Appartenenza? Solo perché il sì ha percentuali “bolsceviche”?
Questa riforma è la spia del senso comune della popolazione ed ha dato una forma arbitraria ad un’idea che, come spesso accade, si diffonde proprio perché vaga e confusa…
Questa e la precedente mostrano come non esista un solo modo per “tagliare” i parlamentari (dunque gli “effetti collaterali” sono differenti).
Viste le prassi dei gruppi parlamentari e la cultura politica generale sarebbero possibili “risparmi” ben più incisivi con una riforma che materializzi gli slogan ed i luoghi comuni più gettonati nei media e fuori:
In parlamento andrebbero solo i segretari di partito con voto plurimo in proporzione alle percentuali elettorali. Potranno delegare con mandato imperativo a vari portaborse senza immunità politica (eliminando la possibilità di “trasformismo” e di deludere i finanziatori).
SI passerebbe dunque ad un direttorio di 4-5 segretari di partito (anche i partitini sono inutili come ci hanno inculcato) ed una marea di portaborse sottopagati a lavorare su progetti di legge.
Alla fine la maggior parte della popolazione l’unico rapporto con la politica ce l’ha tramite i media che scelgono le inquadrature, la regia, il montaggio e talvolta fanno anche i talent scout (quando non sono occupati a dettare l’agenda).
Una riforma di “tagli” così spudorata non l’hanno mai concepita (finora) e c’è d meravigliarsi… 😛
Perche’ ho l’impressione che molti votino “si” perche’ il partito di referenza dice di votare si.
Ma magari mi sbaglio io.
Il resto della tua analisi mi sembra condivisibile: anni di grillismo antiKasta, e di informazione alla FascioQuotidiano hanno fatto danni inenarrabili.
PS. La tua proposta credo l’avesse sposata Silvio.
In generale le persone decidono liberamente di ascoltare le fonti che ritengono attendibili (opinion leadership) sulla base di valutazioni personali e pertanto non sono esclusi personaggi politici (più che i loro partiti) ma costoro non sono neanche gli unici.
Tuttavia chi invece si è formato un’opinione (corretta o sbagliata che sia) la usa per valutare l’attendibilità delle fonti, partiti inclusi (esposizione selettiva, bias di conferma, hostile media effect).
I politici che ci dicono quello che già pensavamo (giusto o sbagliato che sia) ci appaiono affidabili dunque molto dipende anche dalla qualità delle informazioni che abbiamo o che ci sono state fatte pervenire.
Hai anticipato correttamente quello che accadrà. In particolare il pallone gonfiato toscano tornerà nel PD. ( in quello che rimarrà del PD ).
Domanda.
Ma quelli che votarono “no” nel 2016 perche’ “la Costituzione piubbelladelmondo” non si tocca.
Come fanno a votare coerentemente “si” a questo giro?
E’ una questione di appartenenza?
Non si può paragonare il referendum del 2016 dove venivano toccati molti punti con quello di adesso che riguarda un punto specifico.
Ma non era megliouna riforma organica ad una che lascia il sistema monco, dicendo che poi in futuro qualcuno lo riequilibrera’?
Appartenenza? Solo perché il sì ha percentuali “bolsceviche”?
Questa riforma è la spia del senso comune della popolazione ed ha dato una forma arbitraria ad un’idea che, come spesso accade, si diffonde proprio perché vaga e confusa…
Questa e la precedente mostrano come non esista un solo modo per “tagliare” i parlamentari (dunque gli “effetti collaterali” sono differenti).
Viste le prassi dei gruppi parlamentari e la cultura politica generale sarebbero possibili “risparmi” ben più incisivi con una riforma che materializzi gli slogan ed i luoghi comuni più gettonati nei media e fuori:
In parlamento andrebbero solo i segretari di partito con voto plurimo in proporzione alle percentuali elettorali. Potranno delegare con mandato imperativo a vari portaborse senza immunità politica (eliminando la possibilità di “trasformismo” e di deludere i finanziatori).
SI passerebbe dunque ad un direttorio di 4-5 segretari di partito (anche i partitini sono inutili come ci hanno inculcato) ed una marea di portaborse sottopagati a lavorare su progetti di legge.
Alla fine la maggior parte della popolazione l’unico rapporto con la politica ce l’ha tramite i media che scelgono le inquadrature, la regia, il montaggio e talvolta fanno anche i talent scout (quando non sono occupati a dettare l’agenda).
Una riforma di “tagli” così spudorata non l’hanno mai concepita (finora) e c’è d meravigliarsi… 😛
Perche’ ho l’impressione che molti votino “si” perche’ il partito di referenza dice di votare si.
Ma magari mi sbaglio io.
Il resto della tua analisi mi sembra condivisibile: anni di grillismo antiKasta, e di informazione alla FascioQuotidiano hanno fatto danni inenarrabili.
PS. La tua proposta credo l’avesse sposata Silvio.
In generale le persone decidono liberamente di ascoltare le fonti che ritengono attendibili (opinion leadership) sulla base di valutazioni personali e pertanto non sono esclusi personaggi politici (più che i loro partiti) ma costoro non sono neanche gli unici.
Tuttavia chi invece si è formato un’opinione (corretta o sbagliata che sia) la usa per valutare l’attendibilità delle fonti, partiti inclusi (esposizione selettiva, bias di conferma, hostile media effect).
I politici che ci dicono quello che già pensavamo (giusto o sbagliato che sia) ci appaiono affidabili dunque molto dipende anche dalla qualità delle informazioni che abbiamo o che ci sono state fatte pervenire.
ahahahah
Geniale
(come sempre !!! )