Buio: questo potrebbe essere il titolo dell’ultima puntata di “Cenere, appunti da un tour”, il diario fotografico del tour auto-organizzato per portare Cenere, il mio libro, alla mia amata community. Siamo a Fano, secondo appuntamento nelle Marche dopo Ascoli (un saluto alla mia cara amica Eleonora Tassoni della Libreria Rinascita , che ne ha bisogno specialmente in questi giorni). Sono stato ospite del Passaggi Festival e voglio ringraziare tutta l’organizzazione, il direttore Giovanni Belfiori per l’invito e per il tanto spazio concesso a Cenere con un doppio incontro sia al pomeriggio che alla sera, il caro Giovanni (che NON si tinge la barba) che si è preso cura di me, dei miei incontri, è stato attento che non mi perdessi al mare e mi ha recuperato il portafogli che ho abbandonato in taxi. Grazie sempre alla mia amata Elena Giacchino, che mi ha aiutato a strutturare questa importante giornata finale. Grazie chi è passato a farsi firmare una copia del libro nei giardini Pier Maria Amiani, in un clima tropicale, e ha sudato con me. E grazie a tutte le persone venute ad ascoltarmi la sera: eravate non tanti ma TANTISSIMI e saluto più emozionante per Cenere non potevate regalarmelo. A parlare con me c’erano Virginia Tonfoni e Alessio Trabacchini, che ringrazio di cuore.
E’ stato strano perché in ogni presentazione ho sempre potuto vedere le vostre facce, i visi di chi mi ascoltava, ma stavolta mentre io ero illuminato la platea era completamente al buio ed è stato come parlare a una tenda nera: davanti a me c’erano un centinaio di persone sedute (la pessima foto che pubblico si spiega con la pochissima luce). Vi sentivo, sentivo le vostre reazioni, ma non vi vedevo e mi è mancato un pezzo. E in quel buio ci ho messo tutte le persone incontrate in questi tre mesi di tournè. È stato bello, e triste, pensare che quella era l’ultima data, che non avrei avuto un altro treno, un altro albergo, un’altra città. Ma come ho ripetuto in ogni tappa – e saranno state una trentina – altro giro, altro regalo. Non vi saluto ora, non vi ringrazio ora: pubblicherò altre due tavole extra di saluto. Intanto, grazie Fano. È stato buio e bello.