La pura verità
La pura verità – la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
#santanchè #opentodimissioni #Santanchè_open_to_DIMISSIONI #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo

La pura verità – la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
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Uah Utah Utah. Bravissimo ….colpita è affondata.
ihihihihihih 😂😂
…se fossero sinceri, metà di loro sarebbe dentro per corruzione, l’altra metà per ricostituzione del partito fascista……
Buonissima
Ahahahah 👍
Potrebbe giurare anche sulla sua intelligenza..
Nat.Pregiatissimo! L’onorevole ministro della Repubblica, signora Santanchè, non avrà certamente 24 anni! Ma ha l’innocenza di Mimì, l’ingenuità di Cio Ciò San,la passione di Tosca,l’alterigia di Turandot,e la passione di Manon.E non ha l’occhio spento! Il signore salvi le magnifiche labbra della Ministra!
Caro Cosimo, 24 è il palindromo di 42 che è il numero per eccellenza…
Infatti è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto il resto…
Per quanto riguarda le tue dotte analogie fra la signora ministro e le più celebri eroine della lirica son troppo ignorante e refrattario sulla materia…
Però vorrei aggiungere la mia perfida pietruzza di similitudine…
Ha gli scarti della plastica della mitica Cher…
Buona serata a tutto il gruppo del forum…
Torno a sudare
… Grazie alle quali, sopra di esse, poco poco riuscirebbero a salvarsi almeno una dozzina di poveri profughi disperati; questo significa utilizzare materie plastiche di qualità (e non gli scarti, caro Luke)! …
Altro che i vergognosi rottami ribattezzati taxi del mare utilizzati da quei criminali di scafisti nordafricani: ste schifezze si bucano e colano a picco se vanno a sbattere contro un cavalluccio marino (o ippocampo, per i blogger più eruditi)! …
Avrei messo 27 per citare la signorina Silvani.
Mamma mia. Mi domando come possa essere un ministro della Repubblica. Tralasciando il non secondario aspetto attualmente al vaglio dei magistrati, non ha mai dato nulla al paese. Politicamente è profonda come una pozzanghera. Misteri della politica…o forse no.
24 anni si, ma di galera!
La Santadechè 😖 (copyright D’Agostino)
Provo a sottoporre anche in questa sede la bozza di un’ipotetica “Riforma Costituzionale”… se avrete la pazienza di leggerla potrete farvi, anche voi, quattro risate come tutti quelli che l’hanno letta (escluso un insegne giurista che si si è limitato a definirla … “utopistica”).
Se la “Macchina dello Stato” non funziona (corrotta, perché degenerata in una “Partitocrazia” controllata dalle lobby), è impossibile tentare di ripararla ma è necessario sostituirla con un altro modello.
L’idea di una “partecipazione diretta” di tutta la collettività alla gestione dello Stato è un’illusione e non sarebbe neppure auspicabile, visto il potere raggiunto dai mezzi di comunicazione (controllati dalle medesime lobby) nel condizionare le opinioni. Senza dimenticare il fatto che il 28% degli italiani rientrerebbero nella categoria degli “analfabeti funzionali”, ovvero di coloro che non sono in possesso delle abilità necessarie a comprendere del tutto e usare le informazioni quotidiane a disposizione. La rappresentanza è pertanto necessaria ma è il modo di realizzarla che necessita di una radicale revisione.
Il tentativo di cambiare la “Macchina dello Stato” è un progetto oltremodo impegnativo ma razionale, coerente e finalizzato. E’ assolutamente certo che troverebbe la più ampia adesione, sicuramente tra tutti coloro i quali non vanno più a votare nelle consultazioni elettorali e tra chi vi si reca solo per scegliere “il meno peggio”! Il nostro paese è riuscito nel 1946 ad effettuare la transizione dalla Monarchia alla Repubblica e quasi il 90% degli elettori partecipò al referendum istituzionale. Perché non si potrebbe tentare ora il passaggio a quella forma di governo, denominata “Demarchia” (oggetto di pubblicazioni scientifiche che ne dimostrano la validità), in grado di prevenire le degenerazioni nelle quali è incorsa quella attuale?
Immaginiamo un Parlamento formato da rappresentanti delle diverse categorie sociali, sorteggiati casualmente, ai quali delegare il controllo dell’operato del governo per un solo anno (questo avveniva già nell’antica Grecia, patria della democrazia). Per convincerli ad accettare il mandato si potrebbe proporre un compenso, differenziato, pari al doppio del loro reddito e la garanzia di ritornare a svolgere la precedente attività dopo aver dedicato un breve periodo della loro vita al “servizio” dello Stato. Si tratterebbe di un procedimento analogo alla nomina dei giudici popolari nelle Corti d’Assise. L’evidente riduzione dei costi permetterebbe di accorpare le due camere in un’unica assemblea e anche d’incrementare il numero dei rappresentanti. Immaginiamo poi che questo “reale parlamento” elegga un Presidente, con un mandato a termine che però potrà essere confermato o revocato da ogni nuovo Parlamento. Immaginiamo che questa assemblea, coordinata dal Presidente, non selezioni al suo interno i membri del governo ma tra i migliori professionisti, nei rispettivi campi di competenza, presenti nel paese. Questi ultimi verrebbero “assunti” con dei contratti annuali, rinnovabili in base ai risultati conseguiti (anche il Podestà veniva assunto nei comuni, tra il XII e il XIII secolo, per svolgere le mansioni di governo) e questo dovrebbe rappresentare un notevole incentivo. Avendo questi soggetti raggiunto il vertice nelle rispettive professioni dovranno evidentemente venire allettati con delle retribuzioni adeguate e, incidentalmente, non ci ritroveremo più dei totali incompetenti come ministri. Il governo da loro formato si confronterebbe in Parlamento con i rappresentanti del popolo, spiegando le leggi che intenderebbero proporre e la loro finalità. I parlamentari sarebbero pertanto coinvolti nell’iter dei progetti di legge e non dovrebbero limitarsi a seguire le “indicazioni di voto” del loro partito, perché non esisterebbero più i partiti! I posti chiave nelle aziende controllate dallo Stato verrebbero pertanto assegnati esclusivamente in base alle specifiche competenze, attraverso selezioni di merito, e questo criterio si applicherebbe anche a tutto l’apparato burocratico. Evidentemente si formerebbero delle aggregazioni spontanee sui vari argomenti in discussione ma sarebbero superate le anacronistiche categorie di “destra” e “sinistra ed azzerato l’enorme costo dei “partiti” che dovrebbero rappresentarle.
