Ricapitolando: quando gli studenti vanno in piazza perché lo dice Greta Thunberg sono tutti meravigliosi, quando manifestano perché sono morti due di loro, nella migliore delle ipotesi non ne parla nessuno, oppure manganellate, manganellate e ancora manganellate
Personalmente credo che l’alternanza scuola lavoro, in particolare per alcuni indirizzi di studio, debba essere considerata doverosa, non solo normale: purtroppo è la sua applicazione pratica, se non governata in modo puntuale, a creare pericolosissime conseguenze.
Rigoroso affiancamento del professionista preposto, mansioni adeguate, rischio sfruttamento azzerato (come, per quanto possibile, quello di incidenti sul luogo di apprendistato), regolare supervisione di tutor scolastico: queste le poche ma rigorosissime regole che dovrebbero essere garantite.
Non so come si declini all’estero: qui quelle poche regole dopo un paio di settimane vanno bellamente a farsi fottere … O meglio, il tempo necessario perché vadano a farsi fottere è direttamente proporzionale alla serietà dell’azienda/ dell’Istituto.
E che non succeda è eccezione, non norma.
Le tragedie che si compiono ne sono indecente, ma scontata conseguenza.
quando l'”alternanza scuola lavoro” la fanno negli altri paesi la definiamo “lavoro minorile” qui invece si chiama “percorso formativo”
resta lavoro minorile
e non retribuito
e obbligatorio
e “lavoro obbligatorio non retribuito” ai miei tempi si chiamava “schiavismo”
Ricapitolando: quando gli studenti vanno in piazza perché lo dice Greta Thunberg sono tutti meravigliosi, quando manifestano perché sono morti due di loro, nella migliore delle ipotesi non ne parla nessuno, oppure manganellate, manganellate e ancora manganellate
Questa volta la tua vignetta è dolente! Ma sempre al top!
Spettacolare come nel resto del mondo per gli istituti tecnici sia normale tale alternanza!
Personalmente credo che l’alternanza scuola lavoro, in particolare per alcuni indirizzi di studio, debba essere considerata doverosa, non solo normale: purtroppo è la sua applicazione pratica, se non governata in modo puntuale, a creare pericolosissime conseguenze.
Rigoroso affiancamento del professionista preposto, mansioni adeguate, rischio sfruttamento azzerato (come, per quanto possibile, quello di incidenti sul luogo di apprendistato), regolare supervisione di tutor scolastico: queste le poche ma rigorosissime regole che dovrebbero essere garantite.
Non so come si declini all’estero: qui quelle poche regole dopo un paio di settimane vanno bellamente a farsi fottere … O meglio, il tempo necessario perché vadano a farsi fottere è direttamente proporzionale alla serietà dell’azienda/ dell’Istituto.
E che non succeda è eccezione, non norma.
Le tragedie che si compiono ne sono indecente, ma scontata conseguenza.
quando l'”alternanza scuola lavoro” la fanno negli altri paesi la definiamo “lavoro minorile” qui invece si chiama “percorso formativo”
resta lavoro minorile
e non retribuito
e obbligatorio
e “lavoro obbligatorio non retribuito” ai miei tempi si chiamava “schiavismo”