Chiedimi perchè corro

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corsaDa sei anni ogni mattina, mi sveglio e vado a correre. Corro per circa un’ora e mezza e in quell’ora e mezza respiro, prendo luce (spesso anche pioggia e freddo), pompo sangue, penso alle mie cose o a niente, pulisco le testine del lettore che ho nella testa: mentre il corpo corre, la mente si riallinea. lo scorso ottobre mi è scoppiato un polmone mentre correvo: Mi ha fatto un male terribile per qualche settimana ma la cosa che più mi ha fatto soffrire è stato non aver potuto correre per tre mesi. Da gennaio ho potuto riprendere, meglio di prima perchè intanto avevo smesso di fumare. Ecco: forse correre mi salva un po’ ogni giorno. Oggi, con la quarantena, c’è chi si lamenta di chi corre dicendo tipo “vaffanculo, è davvero necessario che andiate a correre?”. Sì, per me è necessario. Finché non nuoccio a me stesso o agli altri, finchè non me lo vietano, lo farò perchè sì, mi è necessario. Come mangiare, bere, dormire. Come per altri fumare o, boh, il caffè o lo zucchero, come i social o le serie tv o leggere le notizie o anche un libro. Come voi che poi in altri tempi dite: “Ma chi te lo fa fare di andare a correre tutti i giorni?” oppure “Vorrei farlo anche io! Dove la trovi la forza?”. Ecco come faccio: finché non me lo vietano un medico o un decreto, all’alba io metto le scarpe da corsa e infilo le cuffie e corro e vaffanculo.
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