Tranquilli, siamo in Italia
La rottura dell’ordine costituzionale ha portato a una crisi non solo politica ed economica ma anche dell’informazione. Gli abusi e le violazioni da parte dei mezzi di comunicazione sono quotidiani: omettono le notizie sfavorevoli al governo, come le dichiarazioni di condanna della comunità internazionale, distorcono la realtà in maniera deliberata e pubblicano notizie false per screditare gli oppositori. Ma tutto questo non deve sorprendere poichè è stato messo a punto con l’appoggio del nucleo dominante dell’imprenditoria, che controlla quasi tutti i principali mezzi d’informazione del paese. E’ normale quindi che la maggior parte dei quotidiani, delle radio e delle tv siano diventati strumenti di propaganda nelle mani del governo.
Questo brano è tratto da un articolo del Tiempo, un periodico honduregno, e descrive la situazione seguente al recente golpe. E’ strabiliante cosa succede omettendo ogni riferimento all’Honduras.
Qualcuno di voi avrà pensato che si stesse parlando dell’Italia (catastrofisti), ma tranquilli: da noi non c’è stato nessun golpe.
(chi parlava di un golpe al rallentatore?)