Oggi Gaza, ieri…
Oggi Gaza, ieri… – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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Oggi Gaza, ieri… – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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❤️
Purtroppo la storia si ripete, eccome!
Il ciuffo biondo intanto non la smette di sparare cazzate, dopo Gaza resort e i cani e i gatti mangiati dai migranti c’è la storia dei condom inviati dagli USA in Mozambico e bloccati da Trump perché credeva fossero utilizzati da Hamas per fabbricare bombe. Ma chi gli passa le informazioni si assicura che lui le capisca? In che mani siamo 😰
Ma infatti è tutta colpa di Pocahontas, oltre che di Colombo.
Doveva lasciarli al loro destino.
Niente giorno del ringraziamento (bel ringraziamento) e niente americani.
Nat, ti apprezzo tantissimo e non è la prima volta che lo scrivo. Ma questa vignetta mi ha un po’ deluso: perpetua il “mito” di Colombo responsabile di tutti i mali di cui hanno sofferto i popoli amerindi. Mito che in America sta portando ad un revisionismo radicale da ignoranti illetterati, a cui si contrappone una massa di ignoranti illetterati ancora più radicali, chi rispondono a istanze sacrosante con un razzismo becero, sobillato dagli eccessi delle controparti!
Sai bene che la storia, negli anni che vanno dal 1492 al 1520, è molto complessa e a tratti oscura. Sicuramente Colombo non è andato in lì con fini pacifici, anzi… ma il genocidio e la distruzione dei popoli e delle culture precolombiane sono stati la conseguenza di comportamenti di altri, a partire da Cortez e da Pizarro. E anche in questo caso sto semplificando tantissimo: banalizzare la storia non aiuta a comprenderla. Anzi, aiuta a rafforzare approcci radicali che non risolvono i problemi. La stessa cosa nel caso di Israele e Palestina: sbaglia chi dice che con la creazione dello stato ebraico e stata data “un terra senza popolo ad un popolo senza terra”; sbaglia chi straparla di “popolo palestinese”, che nella storia non è mai esistito. Quelli che oggi si identificano come palestinesi, fino a 70 anni fa volevano essere egiziani, giordani, siriano. Non desideravano avere uno stato tutto loro. Solo dopo la guerra del 67 hanno capito che nessuno avrebbe combattuto per liberarli… e quindi si è affermata la causa di uno stato palestinese. Ma quella soluzione non è percorribile: troppo l’odio e troppi i morti.
Ma sai, una vignetta non è un saggio storico. È un’iperbole, una caricatura, una semplificazione per sottolineare qualche stortura
Corsi e ricorsi antistorici.
Quando un’era ,in questo caso postmoderna, giunge a
permettere a capi di Stato di individuare il proprio futuro economico a discapito dei territori,risorse, culture, di altri Stati, anche annientandoli, giova ricordare che Roma, pur diventando il più esteso impero dei tempi della sua fondazione,annetteva territori,tollerava religioni e lingue diverse,concedeva cittadinanza secondo requisiti acquisibili e, soprattutto,consentiva la fusione delle culture dei paesi occupati amministrando cariche e territori con regole giuridiche orali fondamentali e riconosciute anche dai popoli sottomessi.
E’ un’evidente circostanza di fatto contraddittoria al ruolo di Membro dell’Assemblea parlamentare della Nato appena conferito ad Israele.
Quantomeno,poiché sembra preludere il prosieguo a garantire a Netanyahu protezione dal biasimo mondiale,e, qualora deportasse gli ultimi mille palestinesi, la Nato potrebbe fargli un embarghino sulla fornitura del tessuto di nylon necessario per i lettini da spiaggia.
Eh sì, infatti i palestinesi erano felicissimi durante la nakba di andare nei campi profughi sotto le tende al freddo o sotto il sole cocente in Giordania e in Libano, era la loro massima aspirazione nel 1948. Non volevano un loro stato e anche adesso muoiono dal desiderio di lasciare Gaza e di andare affanculo in qualche posto di merda, un posto che Trump ha definito tanto bello da cui non vorranno più tornare. Peccato che anche Gesù Cristo 2000 anni fa stava in Palestina ed era palestinese. Forse Nat conosce la storia per questo si permette di fare vignette che qualcuno definisce sbagliate ma io definirei scomode per chi conosce la storia letta sul Bignami
Non voglio aprire una discussione inutile. Voglio solo dire che ho avuto la fortuna e il piacere di studiare la storia tutta la via e puntualizzare un paio di cose.
Non ho mai scritto che gli abitanti della Palestina fossero felici di essere cacciati dalle proprie case, nel ’48. Né ho scritto che oggi sarebbero contenti di essere forzati a lasciare Gaza. Ho solo detto che di popolo palestinese e di Stato palestinese si è cominciato a parlare da qualche decennio, dopo sconvolgimenti sociopolitici che hanno reso sostanzialmente impraticabile una soluzione diversa dalla creazione di due Stati, che resta comunque non percorribile, purtroppo. 1) nessuno Stato arabo aveva e ha la forza di cacciare Israele dai territori che ha conquistato con la forza. 2) nessuno Stato arabo può permettersi di ospitare nei suoi confini (anche se questi includessero Cisgiordania e Gaza) 5 milioni e mezzo di palestinesi che oramai si sentono cittadini di uno Stato loro e fra i quali vi sono numerosi elementi radicalizzati. Insomma: ad oggi una soluzione percorribile, diversa dall’obbligare con la forza una delle parti a rinunciare alle sue istanza (senza con questo, però, cancellare tutto l’odio che si è generato e che porterebbe sempre a scontri futuri), non esiste.
Le discussioni, se fatte con rispetto ed educazione, non sono mai inutili, in qualche modo fanno riflettere, ti fanno vedere le cose da diversi punti di vista e per questo arricchiscono il pensiero. Io penso che se volessero tutti collaborare rinunciando a certe testarde convinzioni qualcosa di piu’ umano e vivibile si potrebbe trovare. E’ che non c’e’ nessuna volonta’ da parte di nessuno, non solo dei due attori protagonisti ma neppure di tutti i comprimari e delle comparse, che anzi spesso invece di aiutare affossano
Ok. Per completare la trilogia sui debosciati manca la vignetta del futuro.
Qualcosa tipo il finale del film Il Pianeta Delle Scimmie
Domani l’Italia.
Caduta (finalmente) in mano ai comunisti sarà adeguatamente bonificata e resa resort.
Comunque a proposito di Storia, se potete recuperate la puntata del programma di Aldo Cazzullo su la 7 sull’impresa di Cristoforo Colombo. Puntata molto bella.
Pocahontas.
L’esempio perfetto del detto “se cent’anni vuoi campare, i fatti tuoi ti devi fare”.
È morta di tisi a Londra poco più che ventenne.
E ha permesso la morte di tutti i nativi.
Mi viene in mente una battuta pronunciata da Groucho in un vecchio Dylan Dog: Nel 1492 Colombo scoprì l’America. Avrebbe dovuto ricoprirla subito, ci saremmo risparmiati un sacco di brutti film.
Non c’entra niente, lo so, ma mi è subito tornata in testa.
Il vero Groucho Marx naturalmente non avrebbe mai detto questa frase, eppure mi hai fatto ricordare che ha firmato una perla di cinema antimilitarista, “La guerra lampo dei fratelli Marx” 1933.
Oggi il film è meno famoso de “Il grande dittatore ” di Charlie Chaplin, ma è attualissimo, infatti un sacco di americani fioccano a guardarlo e commentarlo su internet.
La scena dello specchio è un capolavoro comico.