Ghiaccio – La cura
“Ghiaccio – un vignettista verso Capo Nord”
Episodio 18 – La cura
Per leggere tutti gli episodi, ecco il link https://wp.me/PbYr4m-58T
#webcomic #comic #travel #norvegia #caponord #diario #oradovesei #natangelo
“Ghiaccio – un vignettista verso Capo Nord”
Episodio 18 – La cura
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Ehi Nat!
Che bella avventura stai vivendo … Certo che sei lontano eh?
Ahhhh (sospiro nostalgico) mi trovavo in quei lidi la bellezza di 32 anni or sono, e NON per motivi turistici: ero di leva e partecipai alla esercitazione NATO con una Compagnia del mio Battaglione Alpino come caporal maggiore addetto alle traduzioni (erano gli inglesi che dirigevano le operazioni) in tenda comando …
Guerra simulata: si faceva ancora finta che L’URSS volesse invadere l’Europa sfondando dalla Finlandia e noi andavamo a difenderla.
Atterrammo con i C130 oltre il Circolo Polare, all’aeroporto (civile e militare) di Bardufoss (di cui sicuramente avrai sentito parlare: credo che ancora oggi sia uno dei più a nord del globo) e ci accampammo, in tenda, nelle foreste limitrofe … Ah: restammo da fine gennaio a metà marzo (temperatura media -15) …
Ma bando ai ricordi! Ciò che desideravo chiederti è: arrossisci pudicamente così solo quando il dottor testesso palpa dolcemente il piede o anche … ;-D
Buon proseguimento Nat!
32 anni fa dovevano essere spettacolari!
Havaianas?! Ci sono 6° gradi a Honningsvåg.Vuoi mica surgelarti per risvegliarti nel futuro?
Non lo fare! Ora CC è uno ma nel futuro la sua progenie sarà legione e non avresti scampo.
secondo me i doposci pelosi da yeti potrebbero fare al caso tuo. oltretutto lassù non ti conosce nessuno.
Wow già essere arrivato sopra il 70° parallelo è una bella avventura.
O se preferisci: तपाइँलाई बधाई छ, जब देखि तपाइँ सत्रहौं समानांतर उत्तर मा आउनुभएको छ
Che hai usato per scrivere in “nepalese”, il google traduttore? 😆
E comunque dubito fortemente che “in effetti moltissimo” si dica “avoja”, a meno che non sia un “nepalese trapiantato a tor vergata” 🤣
grande Re* … temevo soffrissi il freddo, temevo soffrissi la latitudine, temevo soffrissi la solitudine … e invece era SOLO un tendine infiammato sotto un piede.
buon proseguimento !
*della risata
Magari non scopriamo molto di Honningsvag, ma scopro ora che si può dire ciaVatta oltre che ciabatta. Non ci credevo, ho dovuto controllare sul dizionario
Prego
In realtà la traduzione dal nepalese è sbagliata. Sta dicendo: “Fra tutti i paesi del mondo, ma proprio qui…?”.
In fondo il ghiaccio è insito anche nel cognome: NatanGelo. Tutto torna! 🙂
Direi che il tuo “un sogno e una lettera” del 22/4/2020 è stato una premonizione!…600 scalini/600 km…vertigini…nuovo viaggio…tromso/lingua di terra…
Grazie. Avevo dimenticato questa tavola mentre continua a girarmi in testa questa https://natangelo.it/2020/03/17/ho-fatto-un-sogno-2/
Nat, controlla l’acido urico, potrebbe esser gotta….
che ottimista… 🙂
Successa stessa cosa a me a Lisbona.
Non fidandomi del dottormestesso della mutua ma visitato dal dottore studiato la soluzione è stata:
Nell’immediato:
1) Ghiaccio se non hai altro
2) Evitare qualsiasi calzatura piatta o pianta larga
3) Plantari per sostegno arco plantare (vanno bene quelli che trovi al supermercato)
Con più calma
4) Onde d’urto focalizzate
5) Riposo
Non trascurarlo perché sembra una cazzata ma non abbiamo più vent’anni, e nemmeno trenta.
Daje!
Pure mio nonno incominciò con una leggera zoppia che lo portò all’exitus.
Si era fermato a cambiare il ghiaccio sulle rotaie del tram.