In edicola!
Matite dall’inferno. Oggi, giovedì 11 settembre, su Il Fatto Quotidiano c’è “Come non letto”, la mia rubrica che racconta l’attualità attraverso il fumetto. La trovate in edicola ogni settimana, in controcopertina, alle spalle di sua editorialità.

Questa volta si parla di un diario dalla guerra e del volume “Loop – diario illustrato dalla riserva”.
Potete leggere la puntata completa su Il Fatto Quotidiano, in edicola e online.
Sempre Come Non Letto: autori e storie da non lasciar scorrere via.
In edicola, ogni giovedì.
.. ‘Restano sul campo 65.000 morti che non avranno mai voce. E i disegni di un ragazzo di 27 anni che ha perso la pace. Perché il fumetto può esorcizzare, ma non assolvere.’ 😢
La conclusione dell’articolo è perfetta.
Grazie Alessandra!
Mah, è obbligatorio nella terra insanguinata dei sionisti, essere soldatino del nazismo? Non riesco a dare credibilità a chi, per professione, pratica scorribande assassine in casa di miseri disgraziati, cui sono stati sottratti pure gli occhi per piangere. Gli italici escrementi chiamano guerra quell’abominio! I sentimenti umani li concedo agli uomini, non alle bestie. Ho notizia di militari discriminati e perseguitati, quando non puniti per aver contestato ordini genocidiari. Poi ci saranno differenze fra chi, sterminando, soffre e chi gode, ma si tratta di bazzecole, di diversi profili fra iene e sciacalli. Sion è il cancro della nostra epoca e nulla conta l’eventuale mancanza di odio di un soldatino un po’ più sensibile. Un soldato nazista aiutò i miei genitori, dopo aver ucciso chissà quanti partigiani. Maledetti nazifascismo e sionismo, in egual misura.
Quest’uomo forse è vittima della società in cui è cresciuto, ma mi riesce difficile avere comprensione, non è più un adolescente. Se a 27 anni i tuoi amici al ritorno a casa ti accolgono con un “Quanti ne hai fatti fuori?”, se a 27 anni pensi di essere, dopo due anni di massacri, “solo un povero cristo bloccato in un loop infinito”, se a 27 anni imbracci un mitra e spari su civili inermi e ti autoassolvi perché è colpa di Hamas … francamente poco m’importa se hai perso la voce e la pace.
Orpo, corro a cercarlo! Grazie.
P.S. noi italiani ne sappiamo qualcosa di narrazioni vittimiste, basta pensare a come i nostri reduci hanno raccontato la Campagna di Russia. Sarà per questo che ci dà tanto ai nervi il vittimismo altrui?