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Usque tandem, idioti?

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Dopo 24 ore e dopo il mio post, il protagonista di questa storia si è scusato pubblicamente e ha riconosciuto il suo errore.
Con troppa troppa leggerezza, spesso, si rivolgono accuse pesanti a persone che basano il proprio mestiere anche su una malandata reputazione, tipo me, costringendole poi a spendere tempo smontando sciocchezze che comunque non si reggono neanche impalate. Ad ogni modo, ho rimosso il post da Facebook (unico social su cui ne ho parlato). Questo articolo resta ad archivio e futura memoria. La faccenda è chiusa.
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Mi capita spesso, nel mio lavoro,di avere a che fare con i matti più conclamati e in genere li ignoro. Poi capita alle volte che qualcuno si meriti l’umiliazione in pubblico e questo è uno di quei casi.
Permettetemi di introdurvi quindi quello che sarà il protagonista di questa storia. Si chiama Michele Bruson, ma noi lo abbrevieremo in M.B. (scegliete voi per cosa sta l’acronimo).
La mattina del 16 luglio 2018 il M.B. mi tagga in un post pubblico sul noto social blu accusandomi di aver copiato ben due sue vignette e, con un immagine da lui composta, le mostra affiancate.

Io in genere con questi matti lascio correre ma il M.B. non desiste, mi chiede anche l’amicizia su Facebook: si sa che la prima cosa da fare quando scopri che uno ti ruba i contenuti e chiedergli l’amicizia permettendogli così di vedere per bene tutti i tuoi contenuti.

Io, paziente, lascio perdere.
Il M.B. sta lanciando le stesse accuse contro di me su questo forum (dove viene abbondantemente perculato). Vediamo le sue parole. Leggetele con attenzione perchè alla fine della storia faranno ancora più ridere.

Benissimo, adesso vediamo di cosa sta parlando il M.B.
Ecco il (non so come chiamarlo) Meme di questo signore che io avrei copiato:

 

E’ stato pubblicato su Facebook il 2 giugno 2018 e, come il M.B. stesso scrive sul forum, l’ha fatta “pochi mesi fa”. Secondo lui la vignetta fatta da me copiando la sua idea è questa:

La mia vignetta (che, per inciso, parlava degli antivaccinisti mentre quella del M.B. non si capisce che ragione abbia d’essere) è stata pubblicata il 12 luglio 2017 (un anno fa) sulla mia pagina Facebook (stando agli insights di facebook, visualizzata col mio nome da più di 300.000 persone, con 3000 condivisioni e 2000 e rotte reactions). Pubblicata lo stesso giorno sul mio blog, a questo link, M.B. Pubblicata sul sito de Il Fatto Quotidiano a questo link, M.B.
Ah, e pubblicata da Il Fatto Quotidiano in edicola lo stesso giorno, il 12 Luglio 2017 (sì, sempre un anno fa). Ecco il Pdf, Poveraccio Incompreso. Leggi la data in cima alla pagina, vieni in redazione e ti sbatto il giornale in faccia, M.B. 

Appurato quindi che la mia vignetta su Fleming è di un anno fa, e la sua di questo giugno: chi ha copiato chi? A me, a differenza del M.B. non interessa. Ho un lavoro vero, io.
Veniamo alla seconda vignetta che avrei copiato, quella della battaglia navale.
Abbiamo ormai appurato che, fino a prima del suo messaggio, io e il resto del mondo non avevamo assolutamente idea di chi fosse questo sconosciuto signore che abbiamo deciso di rendere noto col nome di M.B. La sua vignetta (che io avrei copiato) è stata pubblicata online il venerdì 13 luglio ALLE 12:30. Eccola qua:

La mia vignetta è stata pubblicata da Il Fatto Quotidiano domenica, in effetti tre giorni dopo. L’unica cosa che hanno di simile è avere usato lo schema della battaglia navale e la didascalia a corredo dell’immagine (“gioco dell’estate”) ma questo per me dimostra solo che si tratta di un’idea non particolarmente originale. Succede, pazienza. Demerito mio, se ho avuto la stessa idea di un M.B. Ecco la mia vignetta.

Siccome io ho pubblicato dopo, secondo il M.B., allora io avrei copiato da lui.
Vediamo.
Il vignettista Alessandro Palex Prevosto mi ha segnalato – con gentilezza – che aveva avuto un’idea simile sulla battaglia navale (senza accusarmi, come un deficiente, di plagio) e l’aveva pubblicata online. Eccola:

E’ stata pubblicata online Venerdì 13 alle 7:30, ben cinque ore prima che il M.B. mettesse online quella specie di scarabocchio. Secondo il suo ragionamento quindi io avrei copiato da lui ma allora lui avrebbe copiato dal buon Palex. O forse il beneficio del dubbio vale solo per gli idioti?

Perdonatemi se vi ho annoiato con una storia tanto piccola e ignobile, ma forse per qualcuno sarà stato uno spaccato interessante di cosa significhi fare l’autore satirico. Fare questo lavoro ogni giorno significa a volte avere idee simili a quelle di qualche altro autore (parlo di gente seria, non di questo M.B. e quelli come lui). Spiacevole, ma può succedere: inconvenienti del mestiere che andrebbero evitate con mille precauzioni ma soprattutto con l’onestà e la professionalità. Mi è capitato alle volte con la prima pagina de Il Corriere della sera, mi è capitato con altri autori online o addirittura con il mio collega a Il Fatto Vauro: sono dieci anni che faccio questo lavoro. E sono dieci anni che ho a che fare con dei matti ma devo dire che uno così, come questo Michele Bruson, non lo avevo mai visto.
Caro Michele, in futuro abbi almeno l’intelligenza di verificare quanto dici prima di lanciare accuse. Capisco che viviamo nell’epoca in cui quelli come te si sentono sul tetto del mondo ma qualcun altro, qualcuno come te, al mio posto – per le accuse false che hai scritto in pubblico – potrebbe essere tentato di prenderti due soldoni con una querela per diffamazione. Invece non lo farò, perchè io il ‘grano’ me lo guadagno col mio lavoro e non spennando dei poveri cristi come te.  Però mi chiedo, parafrasando il massimo Cicerone e ampliando il discorso a tutti i vari M.B. del web:

Fino a quando questi idioti abuseranno della nostra pazienza?

Ora hai la tua tanto agognata risposta, Michele Bruson: se un minimo di intelligenza ce l’hai, da qualche parte, chiedi scusa e vai con Dio.
Oggi sono stato buono.

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