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Il lieto fine

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Questa è la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola.
Vi ricordo che oggi alle 18:30 sono a Catania nel giardino della Biblioteca Navarria Crifò insieme al giornalista Roman Henry Clarke per parlare di Cenere, il mio ultimo libro. Se volete prenotare la vostra copia contattate la libreria Catania Libri al numero num 0959890486

by |Published On: 22 Giugno 2024|Categorie: satira, vignetta|tag = |21 Commenti on Il lieto fine|

Falla girare!

21 Comments

  1. Cosimo Epicoco 22 Giugno 2024 at 13:31 - Reply

    Caino?! Dov’è tuo fratello? 🌹

  2. luisaintermite 22 Giugno 2024 at 14:02 - Reply

    Che tristezza. Questa storia mi ha stracciato il cuore. E anche le altre morti sul lavoro do questi giorni, anche un ragazzo di 18 anni

  3. Alessandra 00 22 Giugno 2024 at 14:37 - Reply

    Non solo fai tutt’Italia in lungo e largo, ma trovi anche la concentrazione per disegnare una tavola così bella e straziante. Grazie davvero.

  4. Marco 22 Giugno 2024 at 15:19 - Reply

    Quando si è al super e si cerca il costo più conveniente – anche per i pelati o la “pummarola” – importano e si contano solo i nostri soldi?
    Si considerano i lucrosi guadagni della GDO fatti speculando sulle spalle dei lavoratori spesso irregolari, come nel caso?
    Si considera chi li sfrutta in ogni modo, compresi i «caporali» (a parte il bruttissimo termine utilizzato per definire chi è solamente uno sfruttatore)?
    — Oppure siamo pure noi parte principale del problema? —

    • Claudia 22 Giugno 2024 at 15:27 - Reply

      Hai ragione, noi siamo una considerevole parte del problema. Io, nel mio piccolo, cercherò di comprare sempre più spesso frutta e verdura al mercato rionale

      • PiLuk 22 Giugno 2024 at 18:36 - Reply

        Nei mercati rionali c’è la stessa merce che trovi nei supermercati.

      • Titty Drew 23 Giugno 2024 at 10:25 - Reply

        Questa l’aveva detta anche Bart Simpson: “se uno perde una gamba, la gamba va in paradiso ad aspettarti?”

  5. Cristina 22 Giugno 2024 at 16:08 - Reply

    Grazie Nat. Gli infortuni sul lavoro sono tragedie immense, quasi sempre evitabili. E tutti noi possiamo contribuire in tal senso. Ma ciò che è successo dopo l’infortunio di questo bracciante indiano è difficile anche da immaginare, viste la violenza e il disprezzo per un essere umano che il datore di lavoro ha dimostrato. E mi sembra di capire che non è neppure in carcere….

  6. marfongriss 22 Giugno 2024 at 16:32 - Reply

    in risposta a Claudia – 22 giu
    Ritengo che il problema sia ormai irrisolvibile:
    la GDO è imperante e, per molteplici problemi riguardanti praticamente tutti, non rimediabile, a meno di ingaggiare una inconcludente guerra ai “mulini a vento”, cosa che oltre che velleitaria mi appare men che probabile.
    Rimane la coscienza nostra di noi contribuenti unita a una equa, giusta redistruzione dei redditi – stabilita con ordinamento statuale – cosa irrisolta da anni, decenni, forse secoli, non dipendente solo… a mio avviso (forse…), dalla forma di governo, sia esso di destra – centro – sinistra.

    — Notando che altri usano il nome “marco”, invero comune, per le mie men che sporadiche apparizioni adotterò, da ora, marfongriss

    • Laura&già Laura 23 Giugno 2024 at 10:19 - Reply

      Non ci sono parole. Dovrebbero esserci invece i fatti. Arresto, condanna e detenzione per i responsabili e una vera sorveglianza e prevenzione di questi incidenti. Poi parafrasando Manzoni, uno , se non ha umanità, non se la può dare, ma spetterebbe alla legge obbligarlo a rispettare legge e diritti dei lavoratori.

