Mi sono ritrovato a Varsavia ad andare in giro per negozi perché avevo urgente bisogno di una penna e un quaderno e mi sono reso conto che mi era già capitato. Era il 2018, venivo in treno da Danzica e alla stazione di Varsavia mi arrivò notizia della morte di Vincino. Comprai un quaderno dalla copertina nera rigida e lo usai per disegnarci un piccolo saluto, pubblicato poi dal Fatto. Oggi, sei anni dopo, di nuovo in emergenza sono riuscito a procurarmi per pochi zloty questo terribile bloc-notes e ci ho disegnato la vignetta per la prima pagina de Il Fatto di domani. Ecco: magari fra altri sei anni tornerò a Varsavia e avrò imparato a portarmelo, un quadernetto. Ma fa’ che poi mi manca il fatto di comprare quaderni polacchi?
