Ammazzare per il Crime
Oggi, giovedì 29 maggio, su Il Fatto Quotidiano c’è “Come non letto”, la mia rubrica dedicata a fumetto, fumettisti, libri, editori, graphic novel e tutto questo mondo qui. La trovate in edicola ogni settimana, in controcopertina, alle spalle di sua editorialità.
Questa volta si parla di Garlasco, della passione italiana per il True Crime e di “Corpicino” di Tuono Pettinato (Coconino, 2023): potete leggere la puntata completa su Il Fatto Quotidiano, in edicola e online.
Sempre Come Non Letto: autori e storie da non lasciar scorrere via.
In edicola, ogni giovedì.



‘Come non letto’ è il primo articolo che leggo il giovedì, ottimo secondo me.
p. s. Calcio, Sanremo e gossip su fatti di cronaca nera non li prendo neanche in considerazione.. Sarà anche per questo che apprezzo molto i tuoi lavori, c’è sintonia di vedute.. come viene detto dai ‘culturosi’ 😊
Totalmente d’accordo. La riesumazione di tutti questi cold case, che con tutta probabilità non vedranno soluzione di continuità, è davvero avvilente.
Il sapore del fallimento in questo paese, accompagnato dal puzzo di cadavere, comincia ad essere pervasivo.
Giusto nelle serie tv statunitensi si risolve qualcosa con i ‘cold case’, in Italia se qualcuno proprio non confessa un delitto sembra non ci sia mai certezza sul colpevole e si va avanti decenni senza venire quasi mai a capo di nulla.
Come ha scritto una volta un vecchio saggio in un reportage (mi pare fosse un certo Mario Natangelo 🙃): ‘quando non sai risolvere un problema, trasformalo in spettacolo’.
Pur non avendo ancora avuto modo di leggere l’articolo, che immagino ci porterà oltre questo incipit, volevo scrivere solo che i media con il true crime ci sguazzano!
Ne parlano ogni giorno facendo passare per ‘notizia’ l’aria fritta rimestata, perché tanto sanno di sobillare una certa tendenza umana e destare interesse tra tanti. Purtroppo evidentemente lo sterminio quotidiano a Gaza invece, non rientra nel genere del torbido umano con cui trastullare il pubblico..
Ahimè! Le indagini fatte male portano a questo: innocente in galera (forse) e un’ assassino in libertà.Chi soffre davvero sono i genitori che certamente prendono “l’ergastolo!” Come i genitori di Vannini, Cucchi,Aldovrandi,i quali per avere giustizia cosa non hanno dovuto fare!
Tuono Pettinato non c’è più ma C’È !
infatti ha anche ispirato l’articolo di oggi 💛
No, non sei solo, sei in ottima compagnia: la mia! 😂😘
Siamo in tanti come te Nat, che non ci siamo ancora bevuti il cervello e conserviamo un minimo di pensiero critico. Però siamo sempre la minoranza, la maggioranza purtroppo in democrazia è quella che vince e detta le regole, soprattutto in politica
Penso che la passione per il crime e la spettacolarizzazione del male e del dolore siano 2 cose diverse.
Penso che moltissime persone siano attratte dal crime perché dà modo di esplorare (con distacco, ovvero… succede agli altri ma non a me) la parte buia della mente umana. Fino a dove possono arrivare la crudeltà, la perversione, l’orrore in un contesto di “normalità”? (Nelle guerre crudeltà, perversione ed orrore sono comportamenti abituali, lo vediamo anche in questi giorni!)
Invece, la volgare e spudorata spettaccolarizzazione del male e del dolore da parte dei media (iniziata con la tragedia di Alfredino Rampi a Vermicino, anno 1981 – qualcuno se ne ricorda?), è una sorta di invito al voyeurismo e molto usata come efficace arma di distrazione di massa.
I vari Bruni Vespa di TV e giornali la sanno usare molto bene questa arma. Sono degli esperti!
La penso come te,contro un’informazione banale e ossessiva di delitti vecchi e nuovi,avendo individuato nell’argomento true crime che il versamento del sangue altrui, ripete il bisogno di sicurezza che si aveva da bambini, alla ricerca di sentir le malefatte dell’orco nelle case degli altri,rannicchiati nel letto della nonna. Ciò perché questo Governo che nega i crimini di Netanyahu in Israele e chiama genocidio quello di Putin in Ucraina è nero, pericoloso, destabilizzante.
Il panem et circenses di duemila anni fa.
Graziosamente drammatica e crudele è Corpicino,cameo al tuo collega Tuono Pettinato, che nel 2007, ha battezzato il morticino Marcellino Diotisalvi, dandogli con ciò,un destino perso in partenza.
E nel 2007 è cominciata e successa l’ira di dio economico finanziaria più grave che mai,in Italia.Sotto Prodi.
Dimenticavo: bravissimo Nat.
Non è solo stima.