  7. drantonialini 22 Giugno 2024 at 16:58 - Reply

    Sono ancora sconvolta da quello che non è stato fatto per salvare la vita a Singh e da coloro che non hanno voluto farlo.
    Escludendo tra questi il 118 che non è riuscito a stabilizzarlo,come necessario, prima di trasportarlo.
    Orrore e vergogna li ho provati solo per la morte
    di Alfredino Rampi caduto dentro un pozzo artesiano asciutto ,a sei anni.13 giugno 1981
    Non mi sembra di vivere in un Paese civile.La morte di Singh nei TG è stata sempre seguita dalla rapina in villa Baggio,poi ,di seguito, tutte le altre morti di operai prevalenti nel settore agricolo alimentare.
    Al mattino alle 3 ,in Kenia, si andava nella savana a sorprendere con la camera le leonesse che tornavano nel branco per portare al leone parti di animali appena uccisi .
    Questa bestialità mi sembra comprensibile ed organizzata..Primitiva ma organizzata.
    Basta inoltre non essere Dikdik.

    • drantonialini 22 Giugno 2024 at 17:06 - Reply

      Il lieto fine ovvero l’ottenimento del permesso di soggiorno in cambio della morte
      del marito, lasciato dissanguare, è mostruoso.
      Come seppellirlo festeggiando con i fuochi di artificio.

  8. Franco Bertolotti 22 Giugno 2024 at 17:35 - Reply

    TERRIBILE !!!!!!

  9. Aaa 22 Giugno 2024 at 18:34 - Reply

    Morte orrenda e feroce indifferenza.
    È davvero difficile sapete come agire. In ogni caso mai indifferenti

  10. Cosimo Epicoco 22 Giugno 2024 at 18:36 - Reply

    https://youtu.be/fzsasW5ZYRs?si=8VrNlcUhZLAoC6mJ Marco: forse il termine non è tanto brutto ma anzi appropriato!

    • luisaintermite 22 Giugno 2024 at 21:28 - Reply

      Quel che mi spiace è che da interviste fatte in zona la gente o non voleva rilasciare dichiarazioni o difendeva

  11. luisaintermite 22 Giugno 2024 at 21:32 - Reply

    Scusate, mi è partito il commento lasciato a metà. Dicevo che la gente difendeva l’imprenditore, quasi il lavoro fosse una concessione (intervista di questa sera su la sette). Triste constatare il livello al quale siamo scesi, abbiamo già dimenticato che anche noi siamo stati emigranti.

  12. drantonialini 23 Giugno 2024 at 04:14 - Reply

    Sono in lutto per la morte del rispetto degli altri,per l’indifferenza verso la sofferenza di un essere umano, per il suo sfruttamento,per gli occhi chiusi dei controllori posti ad evitare il lavoro nero e combatterne l’impoverimento dei diritti e la barbarie sociale ingenerati soprattutto nel settore agroalimentare.
    Tutto questo o almeno in gran parte,determinato da una dirigenza di sinistra ventennale, che perse ,oltre che la testa, il gusto del pane e del pomodoro per cibarsi di ostriche e champagne, in calzoncini Armani,mentre governava la barca “Mascalzoni di Stato”.

    • Laura 23 Giugno 2024 at 11:14 - Reply

      In questo caso mal comune NON è mezzo gaudio!
      Anzi…

  13. Ale 23 Giugno 2024 at 16:41 - Reply

    Credo che si diano tante colpe alla Grande Distribuzione, ma quello è un ingranaggio del Commercio. Non mi sembra che alla Granarolo o alla Barilla ci siano operai in nero e schiavizzati.
    Si colpevolizzano i politici del passato, che di colpe ne hanno tante, ma quando 4 deficienti hanno occupato dei capannoni per fare musica e drogarsi non si è fatto immediatamente una legge più restrittiva? Basterebbe confiscare quelle aziende ai proprietari.
    Però quando il Ministro Lollo dice che non si devono criminalizzare le aziende sapendo che il 25 % schiavizza quella manodopera non mi sembra che siano migliori dei precedenti.
    Poi non era Salvini che predicava “prima gli italiani”? Che ci mandi i suoi a raccogliere i pomodori a 4 euro l ora che ora inizia la stagione.

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