Oltre ai partiti, il cancro che ha corrotto il nostro Stato delegittimando le funzioni del Parlamento, scomparirebbe anche la figura del “politico di professione” che spesso non ha mai svolto un “vero lavoro” in vita sua. Si ridurrebbe pertanto drasticamente (forse scomparirebbe del tutto) la possibilità d’influire sulla stesura delle Leggi da parte delle lobby e la “Macchina dello Stato” opererebbe finalmente nell’esclusivo interesse della collettività. Il modello di sviluppo della Società potrebbe spaziare su periodi più lunghi della “prossima consultazione elettorale” perché non si svolgerebbero più delle “elezioni”, sostituite da annuali “estrazioni a sorte” (statisticamente suddivise tra le varie categorie sociali). Sarebbero pertanto “Scienza & Conoscenza” a guidare la formulazione delle Leggi, democraticamente scelte, e di conseguenza l’indirizzo della Società.
Una simile forma di Governo potrebbe realizzare concretamente gli ideali della Democrazia e diventare un modello per tutta l’Europa… e oltre!
La promozione dell’Assemblea Costituente che dovrà progettare una Nuova Costituzione che sviluppi in dettaglio questo modello di Demarchia, del quale sono state esposte delle semplici “linee guida”, dovrebbe provenire da Movimenti di Opinione sviluppatisi nella Società e non certo nell’attuale Parlamento. La Nuova Costituzione verrebbe successivamente “proposta al Paese” nella forma più adatta, probabilmente attraverso un referendum istituzionale.
Ora sono stanco, ma giuro che domani leggo il tuo post con sincera attenzione e curiosità.
… sorteggi…selezioni… merito… superate le categorie destra e sinistra…oltre…
Praticamente il programma del Movimento 5stelle
Ma torniamo all’attualità: i ministri incompetenti sono necessari altrimenti sfuma il sogno presidenzialista
Un costituzionalista dilettante
… o anche festeggiare ”la decapitazione dei capi” nel senso (?…?) del racconto di Italo Calvino …
Riforma costituzionale:
Un certo Niall Ferguson, studioso di economia inglese, afferma che per capire la “qualità di una democrazia” bisogna guardare quante volte sia stata modificata e compara questo dato tra le varie democrazie nel mondo. Se ciò è vero noi siamo una democrazia di stile sudamericano.
Per far funzionare una democrazia non ci vogliono “ritocchi su ritocchi”, ci vogliono persone serie e patrioti non a chiacchiere o a caccia di attestati!!!!
Santanche’:
“Raschia che ti raschia”, vedremo mai il fondo del barile????
La realtà supera la satira……..
Cognomen Omen?
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Gentile e caro Luke: Non sottovalutarti (anche se ti darei un bel pizzicotto) tu che abiti nella città della Scala e sei un po’ carente in lirica! Ma posso dirti l’essenziale: Mimì (Bohème) è contenta perché “il primo sole è mio!” Ciò Cio San (Batterflay) ingenua perché crede di essere stata spostata per amore “un bel dì vedrem!” Tosca passionale, è uccide per amore “questo è il bacio di Tosca! Muori dannato!” Turandot altera: “mai nessun m’avra” Manon lascia i soldi e segue l’amante in esilio. Chissà se un giorno insieme a te grideremo un bel biiis con lancio di rose da un loggione della Scala dopo aver ascoltato un “vissi d’arte! Vissi d’amor!”
UNO
In un paese civile le parole Santanchè e ministro non starebbero nella stessa frase.
DUE
Alla suddetta signora si potrebbero anche perdonare eventuali frodi fiscali (ovviamente tutte da verificare), ma non l’ allucinante video natalizio di qualche tempo fa, quello col trenino ed improbabili occhiali che neanche Elton John. C’è un limite che non andrebbe mai superato.
Se uno come Cirino Pomicino (sigh!) può affermare che la signora non conosce la vergogna….
l’asticella è molto in alto 😂
Gentile SonOfaBit: Davvero non sapevo che Pomicino fosse ancora in vita, lunga vita dunque! A proposito del tuo commento ti regalo un proverbio del mio paese che così dice: “iun et a fam,l’at et a mort” Uno è la fame, l’altra è la morte. Ciao Buona Domenica!
Con il burqa coprirebbe bene anche se stessa.