Sta passando

Devastante. Sono immagini che turbano a tal punto che si affronta la giornata con un peso sulle spalle.

Struggente ma tremendamente vera. Lo sguardo di questo bambino che si tuffa negli occhi della morte nella speranza di avere un tozzo di pane e la morte lo accontenterà nell’unico modo a lei conosciuto: dargli un po’ di pace. Più pace di coloro che lo stanno affamando per loro stessa ignoranza e sete di potere. Che inizi un autentico inferno per quest’ultimi anche se una coscienza non ce l’hanno.

È davvero ora, e lo dico seriamente! Molto! Di dare il premio Nobel a Mario Natangelo.Le sue vignette dimostrano le crude realtà più di tanti (inutili) editoriali, omelie… Questa vignetta per esempio è dolce,ironica, crudele.

Terrificante.
E quindi perfetta.
Perché ciò che succede è terrificante.
😱

Bi********@****ro.it

Avrei messo la faccia di netanyahu alla morte, tanto oramai sono sinonimi, hitler è stato un criminale e per questo condannato da tutto il mondo, ora però spero che la pianterreno di nascondersi dietro al dramma dell’olocausto come fanno sempre per giustificarsi, visto che il genocidio che stanno facendo intenzionalmente affamando la popolazione come si faceva nel passato con gli assedi con l’intenzione di farli andare via è paragonabile alle nefandezze naziste e di tutti i crimini simili perpetuate nei secoli

Caro Natangelo
Aggiungo, perché ne vedo un’altra:

“Tajani vuole convincere Netanyahu a concludere questa stagione di guerra”:
Spero che sia un titolo di i.a., perché:

-“convincere” Netanyahu di alcunché, lo convinci o coi soldi (a sacchi) o con le minacce (feroci e immediate),

-“concludere … stagione”: be’, io “concludo” tante cose (un tema, una storia) ma non una strage: se faccio una strage, non posso che andarmene sazia o ancora assetata di sangue; una “stagione”, non siamo mica all’Arena di Verona o al Regio di Parma;

Spero che non sia stato l’ennesimo giornalettista di ruolo e all'”opera”!
Ciao Pola

Purtroppo non ci sono più parole, davvero. Tra qualche tempo tutti diranno che non erano d’accordo, che sostenevano i palestinesi, che erano contro i crimini di Nethaniau. Ipocriti. Io vorrei che si sapesse OGGI chi è contrario a qualsiasi accordo con Israele. Vorrei si sapesse che tutto quello che dicono il governo italiano, l’UE, ecc ecc, non è detto in mio nome. Possibile che non ci sia un modo per farlo sapere? Le pur meritevoli iniziative in giro per l’Italia e sui social non bastano, ci vuole qualcos’altro

Sto collaborando su Wikipedia alla voce “anti-sionismo” e c’è una citazione di Golda Meyer che mi ha molto colpito (traduco a spanne): quando si sostiene che Israele non avrebbe diritto di esistere e si accusano le politiche di Israele continuamente, senza paragone con quelle di altri paesi, allora è quasi certo che l’antisionismo in realtà nasconde antisemitismo.

Questo ragionamento è alla base dei discorsi di Netanyahu secondo cui chi critica Israele è antisemita, perché di stati che fanno la guerra e usano la fame come arma ci sono esempi recentissimi (i Russi a Mariupol, Ucraina, per non parlare di Yemen e Sudan, dove la gente è affamata da chi…? Boh).

Il fatto è che io mi sento molto a disagio quando mi dicono che Israele sta “difendendo i valori occidentali” e poi lo fa comportandosi come un … come un russo, cioè uno del blocco orientale. Da questa impasse non si esce, o sei occidentale fino in fondo e rispetti le convenzioni internazionali, o non lo sei.

Immaginate Belfast, Irlanda: un paese occupato che non avendo un esercito regolare, usa il terrorismo (la famigerata I.R.A.). E immaginate che gli Inglesi abbiano usato la fame per piegare gli Irlandesi, immaginate che i palestinesi di Gaza siano dei rossi con gli occhi cerulei.

La morte ha più umanità di noi,come sempre hai scosso gli animi con una vignetta

Scrivo qui a CloseTheDoor, avevo provato giorni fa, ma non son riuscita a trasmettere una precisazione sull’Irlanda del Nord degli anni ’70.

Io non sono mai stata a Belfast, ma si sa che la Politica della Fame che oggi “va” tanto in Palestina era praticata anche lì dalla potenza dominante e dai suoi emissari locali.
Infatti l’anagrafe in quel paese prescriveva la registrazione obbligatoria della religione, insieme agli altri dati personali. Da quella registrazione derivavano diversi diritti per differenti comunità: i cattolici avevano salari e sussidi inferiori a quelli per i protestanti, perciò finivano in quartieri più poveri con scuole peggiori, pochi ambulatori, servizi pubblici scadenti, rari negozi con poche merci economiche e di bassa qualità. Questi quartieri in breve erano diventati ghetti e baraccopoli cadenti, ma ben delimitate all’interno delle città e dei paesi.

In UK se ne parlava poco, “gli irlandesi si lamentavano sempre”, “era necessario” mandare i reparti speciali e tutto il resto, era meglio tenersi lontani e ignorare le scarse notizie parziali.
Oggi tendiamo a dimenticarcene, li amiamo tutti e amiamo la loro pace fatta, con grande sollievo.
Ma allora era una cosa molto simile a questa, anche se non rivolta a tutta intera una popolazione, e la fame c’era ed era procurata e mantenuta artificialmente, non veniva da una miseria generale.
Fortuna che almeno quella storia è finita! (Sembra).

Ciao Pola