotto pastore e semplicemente accettarne le decisioni, in quanto basate su una cultura e una morale “superiore”. L’assunto povero=bullo è falso. Come vittima di bullismo le dico che i figli di papà erano crudeli e violenti come quelli di ceti disagiati. Concordo in pieno con nat.

  3. Zebubo 22 Aprile 2018 at 09:37 - Reply

    A me sembra sullo stile di Michele Serra si sia depositata una patina di snobismo indelebile che agisce a prescindere dal contenuto dei suoi pezzi.
    Un giornalista (scrittore?) vittima del suo stile può scrivere quello che vuole, ma non ha più il potere di convincere. E per “stile” non c’è bisogno di pensare a Flaubert, basta una serie di clichés in cui si cala la propria persona (ammiccamenti continui al pubblico “di sinistra”, “noi siamo quelli intelligenti”, “noi siamo i buoni”, “noi siamo quelli autoironici perché perdiamo sempre e restiamo di sinistra”, “a noi i soldi ci fanno schifo”, più tutto l’armamentario fabiofaziesco, di cui Serra è non a caso un autore).

  4. Zebubo 22 Aprile 2018 at 09:43 - Reply

    Pensate alla “Terrazza” di Ettore Scola, o alla scena sulla terrazza (evidente allusione) nella “Grande Bellezza” in cui Jep Gambardella fa a pezzi la vanagloria classista della “scrittrice” organica. La situazione, mutatis mutandis (Serra non è l’ultimo dei cojones), un po’ è quella.

  5. ricco&spietato 22 Aprile 2018 at 11:00 - Reply

    t’ha già risposto: io snob? io? maddeché, allora pure cernicevskij. più o meno. almeno, questo ho capito io.

    • natangelo 23 Aprile 2018 at 13:27 - Reply

      il tono della sua risposta è stato grossomodo questo

  6. Titino il moderato 22 Aprile 2018 at 14:06 - Reply

    Dal mio personale diario dello stupore: la vera notizia è che qualcuno legge ancora Michele Serra. Poffarbacco, da non credersi

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