Che tajo, Tajani

Immagino tu ti riferisca a Arsène Heitz, l’ideatore del vessillo europeo. In realtà lui affermava di essere devoto anche di suor Laboure’, la suora che ebbe la visione della Madonna poi rappresentata nella Medaglia Miracolosa, e di cui Heitz sosteneva di conoscere la storia. Peccato però che la suora non abbia mai parlato di stelle, come racconta lei stessa nelle sue memorie, tantomeno di numeri. E la Madonna che lei sosteneva di aver visto reggeva un globo d’oro all’altezza del cuore. Poi cambiò versione probabilmente perché entrò in conflitto con il suo padre confessore Jean-Marie Aladel il quale, detto per inciso, non le credeva neanche un po’ e non avrebbe assolutamente dato seguito alla cosa se non fosse intervenuto l’arcivescovo di Parigi, un teopoliticante molto più politicante che teo.. Quindi la Madonna a braccia aperte che si vede nella medaglia è il frutto di un compromesso per accontentare l’idea più ‘normale’ che padre Aladel aveva della Madonna (praticamente gli hanno fatto vincere una tigna per avere il suo nullaosta al conio della Medaglia).

E così, una fregatura dopo l’altra, anche Heitz probabilmente non vedeva l’ora di tirare la sua, nella fattispecie alla commissione giudicatrice dei bozzetti per realizzare il vessillo europeo, e decise di raccontare alla suddetta commissione, forse per timore di urtarne l’indirizzo laico, che il suo bozzetto era ispirato ad una serie di tradizioni laiche e religiose che avevano fatto la storia del nostro continente e che trovavano espressione nella ricorrenza del numero 12.
Poi, non so come né perché (—) fra tutti i 12 decise di dare la priorità alle tribù d’Israele e di ammantare del nobile velo mariano la sua opera.

PS ah, uno di questi ’12’ si riferiva ai fasci littori della Roma monarchica.
Mi sorge un dubbio: ma non è che il ministro volpino ha voluto dire una cosa per un’altra?