Ebbene, “Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi” è finito.
Ben 140 pagine a colori, un lungo lungo lungo cammino da Gennaio a oggi. Un cammino pieno pieno pieno di maleparole, escursioni termiche, iastemme, aerei, treni e numeri di pagine sbagliati.
Mancano giusto ringraziamenti, dedica e la scritta “Contiene cazzate”.
Anche la prefazione (molto molto molto divertente) è pronta: indovinate di chi è…
Ci vediamo in libreria a ottobre.